~ Figlia del mare ~~

Post N° 162


Il partner è lo specchio esterno. In effetti, avete uno schema mentale rispettoso ed affettivo rispetto al vostro partner, ma non fidate invece delle vostre risorse a livello profondo: temete ancora che comunicando i vostri veri sentimenti potreste essere rifiutati o in qualche modo non compresi; è questo che vi porta a non fidarvi di dire ciò che provate, anche quando provate disagio e sofferenza. Di solito, con questa configurazione si preferisce vivere costantemente in uno stato di frustrazione piuttosto che provare a chiedere conforto: sicuramente le vostre storie personali hanno prodotto meccanismi di difesa che hanno teso a riparare la vostra ferita originaria da altre sofferenze; nel tempo però non è più possibile mantenere questo schema difensivo rigido perché risulta invalidante sia per lo sviluppo personale sia per la possibilità di evoluzione della vostra coppia. Mentre visti all'esterno sembrate essere una coppia con una buona capacità di comprensione e di comunicazione, avete in realtà molta paura delle vostre reciproche capacità di venirvi incontro e, quando vi sono delle incomprensioni, tendete a chiudervi in un rigoroso silenzio che tende a far scatenare i sensi di colpa dell'altro reo di non comprendere e di mettere a disagio, alimentando incertezze e problematiche personali. Ricordate che l'altro è pietrificato quanto voi nelle situazioni di disagio: entrambi vorreste aprirvi ma non ne avete il coraggio; l'altro è esattamente lo specchio di ciò che accade dentro di voi e proprio per questo dovete incominciare a parlare per riuscire a creare quel clima di intimità che opererà il miracolo. Sicuramente, con le configurazioni in questione, c'è qualcosa che dovete affrontare proprio sul piano della comunicazione: ognuno di voi tende a vedere l'altro come troppo critico e giudicante e quindi, finisce per spostare su di esso le proiezioni parentali, sentendovi così di volta in volta svalutati e disincentivati esattamente come accadeva con uno dei due genitori; in realtà l'altro ha i vostri stessi disagi e quando vi chiudete, non fate che mettere distanza dove invece dovrebbe esserci intimità e vicinanza. Quello che dovete invece rimuovere è l'incapacità di confidare nell'altro e di non avere sufficiente fiducia nel dialogo come modalità di poter esprimere ciò che desiderate.