Sono Nient'Orecchi

Signori, D.F.Wallace!


Altra giornata di probabile pioggia. Salta il giro in bici a Varese, forse si farà domani, non vedo l'ora. Chissà se il mio parziale distacco dalle sigarette darà i suoi frutti. Chissà se i 7 Km di corsa al giorno saranno stati un allenamento sufficiente. Time will tell!Ho finito il libro di D.F.Wallace, Infinite Jest, di cui vi ho già parlato in un precedente messaggio. Un'avventura lunga due mesi, 1400 pagine di argomenti tosti, la dipendenza e l'intrattenimento, e le loro correlazioni. Consigliato, ,a solo se siete dei buoni lettroi. Io stesso, che leggo davvero tanto, ho avuto dei momenti di stanca impressionanti. Ecco a voi un breve estratto del libro, per farvi capire come diavolo scrive Wallace:"A volte negli ultimi mesi mi sembrava una specie di miracolo nero che qualcuno potesse tenere tanto a un argomento o a un'impresa, e potesse continuare a tenerci tanto per anni. Che potesse dedicarvi tutta la vita. Mi sembrava ammirevole e patetico allo stesso tempo. Forse non vediamo l'ora, tutti, di dedicare la nostra vita a qualcosa. Dio o Satana, politica o grammatica, topologia o filatelia - l'oggetto sembrava puramente incidentale rispetto a questo desiderio di dedicarsi a qualcosa. Ai giochi o agli aghi, o a qualche altra persona. C'era qualcosa di patetico. Una fuga-da sotto forma di tuffarsi-inMa esattamente un fuga da cosa? A che scopo? Ecco perchè qui ci facevano iniziare da piccolissimi: perchè ci dedicassimo completamente a qualcosa prima dell'età in cui spuntano becchi e artigli alle domande perchè e a cosa."Geniale vero? A mio parere, sì. Ora però un piccolo attimo di rilassatezza con la lettura, dunque prima della Trilogia della città di K. di A.Kristoff mi leggerò Dalia Nera di Jimbo Ellroy. Un noir. La mia vecchia passione. Il mio nickname è esplicativo in tal senso. Poi mi butterò su Pavese, di cui ho letto parecchio, ma vorrei rileggere qualcosa. Poi sarò pronto a tagliarmi le vene :-). E poi...si parte con la letteratura russa. Argh!