Circa un mese fa, quando ero ancora risucchiata nel mio "buco nero", al'uscita della messa, mi colpì una piccola locandina con l'avviso dell'inizio del corso di preparazione dell'A.V.O.
Mi segnai la data e mi ripromisi di andarci, non per la situazione del mio calpestato spirito, ma perchè da sempre mi sarebbe piaciuto fare del volontariato e mai ne ho trovata l'occasione nel mio contesto sociale, oppure semplicemente la vita mi ha privata finora della possibilità di cercarla quell'occasione.Da bambina avrei voluto fare la suora missionaria, da adolescente (moderna ed in blue jeans, intendiamoci..) mi inserii nel gruppo scout all'epoca tutto al maschile per cercare di promuovere, di fare, ma quelli, più che montare una tenda e suonare una chitarra, non volevano fare.
Mi piacerebbe occuparmi dei bambini costretti a stare in ospedale ( è uno dei miei miti il dottor Patch Adams...), ma non so se prevedono o permettono "specializzazioni...
Poi ci ho sempre pensato, ma non ne ho fatto più niente...Ora mi sembrerebbe il momento giusto, ma... Ho tante perplessità che penso dovranno sciogliersi via facendo oppure mi bloccheranno ancora una volta, non so... Innanzitutto dovrei vincere la mia innata avversione agli ospedali,che mi fanno mancare l'aria appena ne varco la soglia, ma soprattutto sconfiggere la mia atavica timidezza e trovare il coraggio di avvicinarmi a degli sconosciuti ed essere capace di offrire loro sostegno e consolazione, rischiando di essere mandata a quel paese...Intanto la famiglia storce il naso e si lamenta per queste due ore settimanali che "rubo" loro al sabato, ma spero sia un modo per sensibilizzare anche i figli, che al momento se ne strafregano altamente del sociale e vivono in uno spirito di puro edonismo (mea culpa?...).Davvero non so se ne sarò capace. Per ora la riunione "introduttiva" mi ha sollevato tanti dubbi, prevedo che romperò le scatole agli addetti ai lavori con le mie domande e le mie esigenze e forse quantomeno mi sarà richiesto di allontanarmi... Non so, devo vedere quest'ambiente come si concilia con il mio essere cristiana, e soprattutto come la cosa viene vissuta dagli altri e come si vuole venga vissuta da me...Io ci provo, le poche volte in cui riesco a fare del bene provo una gioia immensa, quindi lo faccio per innato egoismo. Quest'esperienza mi manca e la voglio fare. Prenderò nota del procedere. Speriamo bene...
