Canto l'amore...

Il posto dei libri


Da bambina prima e da ragazza poi, "il posto dei libri" era rappresentato per me,  che abitavo in quella che era una cittadina di provincia, dalla piccola libreria del signor Giovanni, situata proprio all'inizio del corso.A pensarci adesso, sa quasi di realtà storica: era una di quelle piccole librerie, di quelle che non esistono più, credo, in cui c'erano solo libri, libri e basta; nè articoli di cartoleria, nè ninnoli, nè altro. Era piccola ed un pò buia, una stanza nemmeno tanto grande, in cui i reparti erano stati creati da scaffali di legno alti fino al soffitto, pieni zeppi di libri. Ricordo ancora l'odore di legno e di polvere quando si entrava; per me era il Paradiso.Non potevo accedervi spesso, dovevo racimolare la cifra, con paghette e regalini, per poter andare a comprare un altro libro, che ogni volta inevitabilmente finivo troppo in fretta. Ricordo le parole di mia madre:"Di già??? E rileggilo, così lo capisci meglio...".All'ingresso, sulla soglia, nelle belle giornate sedeva il signor Giovanni, il proprietario: un vecchietto canuto piccolo piccolo, dal viso buono e paziente, che mi accoglieva sempre con un sorriso e prima mi lasciava percorrere i piccoli corridoi tra gli scaffali, avida e curiosa a leggere tutti quei titoli, e poi mi aiutava e mi consigliava nella scelta. Così, dalla collana dei Piccoli Racconti a Liala, da Cronin a Pratolini, da Cassola a Moravia e così via, mi accompagnò a coltivare la mia passione per i libri. ed io ogni volta morivo di invidia, perchè mi sembrava che lui li conoscesse tutti quei libri e li avesse letti tutti... In famiglia non c'era chi potessi guidarmi alla lettura, nè tantomeno lo si faceva a scuola, per cui per me il signor Giovanni rappresentava un punto di riferimento, il mio faro.Oggi, grazie all'avvento dei centri commerciali, si va alla Mondadori, alla Feltrinelli e devo confessare che non c'è puntata al centro commerciale che non imponga una sosta in questi veri e propri Paradisi: ma che nostalgia della mia vecchia piccola libreria! Qui non c'è più l'odore dei libri e della polvere, c'è profumo e luce e prodotti ammiccanti di ogni genere sugli scaffali ed intorno alle casse. Anche i libri non sono affatto polverosi, ma luccicanti e colorati e i commessi sembrano vender profumi e se si chiede l'ubicazione in quei meandri di un libro, ecco che si rivolgono al computer, digitano le infromazioni, et voilà, ti sanno indicare scaffale, contenitore, numero di copie disponibile e così via. Ma dubito che abbiano letto qualcuno di quei libri, dubito che saprebbero ritrovarlo a naso, come faceva il signor Giovanni...
I miei figli amano girovagare in queste librerie, nelle quali sono cresciuti e non c'è volta che non ne escano con il loro bottino. Io cerco invano di sostituirmi al signor Giovanni, ma snobbano alla grande i miei consigli e hanno sempre preferito Geronimo Stilton ai racconti del Cuore, e Harry Potter a Oliver Twist, e Twilight a Pratolini. Dicono che quei libri che dico io parlano "un italiano strano". Per fortuna che ogni tanto si incontra un qualche insegnante che poi li costringe...Comunque sia, basta che si legga , dico io, soprattutto che abbiano tutti e tre scoperto il fascino di stare in compagnia di un libro, e non è facile oggi, tra msn e chat varie che assorbono tantissimo del loro tempo.Ancora una volta la nostalgia ed i ricordi hanno fatto da padroni in un mio post, maledetta vecchiaia... Ma al signor Giovanni un post lo dovevo proprio...