~ Figlia del mare ~~

Occhi d'acciaio


NUOVE STANZE
 Poi che gli ultimi fili di tabacco  al tuo gesto si spengono nel piattodi cristallo, al soffitto lenta salela spirale del fumoche gli alfieri e i cavalli degli scacchiguardano stupefatti; e nuovi anellila seguono, più mobili di quellidelle tua dita. La morgana che in cielo liberavatorri e ponti è sparitaal primo soffio; s'apre la finestranon vista e il fumo s'agita. Là in fondo,altro stormo si muove: una tregendad'uomini che non sa questo tuo incenso,nella scacchiera di cui puoi tu solacomporre il senso. Il mio dubbio d'un tempo era se forse  tu stessa ignori il giuoco che si svolgesul quadrato e ora è nembo alle tue porte:follìa di morte non si placa a poco
prezzo, se poco è il lampo del tuo sguardoma domanda altri fuochi, oltre le fittecortine che per te fomenta il diodel caso, quando assiste. Oggi so ciò che vuoi; batte il suo fiocotocco la Martinella ed impaurale sagome d'avorio in una lucespettrale di nevaio. Ma resistee vince il premio della solitariaveglia chi può con te allo specchio ustorioche accieca le pedine opporre i tuoiocchi d'acciaio.