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La macchina del tempo - parte 1


 click here for english version Il C.E.R.NPoco tempo fa, i telegiornali hanno dato la notizia che il CERN (centro europeo per la ricerca nucleare) ha costruito la prima macchina del tempo, sperimentale e ancora in fase di sviluppo. Una notizia buttata là come se fosse la cosa più naturale del mondo e della quale non si è sentito più nulla. In realtà il progetto è più complesso. Avete letto 'Angeli e demoni' di Dan Brown? La macchina descritta cosi dettagliatamente dall'autore nei sotterranei fra Francia e Svizzera è reale, il suo nome è LEP e non funziona più da qualche anno. LEP (Large Electron Positron) era l'anello di accumulazione a elettroni e positroni che funzionava alla massima energia mai esistita. Due fasci molto intensi di elettroni e positroni venivano iniettati nell'anello in direzioni opposte e lo percorrevano a velocità prossime a quelle della luce, la loro collisione produceva fenomeni al di là del modello delle particelle standard. La base della ricerca era trovare il bosone di Higgs, che è la causa dell'esistenza della materia, e ricreare artificialmente ciò che è accaduto nell'universo immediatamente dopo il Big Bang. Sebbene questa particella non sia stata trovata, nonostante i vari potenziamenti, si è potuto verificare che il bosone Higgs può esistere veramente, grazie al LEP, il più grande acceleratore di particelle del mondo contenuto in un campo magnetico. Nel 2000 il LEP ha smesso di funzionare, per lasciare il posto ad un nuovo progetto, la costruzione della "macchina del tempo", chiamata Large Hadron Collider (LHC), grande collisionatore di adroni, divenuta operativa alla fine del 2007. E' formato da due anelli indipendenti a protoni, con 4 punti di intersezione dove avranno luogo le collisioni e dovrebbe finalmente dimostrare l'esistenza del bosone di Higgs, misurarne la massa e scoprire nuovi fenomeni che allargherebbero gli orizzonti della fisica, con ogni probabilità particelle super simmetriche. Cinque diversi esperimenti CMS, ATLAS, ALICE, LHCb e TOTEM, studieranno le collisioni tra particelle con metodi diversi e facendo uso di tecnologie differenti. LHC mediante la collisione di fasci di protoni ad una velocità pari al 99,9% di quella della luce, attrezzato per operare a temperature più basse persino di quelle dello spazio cosmico, cerca di poter replicare le condizioni antecedenti al Big Bang, consentendoci di conoscere meglio l'Universo, la materia ordinaria costituisce una percentuale tra il 4 e 5%. Cosa ne è del resto? L'acceleratore necessita di un fortissimo campo magnetico per mantenere il fascio nella traiettoria dei 27 km e viene quindi utilizzata la tecnologia dei superconduttori. Il successore di LHC sarà probabilmente una nuova macchina ad alta precisione, che userà elettroni e positroni, come LEP, ma sarà molto più grande. Sarà un linear collider, cioè un acceleratore lineare. Ma per saperne di più, e per prendere una decisione, i fisici devono attendere almeno i primi consolidati risultati di LHC, che sono previsti intorno al 2010.