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FLASH 18 - IL MOMENTO DI FARE SUL SERIO


  In questi giorni abbiamo sentito che, tra qualche settimana, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano lascerà il suo incarico e lo lascerà, a nostro parere, soprattutto perchè il fisico e lo spirito, anche se questo nessuno lo dice, non lo sostengono più. Comprensibile, d'altronde solo Herick Honecker, Stalin, Kim Il-Sung e Silvio Berlusconi hanno pensato o pensano tutt'ora di essere leader eterni. Accettiamo di buon grado, quindi, le dimissioni di un uomo che, unico in Italia, è stato Padre Costituente, Parlamentare per tutta la vita e bi-Presidente della Repubblica, una cosa che neanche Andreotti nei suoi più sfrenati sogni di onnipotenza osava sperare. Accettiamole ed auguriamogli una lunga vita accanto ai suoi figli e nipoti.Il vero problema è che costui, al momento di accettare il secondo mandato aveva detto che si sarebbe dimesso non appena fossero state fatte le fantomatiche riforme, fosse stata varata la legge elettorale e la situazione economica fosse stata sanata. Ora non serve essere un premio Nobel per accorgersi che finora, a parte le arroganti parlate addosso di Renzi, nulla è stato fatto e, oltretutto, il futuro appare prendere una piega che non ci piace affatto : i più poveri ed i più deboli di noi sono sempre di più, hanno sempre meno diritti e vengono trattati dai media come i Paria delle Caste Indiane, non hanno diritto di esistenza mediatica. Solo la voce del Presidente della CEI, Cardinale Bagnasco e quella di Papa Francesco sono rimaste a dar loro parola ma, come si sa, nella nuova Italia di Silvio e Matteo essere Cristiani non va di moda. Ci sarebbero rimasti i Sindacati : CGIL, CISL, UIL, UGL, COBAS.....ma essi sono stati disarticolati e neutralizzati seguendo le istruzioni del Piano di Rinascita Democratica della Loggia Massonica P2 e del Gatto di Villa Wanda, (Licio Gelli - n.d.r.). L'imminente catastrofe che ci aspetta e che si chiama Stagflazione, (Stagnazione + Inflazione a zero - n.d.r.), pare avere ridato un po' di voce alla CGIL e un po' di senno alla CISL ma quando si tratta di passare dalle scampagnate a Piazza San Giovanni alle azioni serie, come gli scioperi, trovano sempre la UIL che si sfila e, al massimo, si proclamano 8 ore di sciopero generale, con il risultato che la gente ce l'ha sempre di più con i sindacati e a Renzi la cosa non scuce un baffo. Poichè però, lo ripetiamo, di fronte a noi c'è la catastrofe sarebbe ora che si cominciasse a fare le cose sul serio. Vi faccio un esempio, così tutti capiscono : non più di qualche mese fa l'Air France ha annunciato di voler scorporare dall'azienda il breve e medio raggio facendo confluire personale e macchine in una neonata compagnia low-cost che avrebbe avuto costi di esercizio e, soprattutto, stipendi molto più bassi anche se non si sarebbero persi posti di lavoro. Ai piloti ed al personale di volo Air France la cosa non è affatto piaciuta e dopo le solite, inutili, trattative tutti i piloti e tutto il personale di volo della Compagnia di Bandiera francese si sono messi con le braccia conserte ed hanno dichiarato che se la decisione non fosse rientrata nessuno avrebbe fatto più volare neanche un aeroplanino di carta negli uffici. Dopo un mese di stop totale e ad un passo dal fallimento i vertici Air France hanno chiesto scusa e ritirato il provvedimento. Così si fa, italiani pecoroni ! Sempre in Francia, nel 1985, l'allora Governo socialista di Jospin propose una riforma delle pensioni che al confronto delle nostre era una passeggiata di salute. Il Popolo Francese tuttavia non gradì affatto la riforma e FERMO' LA FRANCIA per oltre tre mesi : raffinerie ferme, trasporti fermi, servizi di base in pericolo, Parigi senza derrate alimentari garantite. Poichè la cosa non si risolveva i francesi fecero sapere a Jospin che se non si dava una calmata loro, i francesi, avrebbero preso i forconi e sarebbero stati felici di accompagnarlo a pedate nel sedere fuori dall'Assemblea Nazionale dove si era rifugiato, secondo quella bizzarra convinzione che in Italia non si vuole proprio capire per cui i politici sono nostri dipendenti e non noi loro sudditi. Jospin e Mitterand capirono l'antifona, la legge fu ritirata, Jospin si dimise da Premier e scomparse dalla scena politica francese per sempre !! Così si fa, oh Italia vituperio delle genti ! Ancora oltr'Alpe, qualche anno fa, il vertice della Renault annunciò che avrebbe spostato la linea di produzione della nuova CLIO in Turchia, licenziando 300 dipendenti più quelli dell'indotto. Anche stavolta ai francesi ed al loro Governo la cosa non piacque affatto per cui l'Esecutivo fece sapere alla Règie che se non avesse ritirato subito l'improvvido provvedimento nel giro di una settimana gli avrebbe chiesto indietro, sull'unghia, tutti gli aiuti, le sovvenzioni e le agevolazioni che le erano state concesse e poi avrebbe nazionalizzato l'Azienda. I vertici della Renault, sapendo che in Francia su certe cose non si scherza, hanno chiesto scusa e ritirato il provvedimento ma in cambio, di sua sponte, il Governo gli ha concesso un finanziamento agevolato di 600 milioni di Euro per aprire, in Francia, il più grande stabilimento al mondo di ricerca, sviluppo e produzione di auto full-electric, assumendo 2000 nuovi dipendenti più quelli dell'indotto. Grazie a questo Renault è oggi il più grande produttore al mondo di auto elettriche. Proprio come il nostro, di Governo, ha trattato Elkann e Marchionne quando hanno portato la FIAT in Olanda. Nel frattempo in Italia piove, cosa che fa tutti gli anni da secoli in questo periodo, e il territorio se ne va in briciole per tutti i soldi rubati e sprecati in decenni di ruberie, clientele e corruzioni. Cos'altro gli dovrà accadere ai genovesi, ai piemontesi, ai toscani perchè, dopo la pala prendano il forcone e vadano a chiedere ragione ai loro governanti sul perchè, ogni due anni, debbano perdere tutto ? Senza aiuti ? Senza, almeno, leggi speciali che li tutelino nelle continue ripartenze ? Cos'altro dovrà succedere, oh mesta Italia, perchè ti possa destare ?