Pane vino e fantasia

La mia collocazione politica?


Il 25 aprile del 1994 io ero a Milano e partecipavo alla manifestazione che, sotto il primo governo Berlusconi, voleva ribadire i valori dell’ antifascismo.Purtroppo non posso fare a meno di raccontare gli aspetti spiacevoli che dovetti mandar giù in quella occasione. Primo fatto: vidi alcuni leghisti con delle bandiere che volevano unirsi alla manifestazione (loro facevano parte del governo Berlusconi) ma una serie di persone più estremiste li cacciarono in malo modo perdendo secondo me l’ occasione di avere la componente leghista del governo schierata almeno idealmente con le opposizioni. Secondo fatto: provai a discutere con gli altri partecipanti e fui preso a male parole, mi dissero che quei leghisti erano tutti falsi ed era secondo loro giusto cacciarli dalla manifestazione. Terzo fatto: la violenza osservata con i miei occhi in quella occasione avversava i valori dell’antifascismo anziché ribadirli. A quel punto, mi dissi che MAI E POI MAI avrei più preso parte ad una manifestazione perché non volevo più correre il rischio che i miei ideali venissero travisati completamente sotto l’effetto di una strumentalizzazione contraria alle mie idee.  Può essere che io non sia adatto a fare battaglie politiche, ma le mie idee non possono essere calpestate in quel modo perchè le mie idee fanno di me la persona che sono. Mi ritengo disponibile al dialogo ed anche a cambiare idea qualora io possa vedere di essere in errore, insomma credo di volermi mettere in discussione e proprio per questo non mi aggrego solo per spirito di gruppo e se il gruppo si rende protagonista di qualcosa che a me non piace io mi dissocio esattamente come feci anche allora abbandonando la manifestazione e ritornando nella mia città per conto mio e non più con le persone alle quali mi ero aggregato per recarmi a quella manifestazione.Non per questo io ritengo di aver cambiato i miei ideali che politicamente mi configurano a sinistra e di sicuro non a destra. Ma non sono e non voglio essere acriticamente schierato a sinistra e basta ed anzi sono il primo che critica l’ operato della parte che mi dovrebbe rappresentare e secondo me non lo fa. Perciò non posso fare a meno di dire che a volte non mi trovo con le alcune idee della sinistra. E proprio oggi, alla luce di quanto è avvenuto a Rosarno, trovo molto discutibile la posizione delle sinistre riguardo agli immigrati. Se le sinistre vogliono ancora me come elettore, devono articolare meglio la loro posizione a riguardo, giacchè fino ad ora la loro idea è sempre stata quella di accettare tutti in maniera acritica ed io non sono assolutamente d’ accordo. Difendono gli immigrati anche se delinquono! Se siamo d’ accordo sui principi di eguaglianza, anche i delinquenti devono essere eguali….dunque non ci deve essere più tolleranza per quelli stranieri piuttosto che per quelli italiani….. se io faccio una rappresaglia, a me mi arrestano; dunque pretendo che anche degli immigrati che invece di rivolgersi alle forze dell’ ordine preferiscono attuare una rappresaglia e mettere a soqquadro una cittadina vengano arrestati o al limite anche espulsi. Non è una guerra contro una razza, ma contro idee e comportamenti violenti e contrari ad una logica democratica. Dunque o la sinistra si libera di certo tipo di stereotipi carichi di ipocrisia oppure non conti più sul mio voto, che peraltro mi sembra sia stato inutile vista l’ inefficienza mostrata nell’ opporsi a Berlusconi. Il mio problema ora è: chissà come farò a votare!  Luigi