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Life on Mars – I nostri antenati?


Gli scienziati ammettono la possibilità che esista nell'universo un sistema solare dove ci può essere un pianeta con le condizioni necessarie per la vita, sia a livello unicellulare (batteri) che pluricellulare (organismi più complessi), ma nessuno si è mai spinto a dire che ci sia realmente (o ci sia stata) una forma di vita sui pianeti del nostro sistema. Su Marte le anomalie stanno diventando certezze. Esistono strutture, oggetti dall'aspetto chiaro e nitido, che portano ad ipotizzare che sia esistita una civiltà evoluta anche se mancano le prove definitive della sua presenza. Se pensiamo al nostro pianeta, molte antiche civiltà (Maya, Egizi) hanno lasciato rovine e strutture che solo da pochi decenni sono state riportate alla luce; molte piramidi dell'America del Sud e dell'Egitto sono ancora inghiottite dalle foreste tropicali e sommerse da tonnellate di sabbia, gli archeologi hanno una vaga idea che di quello che si nasconde lì sotto e stanno lavorando contro la natura stessa per 'strappare' queste opere all'oblio eterno. Nonostante la tecnologia moderna, alcuni siti sono stati momentaneamente tralasciati perché risulta impossibile operare oltre, ma nessuno ha mai messo in dubbio che Maya ed Egizi siano esistiti visto che non possono accedere a tali strutture.Se non si riesce a lavorare su zone della Terra particolarmente impervie, figuriamoci aprire scavi archeologici su pianeti dove l'atmosfera è letale per l'uomo. Dobbiamo quindi trarre le conclusioni da quel poco che ci viene detto e dalle immagini inviate dalle sonde di esplorazione.Forse sotto le rocce di Marte si celano le tracce di una Atlantide scomparsa.Milioni di anni fa il pianeta rosso era molto simile alla Terra, ospitava una civiltà evoluta e organizzata. La tecnologia è avanzata e grazie a quella gli scienziati hanno previsto un immane cataclisma che da li a poco avrebbe colpito il loro pianeta. Decidono di abbandonare Marte, destinato ad una fine tremenda, scegliendo come nuova dimora la Terra che ha le caratteristiche per essere abitata. L'evacuazione totale è impossibile da attuare, quindi la maggior parte della popolazione resta ad attendere impotente il disastro cercando rifugio nelle strutture o nelle cavità del pianeta.Coloro che raggiungono la Terra con navette spaziali si insediano presso le nostre culture primitive e portano la tecnologia che aiuta ad 'evolvere' i terrestri. Questo potrebbe spiegare le leggende dei visitatori che arrivano su 'carri dorati' dal cielo, degli angeli, degli dei, dei giganti portatori di luce e via dicendo, che troviamo in tutte le culture e religioni del mondo. Spiegherebbe anche il salto tecnologico fatto nel giro di poche centinaia d'anni dall'umanità e la realizzazione di opere architettoniche che neanche ora riusciamo ad eguagliare in fatto di precisione e maestosità, nemmeno gli studiosi si spiegano come furono realizzati.Il disastro imminente si scatena, colpisce Marte e i pianeti del sistema solare, la Terra viene colpita in modo meno devastante, ma gli effetti sono comunque terribili e ancora oggi se ne racconta negli scritti antichi.Quelli che non hanno lasciato Marte si adattano alle nuove condizioni, l'ambiente e il clima sono modificati e i superstiti subiscono una evoluzione a livello molecolare, una selezione naturale permette loro di resistere cambiando la struttura biologica del corpo durante anni-secoli, perdono le conoscenze tecnologiche di generazione in generazione come è successo sulla Terra quando i visitatori spaziali decidono di andarsene lasciando i terrestri al loro destino. Potrebbe essere andata davvero in questo modo? Certo fornirebbe tutte quelle risposte che la nostra scienza ancora non è in grado di darci..