Canto l'amore...

Tra Salento, greco, coliche e ciliege (gie)...


Sì, praticamente un'altra estate è andata, per quanto ci sforziamo di restare incollati alla nostra abbronzatura, che va inevitabilmente scomparendo, ed ai nostri scatti che parlano di sole e mare...
Ma anche di altro, eh? Quest'anno, in verità, non mi sono fatta mancare proprio niente!Dunque, il Salento per la seconda volta non mi ha delusa, anche se preferisco l'altro versante. Ma il mare era sempre stupendo ed il sole te lo senti davvero sulla pelle: colori intensi, mutamenti repentini, terra rossa e ulivi, e vento, vento, vento... Amo sempre di più quella terra, sono perdutamente innamorata di Lecce e di Otranto e credo che visitarle fuori stagione, cioè senza effetto fiera di paese, debba essere ancora più bello. Il villaggio nel quale siamo capitati quest'anno non brillava per organizzazione, ma il posto era bello, i ragazzi si sono più o meno divertiti ed io (mentre accumulavo con precisione i miei due chilogrammi di sovrappeso estivo) ho semplicemente e sfacciatamente oziato, resistendo stoicamente ai vari inviti di partite a racchettoni o a pallavolo e mi sono immersa dal primo giorno nella lettura del libro postumo di Oriana:"Un cappello pieno di ciliege".
Nel momento in cui lo acquistai inorridii 
: non poteva trattarsi di un errore di stampa, odio quell'errore, sono anni che cerco di insegnare questa regola grammaticale così semplice. Ma, sempre dall'alto della mia ignoranza, non sapevo dei progressi fatti dalla scienza e che quindi oggi si può scrivere sia ciliege che ciliegie, sia valige che valigie, ecc. Sicuramente io continuerò ad applicare e ad insegnare la mia regoletta, in attesa che considerino anche il congiuntivo un optional, ma mi chiedo come la mia Oriana abbia potuto preferire l'innovazione grammaticale alla tradizione, e soprattutto se sia stata lei a fare questa scelta. Alla fine ho deciso che no, non può essere stata lei,  deve essere stato di sicuro chi ha redatto il romanzo dopo la sua morte, lei non me lo avrebbe mai fatto... Ma veniamo al romanzo. Nelle due settimane di mare mi sono divorata le prime 600 pagine circa su 800 e passa: adesso a casa sto centellinando le ultime, con l'ansia di finirlo ed il desiderio che duri per sempre, con l'amara consapevolezza che è l'ultima volta che leggo una sua nuova opera. Bello, bellissimo: quello che lei definisce suo figlio, il suo ultimo libro appunto,  ripercorre la storia della sua famiglia contemporaneamente a quella dell?italia e dell'America e di tutti i paesi in cui si sono trovati a vivere i suoi antenati. Ha ricostruito vicende e volti ed avventure con la sua dovizia di particolari di sempre, in ognuno di loro cercando un pezzettino di se stessa e cercando gli eventi che alla fine determinarono la sua nascita. Stupendo. La amo sempre di più.
Torniamo a quest'estate, funestata come si sa dall'evento luttuoso del recupero in greco del maggiore, per cui, salvo il breve periodo al mare, abbiamo continuato a fare versioni, a ripetere coniugazioni e declinazioni,
quindi non ci siamo annoiati per niente, nel senso che abbiamo continuato a litigare e ad urlare tutta l'estate...Ieri c'è stata la prova, pare sia andata bene, speriamo...Anche il ritorno in città è stato gradevolissimo: sono riuscita ad imporre la mia sosta nel viaggio di ritorno ed abbiamo visitato Castel del Monte,
un luogo davvero magico ed affascinante ed infine...Ritorno a casa, ambientamento, valigie dappertutto, montagne di panni da lavare, ed ecco l'imprevisto: a due giorni dal ritorno a casa, sono dovuta correre in ospedale per dei dolori lancinanti al fianco sinistro e mi sono goduta la mia prima esperienza di coliche renali...
  Allucinante, più di una settimana di dolori insopportabili,davvero una bella chiusura d'estate, da non credere... Considerato che la mia soglia del dolore è bassissima, sono stata una peste negli ultimi dieci giorni, non riuscivo a far niente se non lamentarmi, per cui si spiega anche il mio ritardo al computer...Comunque, adesso va meglio, settembre incalza e oggi andremo a salutare l'estate all'acquapark, con la solita gioia infinita del coniuge, che ogni anno preferirebbe farsi tagliare un dito! Come al solito mi dilungo troppo (anche se ci ho messo tre giorni per scrivere questo post, consideratelo a puntate...),  ma l'assenza è stata lunga, quindi mi dico da sola: bentornata!!!... Però aspetto il vostro di bentornato, eh?...