Neshamà

Komuso


Komuso (Monaco del vuoto) I monaci komuso, già di osservanza Rinzai, vivevano di elemosine suonando il flauto shakuhachi indossando un cappello fatto di canne che gli oscurava buona parte del volto, questo rappresentava la loro pratica meditativa denominata suizen.  Kakushin monaco giapponese viene considerato colui che introdusse in Giappone, dopo un lungo periodo di soggiorno in Cina, la musica zen per shakuhachi . Da lui prese vita una tradizione di monaci itineranti questuanti, detti komusô , appartenenti alla corrente fuke del buddhismo zen, per i quali l’unico oggetto in possesso era proprio lo shakuhachi . L’importanza dello strumento per la setta fuke si riflette in massime quali: “V’è un pregare con il Suono”. Oppure: “Il soffio del flauto è la Via all’illuminazione”. Shakuhachi