Canto l'amore...

Bari,20 marzo 2010

Nel mio diario di bordo non può mancare qualche riga dedicata alla bella giornata che ho trascorso sabato.

La cronaca dettagliata è già stata argutamente svolta da Virginia, per cui mi limiterò ad annotare sensazioni ed emozioni che hanno accompagnato una giornata un pò diversa...

Quando mi chiedo perchè noi donne soprattutto amiamo riunirci ed incontrarci, la risposta poi mi viene sempre quando ciò accade: perchè ci piace il confronto, perchè amiamo essere donne, così diverse tra di loro, così lontane, e poi scoprire i mille punti in comune che ci uniscono. Perchè insieme, anche se un pò vintage, torniamo adolescenti e ridiamo per niente. E ci piace scoprirci, conoscerci oltre quell'immagine che ci eravamo fatte sulla base di parole e di qualche foto, e poi superare l'impasse iniziale dovuta magari ad un'immagine diversa da quella che ci eravamo costruite nella mente, per ritrovare in  quel volto, in quel corpo quella simpatia e quelle affinità che ci avevano spinte a curiosare proprio in quel blog...

Bari ci ha accolto nella sua veste migliore, credo, con uno splendido sole ed il più azzurro dei suoi cieli, e ci ha dato il benvenuto col sorriso di una fatina, se possibile ancor più bella e più dolce che in foto. Riunirsi in sette (sei più prole, in verità) e cominciare a gironzolare per il centro storico, è stato quanto  di più naturale ci possa essere, grazie anche alla dolcezza ed alla competenza della nostra guida, preparatissima. Il mio approccio con Bari risaliva a circa vent'anni fa, ed eravamo scappati via dall'ingresso del centro storico, dopo aver assistito ad uno scippo in diretta. Ci ha poi spiegato Cinzia che da allora il centro era stato ripreso grazie all'insediamento di negozietti e locali, per cui ora è diventato una meta veramente imperdibile per i  turisti di passaggio.

Ed è stato così bello andare a zonzo senza orario e senza meta, ma con i telefonini sempre in mano perchè la famiglia ce la tiriamo sempre sulle spalle,  divorare la focaccia barese con le mani unte d'olio passeggiando e ridendo, applaudire alla sposa modella e rimanere incantati dal rito ortodosso che si stava celebrando sulla tomba di San Nicola, scoprire le piccole curiosità come la fontana a quattro facce o l'orologio austriaco, sentire l'odore di mare tra vicoletti bianchi e chiese una dopo l'altra, una più bella dell'altra, ma anche il profumo dei forni e delle cucine delle case; gustare il baccalà impanato io che ho sempre odiato il baccalà e risopatatecozze; ammirare insieme i preziosi sandali con tacco 12 con un pò di rimpianto nella mente per quando potevamo permetterceli ancora, e trovarsi a sorridersi mentre ci si continua a scrutare per conoscersi un pò di più...Mezze confidenze sussurrate tra un vicolo e l'altro e foto scattate all'unisono da tre macchinette voraci; il mio faticatissimo parcheggio della multiplona e il cameriere irriverente al quale non volevo lasciare la mancia, il gelato  finale di consolazione e la signora che ce lo ha invidiato perchè lei, allergica, non poteva mangiarlo...

Bello anche tornare a casa e cercarsi e trovarsi su facebook, scambiarsi le foto e continuare a conoscersi meglio...

Sì, ci si sente proprio un pò più giovani, ed è proprio una bella sensazione, che ti fa venir voglia di ripetere quanto prima l'incontro...

Non so come, stavolta pare dovrò essere io ad organizzarvi, quindi tenetevi pronte per maggio a Napoli, poi vi farò sapere meglio..

P.S. Su richiesta dell'amica barese assente all'incontro, aggiungo la foto dell'orologio austriaco, che abbiamo scoperto essere tale da un nonnetto che, mentre noi fotografavamo, si avvicinò e ci informò che stavamo ammirando il più bel monumento di Bari e che quell'orologio veniva dall'Austria: che dire? Io ho prestato fede a quello che mi sembrava un barese innamorato della sua città...