Nerone

Progetto Santa Corona


Come sappiamo tutti, la Regione Liguria ha intenzione di deaziendalizzare l’ospedale Santa Corona per accorpare la struttura alla Asl savonese. Questa operazione dovrebbe consentire alla Regione di risparmiare sei milioni di euro. Sorgono spontanei alcuni dubbi sul riassetto sanitario.Perché se in Regione si vuole risparmiare, si è concessa la possibilità di costruire un ospedale di dimensioni spropositate come quello di Albenga? Questa struttura, nella classificazione Dea (criterio di valutazione dei servizi offerti al paziente) risulta, in provincia di Savona, più in basso (Dea 0) rispetto al San Paolo di Savona (Dea 1) e al Santa Corona di Pietra Ligure (Dea 2 il più alto riconoscimento nella graduatoria dei servizi).Tra le intenzioni della Regione, spicca quella di spostare il reparto maternità dal S. Corona al nuovo ospedale di Alberga e si teme che, iniziando dalla maternità o da un altro reparto, il Santa Corona possa ridursi a mero Pronto Soccorso (anche se potenziato), a favore, principalmente, del S. Paolo, che non ha mai goduto di grandi servizi, come dimostra il livello Dea. Quindi riassumendo, l'ospedale di Albenga sarà una grande struttura con all'interno il “deserto” dei servizi per molti anni, in quanto un ospedale non può attrezzarsi di ottimi macchinari e assumere personale qualificato in poco tempo e diventare una struttura eccellente come è oggi il S. Corona. I cittadini di una “bella fetta” di territorio ponentino., di conseguenza,  subiranno la mancanza dei servizi che, invece, sono già presenti a Pietra Ligure. Non bisogna dimenticare che il S. Corona, nell’ambito della sanità ligure è un’istituzione storica, cosa che, forse, non rientra nei pensieri di chi amministra a sinistra e che non ha nessuna intenzione di sforzarsi ad incentivare la buona conduzione degli ospedali. E poi ci chiediamo perché in Lombardia le aziende ospedaliere funzionano meglio.  Mauro