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I classici napoletani : dalla commedia dell' arte ai luoghi comuni


Esistono diversi tipi di napoletani, ciascuno coi suoi tic, vezzi e guizzi. Molta è la confusione, anche perchè l'invidia degli altri popoli si spreca e stigmatizza con luoghi comuni, maldicenze e mistificazioni, i tratti essenziali dei napoletani.
Per allontanare con decisione ogni preconcetto è sufficiente passeggiare per i vicoli di Napoli, dove passato e presente si impastano in una miscela di frizzi e lazzi. Se un tempo lo straniero faceva la conoscenza della Cicerenella, bbona e bella - che per alcuni studiosi si riferisce a una fanciulla piccola (come un cece, appunto) e piena di grazie, mentre per altri la Cicerenella ha un significato ben più maliziosetto - adesso i suoi uocchie saranno attratti da 'na bella guagliòna, tutta grazia e forme.
La femmena napoletana, oggi come allora, è fornita di ogni bendidio, e oggi come allora per natura è trasparente e ci tiene a non nascondere nulla. Forme procaci in primis. Se scullata deve essere, la scullatura si fa chiù audace assaie. Se fornita di gonna, la minigonna come minimo tiene 'o spacco davanti, dietro, di fianco e di lato. Quando si muove la donna napoletana ogni inutile parola si deve bloccare, l'aria fermare, il respiro interrompere e gli occhi devono seguire con animo colmo di gioia e di sogno tale criatura meravigliosa, che fa uscì pazzi 'e l' uommene.....