Canto l'amore...

Mamma dimissionaria


 Sì, ho voglia di presentare le dimissioni, anche se me le rifiutano, io mi dimetto lo stesso.Non la so fare la mamma, non ci riesco, non è come prevedevo, sì, lo sapevo che era difficile, ma non impossibile!Ce l'ho messa tutta, sin dall'inizio... La maternità me la sentivo nel sangue sin da bambina, ero certa che lo sarei diventata e lo desideravo al di sopra di ogni altra cosa. E, soprattutto, ero convinta che sarei stata una buona mamma.Ma oggi non so più niente, non ho più certezze, non ho più idee, oggi che mi sono cresciuti, li sto perdendo uno alla volta...Quando erano piccoli, era tutto così  semplice... Mi stancavo il triplo, è vero, ma erano lì, che pendevano dalle mie labbra, ero certa del loro amore e non dovevo dividerlo con nessuno. Mi sentivo speciale perchè loro mi facevano sentire tale, e cercavo di fare cose speciali per loro, cose che le altre mamme non facevano, me lo dicevano sempre...Oddio, me lo dicono anche oggi, ma stavolta la connotazione è negativa...Le favole che inventavo per loro la sera, quando si stringevano intorno a me nel lettone, sì, tutti e tre, erano la fatica finale di un giorno interminabile, ma quando li vedevo dormire poi sereni, ogni accenno di fatica scompariva, ero felice e basta mentre me li guardavo, ero certa che almeno loro non mi avrebbero delusa...Non vedevo motivi , perchè mai avrebbero dovuto farlo? Io ero lì e sarei stata sempre lì per aiutarli, per guidarli, chiedevo poco in cambio ed ero sicura che loro me lo avrebbero dato...No, non si tratta di immaginare i figli a propria immagine e somiglianza e di volere che crescano secondo i tuoi schemi. Li ho sempre accettati così come sono ed amati per quello che sono. Ma valori come il senso del dovere, la fiducia, il rispetto, la buona educazione, quelli pensavo sarebbero venuti in automatico, pensavo bastasse farglieli veder vivere, essere dei buoni esempi come genitori...Così non è, purtroppo. Basta che sia arrivata l'adolescenza, quest'orribile malattia, per ritrovarmi dei figli nemici, ostili, critici, giudici, indolenti, sfrontati...L'etica corrente per cui si deve fare tutto ciò che  fa stare bene (perchè che male c'è? è normale! lo fanno tutti!...) li ha completamente avviluppati, a niente sono servite le nostre parole, i nostri insegnamenti per essere diversi, per non omologarsi, per reagire con cervello... Certo, i miei figli non seguono i reality e leggono molto. Ma ciò non basta a salvarli.Mi dicono che solo io sono così, che sono insopportabile e anacronistica, che le mamme degli amici non sono così... Ma così come? Cosa chiedo? Solo che facciano il loro dovere, che mantengano il rispetto e la dignità, parole antiche, e che non precorrano i tempi. Che non dicano bugie per fare ugualmente le poche cose che vengono loro proibite. Non mi sembra molto. Ma a loro non va bene. E allora mi arrendo. Depongo le armi. Le ho provate davvero tutte. Innanzitutto il dialogo, la comprensione, la complicità, la fiducia, i castighi, le punizioni, il silenzio...Adesso ho solo tanta stanchezza, non ce la faccio più. Do le dimissioni. Si può?...