N-Eurovisioni

Flash 13 - Quel che Matteo si dimentica di dirci.


 Flash 13 : quel che Matteo si dimentica di dirci. Qualche settimana fa il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, in occasione dell'imminente assunzione della carica di Presidente del Consiglio d'Europa ha letto i recenti dati presentati dall'ISTAT e dall'Eurostat riguardanti l'andamento delle cose in Europa. Eh, sì ho detto proprio l'andamento delle cose poiché mai come in questo periodo di profonda crisi dell'economia finanziaria e di stato pre-morte di quella reale quelli che fino a qualche anno fa ci parevano essere solo sterili ed incomprensibili indici, valori e numeri pressocchè privi di senso, adesso invece misurano molto più praticamente la nostra aspettativa media di vita sostenibile e dignitosa. Fate bene attenzione, questo indice non misura la ricchezza delle nazioni o il PIL procapite per il tale anno e non è neanche paragonabile al BES, che dovrebbe misurare lo stato di sviluppo sostenibile/realizzazione personale presente nei vari Paesi dell'Unione. No, l'indice di cui stiamo parlando misura, per così dire, quanto ancora la nostra rovinosa discesa sia lontana o meno dall'aver toccato il fondo fatto questo che, per quanto negativo in se e per se, rappresenta necessariamente il punto di ri-partenza per qualunque ripresa sociale, umana ed economica, e quanti sacrifici ancora si debbano sopportare prima di ritornare ad un livello di ricchezza e/o ad uno stile di vita propri dell'era pre-crisi. Ebbene spero che, almeno, sia risultato complicato, difficile e bizantino per il Boy Scout di Gelli riuscire a spiegare agli italiani che hanno un PIL che non cresce, una disoccupazione giovanile e generale spa-ven-to-sa, una produzione industriale che unita al livello dei prezzi intermedi e di quelli al consumo ed unita anche all'inflazione che continua a scendere dipingono il nostro stato con una parola sola : recessione, ebbene, dicevo, spero che sarà almeno risultato difficile a costui spiegare a quei dieci milioni di compatrioti e fratelli che sono scivolati sotto il livello di povertà, ai quali è stata azzerata la speranza per il futuro che è ora di levare in alto i cuori perchè presto, con questa accidenti di riforma del Senato tutti i guai dell'Italia saranno sanati. "Sarà due volte Natale e festa tutto l'anno !", diceva il ritornello di una bellissima quanto profetica canzone di Lucio Dalla e le parole usate da Super Matteo suonano più o meno nello stesso modo, anche se con niente della grazia e del genio di Dalla. Ma il nostro Presidentissimo si è dimenticato di leggere ed illustrare l'intero pacchetto di dati e rilevazioni compiute da Eurostat sull'Europa del post-crisi. Se si fosse ricordato di farlo avrebbe dovuto dire che, in Italia, se le cose non cambieranno velocemente, prima che si possa tornare ad un livello di ricchezza procapite e di stile di vita pari al 1977 dovremo aspettare il 2023 (!!!) ! Da allora, inoltre, il livello di PIL procapite e quindi il livello di vita generale dell'Unione a 28 rimarrà per un'altra ventina d'anni più basso di circa il 25% del suo corrispettivo negli Stati Uniti. Ora, mentre anche i più liberisti degli economisti mondiali stanno dicendo ai quattro venti, insieme addirittura al Presidente della BCE Mario Draghi, che il problema dell'Italia non è il costo del lavoro ma l'assurdo costo di energia e materie prime ed un sistema bancario bloccato, medievale e che, soprattutto, non tira fuori una lira per far ripartire offerta e domanda interne ci spieghi, Matteo, a che cosa servono le tue riforme ? Perchè non pensi a razionalizzare la legislazione italiana che non funziona non per la magistratura politicizzata ma perche in Italia esistono più leggi che in tutto il mondo messo insieme e nessuno ci capisce niente? Perchè non bastoni le banche invece di reintrodurre l'anatocismo senza dirlo a nessuno ? Matteo ci fai capire come la tua delirante riforma del Senato farà ripartire i consumi per portarci all'appuntamento del 2023 ad un livello di ricchezza ben oltre quello del 1977 !!!!???? Matteo, per l'Amor di Dio, spiegacelo perchè qui non l'ha capito nessuno e mentre noi continuiamo a non capire quello che dici e fai la INDESIT, una delle poche grandi imprese che ci era rimasta, è diventata americana, se l'è comprata la Whirlpool. Chissà se i tuoi turbo-ministri te l'hanno spiegato che vuol dire tutto questo. E chissà se tu l'hai capito.N.B. : tutto questo patire, nelle sue linee generali, era stato previsto e pianificato nel famigerato Rapporto " I limiti dello Sviluppo." , realizzato e redatto nel 1972 dal Club di Roma per conto del Gruppo Bilderberg. Vi ricordo che l'obiettivo di tutto questo è quello di spostare quanto più possibile verso l'anno 2100 il momento del Picco Petrolifero ed il conseguente declino dell'Impero degli Idrocarburi.