Ho girovagato a lungo in una foresta senza sole, combattendo contro i cespugli che non mi consentivano di avanzare verso la meta; contro la muraglia di alberi che mi impedivano di capire dove ero, quale era la direzione da prendere. Ho camminato tanto che un giorno mi sono improvvisamente scoperta stanca; allora è maturata in me la certezza che era venuto il momento di porre fine a quel percorrere inutile: sapevo che dovevo camminare verso il punto definitivo della mia vita, quello che avrebbe placato la mia sete di ricerca.Ricordavo di aver intravisto - nel mio vagabondare attraverso i pensieri e le fantasie - un prato con i colori dei fiori; in lontananza colline pennellate di verde; in alto sprazzi di cielo azzurro. Per contrasto, era diventato orribile il buio della foresta.Così ho deciso di conquistare la bellezza.Ho ripreso a camminare modificando la direzione del mio esistere: ed un giorno è apparso improvviso lo stupore per una radura, vestita di verde e tempestata di colori, che mi avvolgeva con il suo profumo vitale. Ora sapevo dove andare.Ho ripreso il mio cammino verso la nuova meta: ho attraversato ancora i venti impetuosi dei pensieri inutili, fino a quando, senza accorgermene, ho cominciato a salire. Poi la vetta è stata mia. Una dopo l'altra ne ho conquistate tante.E dopo aver raggiunto ogni vetta sono sempre ritornata alla valle, per poi risalire nuovamente.Poco alla volta è divenuto sempre più chiaro il senso di un antico scritto:
Conquistare la mente
Ho girovagato a lungo in una foresta senza sole, combattendo contro i cespugli che non mi consentivano di avanzare verso la meta; contro la muraglia di alberi che mi impedivano di capire dove ero, quale era la direzione da prendere. Ho camminato tanto che un giorno mi sono improvvisamente scoperta stanca; allora è maturata in me la certezza che era venuto il momento di porre fine a quel percorrere inutile: sapevo che dovevo camminare verso il punto definitivo della mia vita, quello che avrebbe placato la mia sete di ricerca.Ricordavo di aver intravisto - nel mio vagabondare attraverso i pensieri e le fantasie - un prato con i colori dei fiori; in lontananza colline pennellate di verde; in alto sprazzi di cielo azzurro. Per contrasto, era diventato orribile il buio della foresta.Così ho deciso di conquistare la bellezza.Ho ripreso a camminare modificando la direzione del mio esistere: ed un giorno è apparso improvviso lo stupore per una radura, vestita di verde e tempestata di colori, che mi avvolgeva con il suo profumo vitale. Ora sapevo dove andare.Ho ripreso il mio cammino verso la nuova meta: ho attraversato ancora i venti impetuosi dei pensieri inutili, fino a quando, senza accorgermene, ho cominciato a salire. Poi la vetta è stata mia. Una dopo l'altra ne ho conquistate tante.E dopo aver raggiunto ogni vetta sono sempre ritornata alla valle, per poi risalire nuovamente.Poco alla volta è divenuto sempre più chiaro il senso di un antico scritto: