Canto l'amore...

La vacanza perfetta (o quasi...)


Mentre sento ancora sulla pelle il calore del sole greco e negli occhi le immagini di quei paesaggi e di quel mare, voglio appuntare ricordi di questa bellissima vacanza.Avevo nel cuore da parecchio di tornare in Grecia, dopo la puntatina fatta ventidue anni fa in crociera in viaggio di nozze, e quest'anno, nero nero nero, finalmente mi è riuscito, in modo da sfumare un po' più verso il grigio, in attesa di tempi migliori...Che dire, la vacanza è perfetta per me quando ci sono mare, gente e cibo buoni, e lì c'era tutto questo!Dopo un giorno a Mykonos,
 siamo salpati alla volta di Paros, nostra destinazione, e lì sono iniziati giorni di puro godimento. Noleggiati gli scooter (nonostante la diffidenza del noleggiatore alla vista dei nostri cinquant'anni a testa : "Do you have experience of scooter? Don't you want a car?"), abbiamo girato tutta l'isola ed esplorato tutte le spiaggette,
una più bella dell'altra, l'una diversa dall'altra. Albe e tramonti infuocati mi sono rimasti dentro e spero mi faranno compagnia ancora per un po'.
 La gente è di un'ospitalità pazzesca, verace e genuina; il cibo è buonissimo e si mangia davvero per poco a sazietà.Girare con i nostri potenti mezzi (senza casco!!!), capelli al vento e sole sulla pelle, mi ha fatto sentire ancora giovane, ancora viva...
Certo ogni tanto dovevo fermarmi perchè braccia e mani si bloccavano per il formicolio. Certo, il primo giorno, abboccandomi un po' in una curva, ho provocato un'ustioncina da marmitta alla mia passeggera... Ma sono solo piccoli incidenti di percorso...Ogni spiaggetta era raggiungibile solo percorrendo impercorribili stradine non asfaltate che salivano tantissimo per poi proseguire in discese mozzafiato, per cui giravamo al grido del coniuge: "Qua per arrivare al mare bisogna salire in montagna!", ripetuto ogni giorno ed in ogni spiaggia.Tuffarsi in quel mare freddo e conoscere il Meltemi,
 il vento caldo di quell'isola, mi ha ridato almeno dieci anni di vita! I pensieri brutti arrivavano, certo, ma io caparbiamente sferravo loro un calcio e mi guardavo intorno, rinviando il tutto al ritorno. Ed ha funzionato!Nonostante la figlia maggiore, ancora alle prese con le sue pene d'amore, che ogni tanto ci affliggeva con i suoi musi lunghi e le sue rispostacce, sono riuscita a godermela e ne vado fiera. Perchè ne avevo proprio bisogno.Per non parlare delle splendide passeggiate serali dedicate allo shopping,
 tra le viuzze di Naousa o di Paroikia, tra gente davvero bella da guardare, e mici dappertutto,
 e i polipi stesi ad essiccare al sole
e le splendide moussaka di cui mi sono innamorata e che dovrò cucinare, ma so già che non avrà lo stesso sapore di quella gustata a Mykonos l'ultima sera, con il vento e il mare che quasi spruzzava sui tavoli...
Bella, anche se faticosa, l'escursione ad Atene per far ammirare il Partenone alle figlie (...e quest'è? Me l'immaginavo più grande...), con la nave presa all'una di notte ed il temporale all'imbarco serale dal Pireo...
Abbiamo riso tanto e ci siamo divertiti tanto, davvero niente è andato storto... Il figlio,intanto, era a Barcellona per la sua prima vacanza con gli amici, e non vi dico cosa ha combinato... Ma per fortuna anche lui è tornato sano e salvo a casa, ed ora... speriamo bene!Mi sento più carica, più ottimista, speriamo che duri e che dia i suoi frutti. Sarei rimasta lì a vita, ma questo lo dissi anche l'anno scorso al ritorno dall'Olanda... Non è che forse non mi piace la patria mia?....PS: Ringraziamenti speciali vanno a Cecilia, le cui dritte di viaggio si sono rivelate infallibili!