N-Eurovisioni

La Notte della Ragione


 Qualche giorno fa sono accaduti alcuni fatti di cronaca che, benchè stiano purtroppo diventando sempre più frequenti, non si riescono in nessun modo a digerire, a comprendere, ad accettare. A Genova è accaduto il pestaggio di una ragazzina di soli dodici anni da parte di una ragazza di diciassette per motivi non futili ma abietti : riprendere la scena col solito smartphone e metterla in rete per vantarsene con chissà quale umanità. Intanto in un'altra città del Bel Paese una coppia di dementi in erba, lui di 18 e lei di 16 anni ha un problema : lei, forse, è rimasta incinta dopo l'ennesimo, stupido rapporto non protetto avuto con il suo fidanzato. Lasciamo perdere per un attimo il fatto che sarebbe bastato usare un comune preservativo per evitare un problema che di lì a poco sarebbe sfociato in una tragedia, perchè poi bisognerebbe anche chiedersi perchè nessuno si fosse speso, a scuola o in famiglia, per mettere un pizzico di sale nelle zucche vuote di questi due illustri concittadini ed insegnare loro il rispetto di loro stessi, della vita umana e le più banali regole di protezione e contraccezione a disposizione nel XXI° Secolo ! Lasciamo tutto questo da parte, dicevamo e proviamo ad analizzare cosa hanno combinato questi due poveri minus habens. Quando si è accorta del ritardo del ciclo anziché parlarne con i suoi genitori o col medico di famiglia la ragazzina non ha trovato niente di meglio da fare che correre dal fidanzato e, terrorizzata come se si trattasse della possibilità di partorire Alien in persona, ha investito lui del problema. Questo illustre concittadino invece di farla ragionare, tranquillizzarla e perlomeno convincerla a fare uno straccio di test di gravidanza ha fatto quello che tutti i suoi coetanei fanno invece di fermarsi, prima, a ragionare e magari a chiedere aiuto a chi ne sa di più. Infischiandosene bellamente di quello che può essere il rispetto della vita altrui e dell'integrità psico-fisica della sua compagna questo ragazzo di "buona" famiglia va su internet e scopre che un farmaco per l'ulcera, se preso in dosi massicce, ha nelle donne l'effetto collaterale di procurare violente contrazioni dell'utero che, inevitabilmente, causano un aborto nelle donne incinte. Senza dire niente al "suo amore" l'uomo architetta un diabolico piano per procurarsi il farmaco che, ovviamente, non può essere venduto senza ricetta. Va dal suo medico di famiglia e simula, come un attore navigato evidentemente, i sintomi di una brutta gastrite per farsi prescrivere il farmaco. Una volta procuratoselo lo somministra in dosi da cavallo alla sua innamorata la quale neanche si preoccupa di chiedere cosa fosse o che effetti potesse avere. Dopo pochissimo tempo la ragazza, in fin di vita, viene portata di corsa in ospedale dove constatano l'aborto e riescono a riprenderla per i capelli date le vaste emorragie interne dalle quali era stata quasi uccisa. La cronaca finisce qui ed a noi non rimane che domandarci sinceramente su quale pianeta ci siamo svegliati stamattina. Eh sì perchè fatti di stupidità efferata ne sono sempre successi ma fino ad una trentina di anni fa erano confinati a quegli ambiti definiti di emarginazione sociale, di estrema arretratezza culturale e sociale che con grandi, anche se a volte inutili, sforzi si è sempre cercato di circoscrivere e bonificare. Questa volta invece parliamo di due illustri concittadini vittime della più totale ignoranza di quello che può essere il rispetto della vita umana perchè tutti prima di diventare dei figaccioni siamo stati dei feti e quanto ci saremmo incazzati se nostra madre avesse preso qualcosa per eliminarci, farci fuori, ucciderci. E ancora l'ignoranza delle più banali norme di contraccezione e di protezione dall'HIV e dalle malattie veneree, dell'assoluta mancanza di empatia verso il prossimo e mancanza di qualsiasi senso di responsabilità. Io non so cosa insegnino oggi nelle scuole e tremo all'idea di scoprirlo ma quando a scuola ci andavo io non passava un giorno che la Maestra o i Professori non ci dicessero frasi del tipo : "Non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te.", "Ama il prossimo tuo come te stesso.", "Se hai un problema parlane con Mamma e Papà.", "Ciascuno di noi è responsabile per le proprie azioni." . Sembra retorica ma non lo è. Queste poche, piccole frasi riassumono i valori fondanti delle nostra società, della cultura occidentale, dell'umanesimo europeo, del Cristianesimo, quei valori di comprensione, compassione, carità, perdono, rispetto e consapevolezza che dovrebbero essere alla base della nostra quotidiana esistenza. Certo, essere buoni cittadini, o Cristiani, o assumersi le responsabilità delle proprie azioni è difficile ormai, addirittura problematico a volte ma necessario se vogliamo sopravvivere a questa desertificazione di menti e spirito, a questo Nulla che, in diverse forme, sta diventando il leit-motiv della nostra Società post industriale. E quindi parliamo ai nostri figli, anche se ormai è fuori moda ascoltiamoli, diciamogli di no qualche volta, per il loro bene e il nostro, siamo giusti quando serve e severi anche e, soprattutto, vediamo di fare i Papà e le Mamme non gli amiconi dei nostri figli. Torniamo ad essere gli italiani che, alla fine, tutti al mondo  avrebbero voluto essere.