Canto l'amore...

Lucia


Avendo quattro sorelle, normale che ce ne sia una preferita, forse per la distanza d'età più breve rispetto alle altre, forse per svariati altri motivi che ora mi sfuggono...Avere delle  sorelle è una ricchezza, ci ha sempre ripetuto nostra madre, e numerose volte ho dovuto darle ragione, anche nell'epoca in cui l'aria mi mancava in quella casa sovraffollata di adolescenti e di amiche e di amici e di conoscenti, per cui ogni volta che si tornava a casa non si sapeva bene chi avresti incontrato e con chi avresti pranzato. Ma tante altre volte è stato anche un peso, tanti fardelli da portare, in compagnia dei tuoi che già  ti piegavano la schiena...Ma lei è stata nell'infanzia e poi nell'adolescenza il mio punto di riferimento, spesso come modello esatto da non seguire per tutte quelle negatività che si scontravano con i miei ideali modelli di riferimento. Lei trasgressiva, prepotente, svogliata, io timida, riservata e studiosa. Lei bionda e con gli occhi chiari, io bruna e con gli occhi scuri. Lei, la preferita di papà, che ci vedeva il maschiaccio che non era riuscito a generare; io, praticamente invisibile ai suoi occhi... Eppure ci dicevano che ci somigliavamo...Quando penso a lei, la prima cosa che mi tornano in mente sono le risate, quelle fatte col cuore e con la pancia, quelle di bambina e di ragazza, fino a sentirsi male, risate di cui ricordo solo il rumore, non più il sapore...La sera nei nostri lettini parlavamo fino a tardi sfidando il coprifuoco materno, ma poi avevo sete o fame, e lei diceva che no, non si sarebbe mai alzata con quel freddo, ma poi sentivo i suoi passi ed era lì, vicino al mio letto, e mi chiamava, cercando di sussurrare  con il suo vocione assurdo...Poi cominciò ad innamorarsi, con quella sua innocenza e quella sua immaturità che spesso rendevano me la sorella maggiore con i miei "sotuttoio", prima di uno, poi di un altro, ed io lo vissi forse come un tradimento, e facevo la spia alla mamma. e lei prima mi picchiava, perchè  reagiva così, e poi mi perdonava. Io, forse, non l'avrei mai fatto.Poi cominciò a fumare, e ancora una volta la tradii, ma per il suo bene, giurando a me stessa ed al mondo che mai avrei preso un vizio così stupido, quante volte la vita si è divertita a farmi ingoiare parole...Non riuscivo a perdonarle di studiare poco, ma proprio quel poco che bastava, ma lei rideva, e si vantava per il liceo della sorella sgobbona al ginnasio con i suoi 10...Lei, invece, mi ha accompagnata e protetta con il mio primo amore, procurandomi alibi e pretesti, senza rancori, senza riserve...La più allegra, la più generosa, la più bambina,la più chiassosa... Sì, con lei la vita si è divertita forse più che con tutte noi, ha pagato prezzi carissimi senza un perchè, ma è ancora lì con il suo vocione, la sua ingenuità ed il suo amore per la vita, e quando  sono giù è pronta a ricordarmi sempre che c'è chi sta peggio, che non bisogna lamentarsi...Spesso ci scontriamo, siamo troppo diverse, eppure è l'unica che se non sento per qualche giorno, mi affretto a richiamare... Molto di più avrei voluto fare per lei, ma non sempre ci è data la possibilità di aiutare chi ami. Spero solo lei  sappia quanto la amo e quanto le sono vicina.Per dirglielo, per il suo compleanno le ho inviato una breve raccolta di nostre foto insieme, e lei si è commossa.Forse lo sa...