~ Figlia del mare ~~

Post N° 239


Sorridere a voi stessi è un atto molto gentile nei vostri confronti, perchè state soffrendo e quando soffrite avete bisogno di amore. Voi siete la prima persona che può offrirvelo, non aspettate che sia un'altra a farlo. La pratica della meditazione è la pratica del guardare in profondità nella natura delle cose. E quando sarete in grado di guardare nella natura delle cose otterrete la comprensione, che può liberarvi dalla vostra sofferenza. Nel buddhismo la liberazione avviene attraverso l'intuizione, non attraverso la grazia, e quell'intuizione non sarà possibile senza la pratica della meditazione e del guardare in profondità. Non perdete neanche un minuto delle vostre giornate, ogni minuto della vostra giornata può essere utilizzato per generare l'energia della presenza mentale:camminando, respirando, sedendo. Inspirate, godetevi il vostro respiro e dite:"Sono arrivato". Lo scopo è smettere di correre. Quando espirate dite:"Sono a casa", e la vostra casa comincerà a rivelarvisi. Dovrebbe esserci sempre al vostro interno una specie di dialogo permanente con voi stessi, così che possiate scoprire qual è il sentiero da percorrere. E, quando conoscerete il vostro sentiero, smetterete di soffrire. Quando fate qualcosa per far sentire un altro sollevato, improvvisamente vi sentite molto felice. Se non avete la possibilità di fare qualcosa per dar sollievo a qualcun altro ma desiderate essere in grado di farlo, già quella voglia vi renderà più felice. Chi non ha l'energia dell'amore, chi non ha nessuna voglia di amare, è perso, molto solo e molto infelice. Thich Nhat HanhInviato da profondoblumare il 20/11/06 @ 21:44 via WEB