Pane vino e fantasia

Deformazione professionale


Come sapete, io ho fatto della musica la mia professione. Già da quando ero un bambino, gli studi che portano ad affinare l'orecchio musicale misero subito in evidenza che avevo una dote particolare che è denominata "orecchio assoluto". L'orecchio assoluto consiste nella capacità di riconoscere a che nota musicale corrisponda qualunque suono (ovviamente fatta eccezione per i suoni a frequenza indeterminata che sono rumori, ossia non sono per così dire "intonabili"). Comprenderete che tutto il mio vissuto ha ruotato intorno alla musica e in particolare proprio intorno a questa dote. Infatti immaginatevi che se suona il campanello di casa io sento le note (spesso fa più di una nota sola), ma anche il tu-tu del telefono che è in genere la nota LA, come pure il clacson di una automobile. Una volta sono arrivato perfino a dire ad un mio amico, per altro musicista come me, che si soffiava il naso... gli dissi che aveva il naso in mi bemolle:-))))... lui era ovviamente incredulo ma io gli cantai quel suono per fargli notare l'intonazione che quel rumore aveva prodotto e lui cantando per tenere bene a mente quella nota corse al pianoforte e vide che effettivamente era come avevo detto io. Curiosamente qualche difficoltà ad individuare la nota posso averla proprio con la voce umana perché pronuncia delle vocali. La mia dote fa in modo che io senta il suono dirmi il nome della nota, LA, RE, FA, SI ecc. Ovviamente se sento una nota bemolle la vocale mi risulta più chiusa oppure se sento una nota diesis il timbro fa in modo di chiarirmi che è alterata. La pronuncia delle vocali confonde ciò che il suono dovrebbe indicare alle mie orecchie. Già quello che vi ho raccontato basterebbe a farvi capire quale sia la mia deformazione professionale, ma c'è molto altro che potrei raccontare. In realtà tutto questo mio lungo papiro nasce dalla voglia di farvi capire che in fondo posso anche apparire un po' matto per via di questa mia deformazione professionale. Allora spero che questa storia, più che farmi considerare da manicomio, vi risulti almeno un po' divertente. Questa storia è in effetti il racconto che io sentii fare di me da una collega che ebbe modo in quell'occasione di riscontrare la mia deformazione professionale..... Insomma, pur ridendo le chiesi di non raccontarla troppo in giro :-)))))Una mattina ero a Roma per accompagnare un violinista all'audizione di selezione per un'orchestra. Quella collega era a quella audizione: lei era della mia città e a quei tempi mi conosceva ancora poco, tuttavia già abbastanza per chiedermi se potevo darle un passaggio in automobile. Io le dissi che l'avrei volentieri portata a patto che accettasse il fatto che io ero costretto a correre un pochino per via di impegni di lavoro che avevo nel pomeriggio. Lei accettò apparentemente di buon grado. Ad un certo punto però, vedendo che era un po' irrigidita, valutai che aveva paura. Allora per tranquillizzarla io le dissi: " so che anche tu come me hai l'orecchio assoluto, perciò stai tranquilla... io ho fatto questa strada così tante volte che so perfettamente a quale nota deve arrivare il suono del motore in ogni curva... ad esempio nella curva che stiamo per fare è sufficiente far giungere il motore fino alla nota DO diesis... ecco, lo senti?". Ma lei disse: "per la verità io non lo sento" ed io allora sostenendo che il suono era calante, acceleravo spaventandola ulteriormente:-)))Secondo voi, sono davvero irrecuperabile?:-))))) be' questa è la mia deformazione professionale:-)))))LuigiP.S da NicolettaQualcosa l'aggiungo anche io però, che con sta storia dell'orecchio assoluto mi fa fatto impazzire....Dovete sapere che ero preoccupatissima all'inizio della nostra convivenza, quell'orecchio assoluto che lui tanto mi decantava, mi faceva sentire in inbarazzo da morire, perchè mi ero fatta l'idea che per orecchio assoluto lui intendesse di avere un udito eccezionale, ed allora o Dio mio, mi sentivo scoperta e non trovavo più il modo dove poter.ehmmmmm...si insomma, già, io  sono già stitica di mio, così mi ritrovavo a non volere più andare in bagno e questo per  tanti giorni di seguito, ero viola, gonfissima, e stavo talmente male, che ho dovuto dire la verità che lui ignorava e cioè che mi vergognavo da morire e trattenevo...ohhhh!! maledetto quell'udito assoluto, io non sapevo più come fare...ed allora..ahahah poverino, era costretto ad andare fuori casa anche per un ora, perchè comunque la paura che tornasse a casa  prima mi bloccava ulteriormente....e si insomma, andava  fuori casa a qualsiasi ora, e tornava su solo se  io lo richiamavo col telefonino...:-))) e questo è andato avanti per moltissimo tempo, poi siamo passati che suonava al pianoforte, durante.....e poi..man mano la normalità...eheheh sembra roba da poco, ma invece per me era un grossissimo problema. Una buona notte ragazzi, è un ora veramente indecente, così come anche il racconto.