Torni con l'autunnoa tatuare gocce di folliatra le mie labbra, nelle mani, nella pelle.Tutto il corpo, tutta la carne contenutadentro questa anima....Dliranti fiabe agitano la notte.Scivolano sui pensieri.Fiabe indecenti anche, senza lieto fine.Solo incubi di cui nutrirsi.Senza sogni, ma con desideri deliranti.Perduti tra boschi infiniti dove vorresti diventarealbero, erba, terra ad accogliere senza requie

Slegami con le dita di fuocoinvadenti e inquiete.Mentre i tuoi occhi come fiammeaccendono il sangue.Guardami prima di iniziare a cibartidel mio miele.E poi lentamente scivola le mani tra i capellinon smettendo di guardarmi mentre l'animasi scioglie e i pensieri sempre uniti e indecentisi trasformino in realta' di mani, di bocca sensuale;di lingue che si cercano,…

Vorrei essere mare...Sparire tra le onde...Abitarmi dentro...Non essere piu' consistenza.Non essere piu' doloreNon essere incubo inutileper nessuno

Dentro l'abisso, dentro la parte piu' internadell'anima ci sono lacrime che sanguinanosu momenti di vita che non e' piu' viva.Andro' via a piccoli passi dalla vita di chi mi e' vicino.Perche' c'e' un momento in cui quella mano invisibileche attanaglia la gola ossessivamente, ogni attimocomincia a stringere sempre piu' forte.Non so piu' chi sono e…

Pensieri come serpentisinuosamente danzano.Vorresti immergerci le manie sentirli ancora piu' intensi.Vortici di calore avvolgonoe tu dentro la nottescivoli dentro me che ad occhi chiusiimmagino altrove profumi e perversevoglie ad accoglierti.Finche' lo sento, ti sento.I pensieri si fanno freneticinell'immaginarti accanto.E poi le dita tra i capelli, il soffio del tuo respirosul collo solletica altrove impregando l'aria…

Siediti qui, vicino al respiro che soffia dentro al pensiero,che velenoso continua a battere sui tasti dell'anima.Siediti qui, sull'orlo della vita che ogni giorno continua a distribuiresorrisi e lacrime. Siediti sull'orlo dell'abisso ancora, perditi dentro mentre lo guardisalire verso l'inferno della mente.Ascolta il battito, senti questa pelle che muta attende gocce di vita.

Vertigine e' questo liquido attimo che scivola dentro e il veleno che bevi e di cui non ti sazi. E' il torbido pensiero dove dimora la follia delle emozioni che nutrono questo involucro di carne."come una tempesta che strappa l’idea con venti di fauci che divorano e masticano l’ennesima notte".

Non dimenticoodori che segnanosprazzi di vitaAssuefazioni internenella pelle che conosceogni lacrima, ogni stilladi questo lento dondolarsidentro allucinazioni di incubo.Non dimentico un vento che insinuato nei porivive di me e di te dentrouna notte senza fine.Viva e cosparsa di ondeche schiaffeggiano giorni.

Silenzi...nulla intorno.Vuoto, abisso.Immergo incubie sogni lontanidi questa vita che ridedi noi.di carte mischiate senza ordine.Di mare dove ci si e' persisenza affogare, avendo il coraggiodella paura.Di rintocchi di tempo inariditodi senso senza senso.Di te...di noi erranti e stupidinel nostro velenoso sogno.

Sono come una rosa nera.Raccolta in un sentiero di rocce.Adagiata su un letto di abisso.Dove artigli lambiscono orli.