Sono Nient'Orecchi

Il fumo...e Natasha


Tutto è cominciato circa 8 anni fa, come sempre accade in questi casi. Un gioco pericoloso, un tentativo per sentirsi parte di qualche stupido gruppo, per superare gli stupidi ma immensi problemi adolescenziali. La prima sigaretta, che ti fa schifo e ti fa pensare che il vizio non sarà mai cosa tua. Poi ci riprovi, dopo un po' i tuoi bronchi si induriscono e si abituano al fumo che entra nei polmoni. E allora è il tempo delle sigarette piacevoli, perchè ne fumi al massimo due al giorno, e aiutano anche quel maledettissimo senso di appartenenza al gruppo di cui sopra. Poi passa il tempo e non ci pensi, e ti ritrovi ad essere un tabagista incallito.  Il passaggio del pensiero dal "posso smettere quando voglio" al "sono dipendente dalle bionde" è graduale, ma in realtà tu te ne accorgi di botto. A chi fa ancora in tempo a smettere suggerisco di farlo quanto prima. A dirlo è un 24enne che ama tra le altre cose lo sport, ma che è maledettamente condizionato dal fumo in tal senso. E' successo ieri, per l'ennesima volta mi sono ripromesso di smettere, quando in una salita in sella alla mia bici dopo un kilometro mi sentivo svenire, sentivo la cassa toracica farmi male, gli occhi annebbiati dalla temporanea ipossia. Basta, è ora di smettere, hai 23 anni ami vivere a ami lo sport ma per uno stupido vizio hai fisico di un 50enne, cosa cazzo stai facendo?Tre ore dopo avevo già la sigaretta in bocca. Ora voglio riprovarci, voglio riprovarci ogni giorno di più. E voglio che nessun ragazzo si avvicini a questa maledetta dipendenza. Di dipendenze al giorno oggi ce ne sono tante, alcune molto dannose, altre meno, ma direi che il fumo è la dipendenza che ha maggiore capacità di sviluppare metastasi. in senso sociologico e mentale. Non fatelo, perchè fumare è una gran cazzata.E poi lei...ieri sono uscito con Natasha, la ragazza che ho conosciuto una settimana fa in discoteca. Non bastano poche righe per descriverla, come ogni personalità sensibile (e per questo complessa) ha una personalità con mille sfaccettature che una sola uscita non mi permette di comprendere a fondo. Ipotizzo: è una ragazza con tantissima voglia di vivere, talmente tanta che la trasferisce agli altri, fa un lavoro che è l'apoteosi dell'altruismo, l'educatrice, lavora ora in un pronto intervento per donne depresse, vi lascio immaginare. E poi sa ascoltare, e anche questo è una forma di altruismo. Ma ha un lato buio, dovuto ad una orribile esperienza personale affrontata due anni fa, talmente orribile che sai che tutto ciò che dirai è inadeguato, non puoi aiutarla, solo consigliarle di superare il tutto, che ha solo perso una chance e ne potrà avere un'altra, ma mentre lo dici lei ha già lo sguardo perso e gli occhi lucidi ed è chiusa nel suo dolore. Non so se ci rivedremo, si sa come vanno le storie estive, e in più non credo di essere la persona giusta per lei, io che sono il re delle pippe mentali, ma le auguro di essere sempre felice perchè è la prima persona a meritarlo, e ieri sono stato davvero bene con lei. Comunque, farò di tutto per rivederla, e per cercare di farla guardare oltre il dolore, ma mi sento così trmendamente inadeguato in questo senso...forse perchè ancora nella mia vita non ho incontrato il vero dolore, ma solo alcuni assaggi di esso.