Canto l'amore...

Di buona famiglia?... No, grazie!!!


Mi sono sempre chiesta , e me lo chiedo tutti i giorni, se sono riuscita o meno a metter su una buona famiglia, una famiglia che ne sia valsa la pena insomma...Ma adesso quasi quasi mi auguro di non esserci riuscita, date le ultime notizie inerenti, appunto, a ragazzi "di buona famiglia".Lo erano i ragazzi che hanno violentato la coetanea tredicenne a Trento.Lo erano i ragazzi che per vincere la noia hanno picchiato e dato fuoco ad un ragazzo indiano che dormiva sulla panchina della stazione.Lo erano tanti altri, insulsi protagonisti di tante notizie che ci vengono ormai propinate ogni giorno dai media. Ragazzi incensurati. Ragazzi di buona famiglia.Come dire che anche mio figlio domani potrà essere arrestato perchè ha compiuto qualcuna di queste azioni. Sempre che mio figlio sia un ragazzo di buona famiglia, e  a questo punto, ripeto, mi auguro davvero di no.Ancora una volta sono costretta a chiedermi se non siamo tutti impazziti per davvero, perchè mai non riusciamo a capire che tutte queste orrende vicende altro non sono il frutto di quelo che stiamo seminando. E siamo solo all'inizio, credo.Dire che sono di buona famiglia è un modo come un altro per assolverci, per dire che non ci entriamo per niente, che noi genitori facciamo tutto il nostro dovere e poi loro vengono fuori così, che violentano, che picchiano, che ammazzano... Per cosa? Per niente. Per noia. Per affermarsi. Per scoprire di cosa sono capaci. Per emergere.E invece tutto questo altro non è che la conseguenza di un'orrida società, bieca da fare schifo, figlia dell'era della tv commerciale, della stampa prezzolata e scandalistica, di una chiesa soccombente e arida, di una scuola arcaica e sterile. Loro sono il frutto della nostra emancipazione e del progresso e del divertimento a tutti i costi e della globalizzazione e della logica del profitto e della politica intesa come gioco di poteri. Per ora sono una minoranza, fanno ancora notizia. Ma sempre meno. Quel vuoto di espressione che si legge nei loro sguardi è l'atto di accusa più violento, che però nessuno è disposto a raccogliere.Si parla di razzismo, ma io credo che il problema vada oltre, sia molto più grave dello stesso razzismo. Sono ragazzi morti, altro che ragazzi di buona famiglia, e tutti noi abbiamo contribuito a spegnere i loro sguardi, tacendo,dormendo, ignorando. Tanto i nostri figli sono diversi, a loro non potrà mai capitare, mio figlio non sarebbe mai capace di un'azione del genere...Sono convinta che lo dicessero anche le mamme di quei ragazzi di buona famiglia, sono convinta che anche loro non avrebbero ritenuto i loro figli capaci di quelle azioni.Intanto aspettiamo, avanti il prossimo, continuiamo a tacere, a tollerare, a permettere.Scusatemi, ma sono proprio preoccupata, sfiduciata, stanca di inorridre e di rimanere attonita.Mi auguro per il nostro paese che vengano allevati più ragazzi di cattiva famiglia, nel nostro interesse...