N-Eurovisioni

FLASH 7 - Le due facce di Nelson Mandela.


 Il 5 Dicembre 2013 è venuto a mancare, dopo una lunga agonia, Nelson Mandela, leader dell'African National Congress, strenuo oppositore del regime dell'apartheid in Sud Africa, primo Presidente di colore del Sud Africa eletto a suffragio universale e Premio Nobel per la Pace insieme al suo predecessore l'afrikaner Frederik Wilhelm De Klerk, Padre della Patria, Invictus e chi più ne ha, più ne metta. I potenti di tutto il mondo e, soprattutto, i media di ogni genere e di tutto il mondo si sono sperticati in un corale peana di ringraziamenti, auguri, invocazioni e ricordi del leader appena scomparso fino ad arrivare alla plateale commozione dimostrata dal Presidente degli Stati Uniti Barack Obama. Mezzo mondo in lutto, giornate mondiali per ricordare lo scomparso e ci fermiamo qui perchè, sinceramente, non se ne può più. Come al solito, in questa orchestrata euforia generale, stiamo compiendo una volta di più il medesimo, madornale errore che ci ha portati, tutti, nella miserabile situazione in cui ci troviamo : ci beviamo tutto quello che dicono i media ufficiali senza prenderci la briga di andare a controllare mai se questo risponde a verità. Nel 1790 Mayer Armschel Rotschild diceva : " Lasciate che sia io ad emettere e a controllare il denaro di una nazione, e non mi importerà più nulla di chi scrive le leggi ", ebbene possibile che nessuno si sia mai chiesto come mai la ricchissima e potentissima elite bianca della RSA, i cosiddetti Afrikaners discendenti da Boeri e Olandesi, non abbiano battuto ciglio quando il Presidente De Klerk diede il suo ok alla fine dell'apartheid ed alle prime elezioni a suffragio universale nel Paese ? Pensate veramente che costoro si siano fatti convincere semplicemente ed improvvisamente solo dalle belle parole che Madiba gli raccontava nelle lunghe chiacchierate che si tenevano nella residenza presidenziale ? Come fossero stati tutti fulminati sulla via di Damasco ? E credete veramente che costoro si potessero minimamente preoccupare di quel che avrebbero potuto fare UE e USA, legati al Sud Africa da interessi commerciali e finanziari di trilioni di Dollari ? Per come era strutturato il regime dell'apartheid in Sud Africa sarebbe durato ancora senza particolari problemi, il vero problema semmai ce l'avevano i capi di governo occidentali che se da una parte non avevano il minimo problema a commerciare con la RSA per miliardi, anzi trilioni di Dollari in armi, materie prime, metalli preziosi e ad avere a disposizione una piazza finanziaria come Pretoria o Jhoannesburg dove far fruttare i loro guadagni, dall'altra non riuscivano più ad inventarsi scuse credibili con le rispettive società civili per giustificare tutto questo e ben altro. Inoltre gli Afrikaners non sono quattro pecorari analfabeti come in Afghanistan, c'era il rischio che un peraltro improbabile intervento militare sarebbe finito con i "buoni" che andavano per picchiare e se ne tornavano a casa, eventualmente, con le ossa e le corna spezzate. No, serviva solo l'uomo giusto per applicare il famoso adagio di Tommasi da Lampedusa : " Se tutto deve rimanere com'è, è necessario che tutto cambi ! " e quell'uomo era appunto Nelson Mandela. In Africa c'è chi dice che i lunghi anni di prigionia siano serviti ai bianchi per addestrarlo alla parte che avrebbe dovuto recitare una volta liberato e forse la sua dichiarazione del suo amore per la bella poesia "Invictus" di William Ernest Henley, un eclettico massone britannico dal quale l'amico Stevenson trasse il personaggio del pirata Long Jhon Silver nella sua Isola del Tesoro, è stato il segnale di resa di Mandela a chi aveva orecchie per intendere. Fatto sta che, una volta liberato, Mandela e De Klerk hanno una specie di Luna di Miele durante la quale, ufficialmente, le parole di Mandela sciolgono il cuore di pietra degli odiati aguzzini boeri trasformandoli in una sorta di hyppies amanti di democrazia e libertà. In realtà Mandela trattava con i bianchi le condizioni alle quali essi avrebbero trovato conveniente porre fine al regime dell'apartheid e consentire le elezioni a suffragio universale che avrebbero, giocoforza, garantito la presidenza della RSA a Mandela stesso. Nonostante la grande amicizia ad uso dei media De Klerk fu molto chiaro con Mandela : o fate inserire nella nuova Costituzione l'assoluta indipendenza della Banca Centrale Sudafricana dal Governo eletto dal popolo ed una sorta di impunità della stessa riguardo a qualunque tipo di controllo il Governo possa cercare di inserire anche in un secondo tempo oppure tu te ne torni in galera e qui si va avanti tali e quali a prima.i Fu debolezza ? Fu calcolo ? Fu ingenuità ? Questo non ci è dato sapere, fatto sta che la nuova Costituzione della RSA ed alcune leggi ad essa collegate riguardanti la salvaguardia della proprietà e delle rendite finanziarie dei grandi Trusts bianchi sudafricani e delle Multinazionali straniere hanno di fatto permesso che in Sud Africa si realizzasse in toto il sogno di Mayer A. Rotschild e tutto il potere economico e finanziario fosse stabilmente ed inevitabilmente nelle mani dell'elite bianca. Grazie a questa situazione i bianchi sono diventati sempre più ricchi ed i neri sempre più poveri, senza che un'auspicata classe media mercantile di colore e multietnica riuscisse in nessun modo a nascere e prosperare. Così la maggioranza nera in SA è diventata emarginata di fatto e non più per legge, la forbice tra i ricchissimi ed i poverissimi è sempre più ampia, la violenza urbana ha raggiunto livelli paragonabili alla catastrofe naturale e gli stracorrotti governi regolarmente eletti dal popolo non hanno di fatto nessun potere per far sì che le immense risorse e ricchezze del Sudafrica siano utilizzate per il bene comune anziché per gli interessi di pochi. Il grande merito di quest'uomo, semmai, è stato quello di impedire che la fine dell'apartheid coincidesse con una sanguinaria guerra civile. Questi elencati sono i fatti, null'altro che la realtà storica dietro la cortina di fumo dei media e delle versioni ufficiali. La verità spesso è spiacevole e ci costringe a guardare in direzioni che ci piacerebbe ignorare ma soltanto lei, la verità, può renderci uomini liberi. iCfr. : " The shock economy" - Naomi Klein. Ed. Kaos