Canto l'amore...

A Clemente


Qui avevano quindici anni, Clemente è il primo a sinistra,al centro mio figlio... Aveva scelto di festeggiare quelcompleanno portandosi in montagna gli amici del cuore, e poi ore a giocare a pallone ed alla playstation.Clemente era un ragazzo schivo, timido, con un sorriso dolce.Ma dove li vai a pescare tutti tu? Chiedevo a mio figlio, cheall'improvviso mi tira fuori dal cilindro amici del cuore di cuiignoro provenienza e destinazione....
E qui invece è ai 18 di mio figlio. Sono cresciuti, Clementesfoggia dei basettoni strani, ma il sorriso è sempre il suo...Non avremo più foto di loro due insieme, Clemente ci halasciati nello sbigottimento nella notte tra il 29 ed il 30 aprile.Il solito stupido incidente delle notti di festa di questi nostri figli.Il cuore fa male, la testa si ribella quando non è la solitastrage raccontata dai tg, quando quello ribaltato nell'autoa forte velocità e morto sul colpo è amico di tuo figlio,ha mangiato e dormito a casa tua. Allora il terroresi insinua, la realtà è più  vicina e perciò ancora più imperscrutabile.L'egoismo materno ti costringe a pensare che potevaesserci tuo figlio in quell'auto, e poi in quella bara bianca.E poi devi confrontarti con il dolore di tuo figlio,è la sua prima volta, è la prima volta che lo vedisoffrire per davvero, e avresti voluto che nonaccadesse mai.Reagisce alla ferita com'è nel suo stile, battei pugni dappertutto e singhiozza forte, dal cuore.E tu sei lì, che riesci solo ad abbracciarlo, senzapoter rispondere ai suoi perchè, senza poter metterea tacere le sue accuse di ingiustizia urlate al cielo.Impotenza pura, lo abbracci solo forte, per farglisentire che ci sei. e singhiozzi con lui, e lo aiuti mentreprepara i pacchettini regalo che hanno preparato perClemente, ogni amico ha rinunciato a qualcosa di caro,lui gli ha dato le sue carte magic che Clemente desiderava, e poi gli ha scritto su tante etichette tante parolacce:stronzo, merda, lota, vaffanculo... Non saprebbe dirglimeglio quanto gli voleva bene, e continua a dire chedovevano compiere 40 anni insieme, e che adesso luinon saprà mai come sarà Clemente a 40 anni...E poi esserci alle esequie, perchè incapaci di rimanerea casa, per non affrontare lo strazio degli applausi,dei compagni di classe che portano la bara, dei coriandolisparati sulla bara... tutto già visto, ma mai così...E il peso che avverti sulla coscienza, perchè noi,genitori anni 50 e 60, siamo  i veri responsabili diqueste morti, noi che non ci siamo ribellati al nasceredi una società che ha condotto i nostri figli per lestrade di notte, a morire in cerca del nulla.Clemente, perdonaci, se puoi...