NEL VENTO

Post N° 269


Nei solchi che ti segnano il volto germoglia il seme del ricordo e sei ancor più bella mentre attendi sbriciolando il tempo tra le dita. Non eri la baccante misteriosa che nelle notti del nostro autunno ora colmi la bocca mia del petto tuo tracimante dalle mani mie incontinenti né il ventre tuo incendiava palpitanti gemiti come fa ora pur grave e deformato la mia raffinata fantasia meditabonda appena si alza il vento e gonfia animi di voluttà inesplicabile. Corpi snelli e sodi e nudi par che imprigionino nel levigato loro aspetto la sapienza c’ha da venire. Non ti addormentare col tempo tra le dita e nel silenzio dimmi dell’inverno che s’annuncia.                                           lu   conventi