Canto l'amore...

L'estate sta finendo...


Eccoci quasi a settembre... Com'è andata l'estate? Mah, non possiamo lamentarci, tutto sommato... Certo, un pò mi è mancato il mare, per una patita come me, ma la proposta del viaggio culturale è stata promossa a pieni voti dalle figlie adolescenti che si sono subito innamorate dell'alone trasgressivo di Amsterdam e così è stato, nonostante le perplessità del pigro consorte.La maturità del primogenito è finita come nei migliori pronostici, con un vergognoso 62, che sembra lo abbia appagato completamente... L'amaro in bocca ancora non mi passa e attendo con ansia questo riscatto universitario di cui si millanta tanto... Inutile dire che il mio rapporto con lui non accenna a mgiliorare e continuo a non sentirmi responsabile della cosa.Alla fine ha optato per la sua prima vacanza da solo per Ibiza, con la sua ragazza, ed io ho fatto in modo di far coincidere la nostra partenza con la loro in modo da accompagnarli fino al check in a Roma. Inutile dire che dopo averlo salutato, sono scoppiata in un pianto a dirotto, e non riuscivo a fermarmi... Volevo che venisse con noi, non riuscivo a superare l'idea che se ne potesse davvero andare per i fatti suoi...Per fortuna poi mi sono ripresa e la bellezza del viaggio è riuscita a farmi superare l'ansia e l'abbandono.
L'aeroporto di Schiphol ci ha accolti con un bel sole ed una fresca aria frizzante e con la piazza della stazione in tutta la sua bellezza. Già dall'autobus che ci portava all'albergo ci siamo innamorati di quella città e dei suoi canali e dei suoi scorci fantastici...L'albergo non ci ha affatto deluso, in piena zona musei e vicino al Voldenpark, il parco più bello di Amsterdam e che mi è piaciuto anche più di Hyde Park. Le scale sono ripidissime, come in tutte le abitazioni della città, ma per fortuna c'era l'ascensore e la stanza era bella e spaziosa. Il tutto in una zona piena di silenzio e di verde.
Il tour organizzato dalla sottoscritta è stato perfetto e siamo riusciti a vedere tutta Amsterdam nei primi tre giorni, compreso Museo di van Gogh, Rjiksemuseum con Rembrandt, la casa di Anna Frank, la casa di Rembrandt, la Oude Kerk, piazza Dam, il Red Light District ,l'Hard Rock Cafè,giro in battello,il mercato dei fiori galleggiante, il mercatino di Waterlooplein e i quartieri più belli della città. In pieno Gay Pride, abbiamo potuto ammirare una città in festa e colorata come non mai
, con tipi assurdi in giro....Incetta assurda di souvenirs per una patita come me: erano bellissimi e ricchissimi, ci ho perso le ore, compreso il Christmas Palace!...Amsterdam è diversa da Londra, si gira benissimo a piedi ed è piacevolissimo farlo. Il tempo è stato pazzerello, per cui viaggiaviamo vestiti a cipolla, con ombrellino a portata di mano e felpa che andava su e giù.
 Poi è stata la volta del giro dei villaggi limitrofi: Volendam, Marken, Edam: paesaggi da fiaba sul Mare del Nord, con casette assurde ed una calma ed un silenzio che sembrava di essere fuori dal tempo...Meravigliosa anche la visita a Zaans Schan con i suoi mulini a vento e ad Haarlem, una Amsterdam in miniatura...
L'ultima giornata è stata dedicata al giro dei canali in bicicletta e, nonostante, la pioggia, è stato molto divertente...
Il ritorno sempre più imbarazzante: è ormai nota la mia sindrome da ritorno, per cui negli aeroporti tendo ad attardarmi... Però stavolta ho superato me stessa in modo fantozziano: arrivati in ritardo al cancello, l'abbiamo trovato chiuso, ma c'era un pulsantino, con strane parole in olandese scritte sopra, ed io l'ho premuto! Si è scatenato l'inferno con un allarme che ha investito tutto l'aeroporto, è arrivata la polizia che  ha controllato per un quarto d'ora i documenti di mio marito, poverino, che continuava a ripetere "Sorry, my wife, my wife...". Fino all'ultimo adrenalina per paura di perdere il volo, ma alla fine ci hanno lasciato andare...I momenti più esilaranti li abbiamo avuti con il piccolo olandesino che ci guidava dappertutto, con le ragazze incantate dal fascino dei ragazzi olandesi e la piccola che voleva seguirli dappertutto, il picnic fatto in camera, il mio amore per Febo
e quello di Giò per Benny,
 e tanti tanti altri momenti belli  che hanno reso anche questo viaggio indimenticabile, per cui non vedo l'ora di organizzare il prossimo!
L'altra settimana, poi, dopo tre anni di assenza, siamo tornati sulla nostra casetta in montagna ed è stato bello poter rivivere per pochi giorni antiche emozioni...
Adesso è ora di ritrovare libri e impegno, e confesso che la cosa mi fa piacere... Amo l'estate, ma ha ritmi troppo sregolati per una metodica come me, per cui dalla settimana prossima: ordine, ordine!Spero  di ricominciare a scrivere con una certa assiduità sul mio blog: fb non consente di relazionarsi in maniera profonda e poi mi sono fatta una bella ripassata di questi anni e spesso mi sono commossa, per cui penso ne valga la pena...P.S. E' passato così tanto tempo che di nuovo non mi ricordo come caricare le foto su libero, per cui il post è senza immagini.. Se qualcuno di buon cuore  me lo spiegasse, potrei provvedere... ;-)P.P.S. Ringraziamenti speciali a Ody, che ancora una volta mi ha tratto d'impiccio, per cui ho dato una spolveratina al suo vecchio monumento...;-)