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Post n°57 pubblicato il 06 Luglio 2015 da Herebus

 

Finalmente sono arrivati, inesorabili e scevri dalle possibili mille letture all'italiana, i dati del Referendum greco : i NO sono quasi il 62%.

A causa delle consueta disinformazione del mainstream mediatico domestico ed europeo molti di noi credono ancora che il NO greco sia un no all'Euro in quanto tale o all'Unione Europea. Niente di più sbagliato. I Greci con questo Referendum hanno avuto le palle di sbattere la porta in faccia a coloro i quali, dopo averli depredati e rasi al suolo, volevano anche cavargli le ultime stille di sangue e trasformarli in quella colonia che qualcuno aveva immaginato dovesse essere la Grecia già nella prima metà degli anni '40 del XX° Secolo. Ma per capire meglio perchè il NO del popolo greco è un evento epocale dobbiamo ripercorrere quanto è successo negli anni passati.

L'entrata in Europa : per stessa ammissione del Premier Papandreu al momento dell'entrata nell'Unione e nell'Euro la Grecia truccò i suoi conti pubblici che non le avrebbero permesso di entrare in quella fase e forse mai. Ricordiamo che anche l'Italia fece lo stesso mettendo all'attivo del bilancio dello Stato il montante delle tasse degli anni successivi (!!!) ma tant'è. Fatto sta che dopo la sua rocambolesca entrata in Europa la Grecia non fece un granchè, oggettivamente, per sistemare le proprie finanze : ad un wellfare degno della migliore Svezia si univano una mostruosa inefficienza della macchina pubblica, una corruzione altissima, privilegi per i lavoratori pubblici e privati che avrebbero fatto storcere il naso anche in Unione Sovietica e sistematico sperpero di denaro pubblico . Diciamo poi che l'apparato produttivo ed industriale ellenico non sia mai stato degno di particolare nota ed il quadro si completa.

La discesa nell'abisso : a questo punto gli squali che vivono della debolezza altrui hanno rizzato le antenne ed hanno cominciato a stringere il cerchio intorno alla preda. E così le "indipendenti" agenzie di rating hanno cominciato a declassare il debito pubblico greco facendo aumentare i tassi di interesse dei bond greci fino a circa il 15%. Nel frattempo in Paesi dove il costo del denaro è bassissimo le grandi banche hanno cominciato a raccogliere denaro per acquistare debito greco al 15% e guadagnarci un mare di soldi. In pratica i più ricchi d'Europa, Germania, Francia e in parte Italia, hanno cominciato a vampirizzare le casse greche acquistando sempre più bond, arricchendosi sempre di più e parimenti lasciando sul lastrico lo Stato greco incapace di far fronte ai mostruosi interessi del suo debito pubblico.

La Troika infernale e le riforme : ma ecco che dall'Olimpo della finanza cala sulla Grecia una disgrazia chiamata "aiuti della Troika" . La troika, composta da BCE, FMI e Fondo Salva Stati Europeo, tutti enti saldamente in mano ai famigerati Chicago Boys, vanno dal Governo Greco e gli dicono : noi ti diamo 250 M€ di prestito per evitare il Default ma tu ci permetti di comprare tutte le aziende pubbliche e private che ci interessano, continui a pagare i debiti miliardari per le forniture militari a Francia e Germania, tagli le pensioni, chiudi la TV di Stato, tagli la sanità e licenzi diverse decine di migliaia di dipendenti pubblici, tagli il wellfare, la scuola pubblica e via dicendo. I Governi ante-Tsipras l'hanno fatto e per poco in Grecia non è scoppiata la guerra civile oltre ad aver ridotto alla fame un'inconcepibile quantità di persone che, dall'oggi al domani, si sono ritrovate senza lavoro, senza soldi, senza casa, senza cibo, vestiti e senza un futuro. Chi di voi non si ricorda la struggente diretta per la fine delle trasmissioni della TV Ellenica ? O il poliziotto in lacrime che confessa che non sa come dare da mangiare ai suoi figli dopo il 15 del mese ?

E così le grandi utilities di Stato, telefonia, energia, acqua, gas, sono diventate straniere impoverendo ancora di più lo Stato stesso e il crollo della domanda interna ha gettato la Grecia in una furiosa recessione.

Il circolo vizioso degli aiuti : ma come, direte voi, gli hanno dato 250 M€ a 'sti greci e stanno ridotti così ? Il fatto è che i 250 miliardi di Euro non sono stati dati alla Grecia per sistemare i disastri della crisi, pagare pensioni, stipendi, ammodernare l'apparato produttivo, investire in ricerca e sviluppo. No, niente di tutto ciò. Dei 250 miliardi dati dalla Troika 220 in Grecia non ci sono neanche passati ma sono stati direttamente versati, a titolo di interessi, nelle casse delle Banche tedesche, francesi e italiane che hanno comprato i bond greci e che continuano a comprarne mantenendo ad un tasso criminalmente alto gli interessi e continuando ad impoverire la Grecia. A questo punto i Greci si sono vagamente adirati ed hanno detto : " Sai che c'è ? Noi non tiriamo più fuori una Lira." . Subito la Germania e Juncker hanno cominciato ad attaccare Tsipras e Varoufakis per costringerli a piegarsi ai loro ordini ed ai loro comodi ed hanno detto : va bene, noi ti dilazioniamo ulteriormente il prestito ma tu smantelli completamente lo stato sociale. In questo modo, da lì a poco, la Grecia avrebbe potuto fare la fine del Brasile con lo stato sociale in mano a privati, stranieri, per drenare fino all'ultimo centesimo la ricchezza dei greci o quel che ne rimane.

Ostrakos : ostrakos in greco vuol dire piccolo sasso levigato e da questa parola deriva il termine italiano "ostracismo" ossia il bandire qualcuno o qualcosa dalla cosa pubblica per impedirgli di fare danni. Gli antichi ateniesi si ritrovavano nell'Agorà e a seconda di quanti ostrakoi venivano depositati al centro dell'Agorà stessa la città, il popolo decideva se dare o no seguito all'ostracismo.

Oggi i sassolini sarebbero poco efficienti come mezzo ma i Greci hanno voluto esprimere il loro volere lo stesso con un Referendum, una forma più moderna e funzionale di ostracismo e hanno detto NO ! Un NO chiaro limpido e squillante alla Merkel, a Scheuble, a Juncker, a Hollande, a Renzi, al FMI : noi, il Popolo Greco, non siamo disposti ad andare oltre ! Pensate che in Italia Matteo Renzi ed i suoi compagnucci di merende massoni vogliono toglierci il diritto di voto per una delle Camere e mettere un uomo solo al comando del Paese, possibilmente non eletto anch'egli ma nominato. Ancora una volta l'Italietta dei Renzi, dei Berlusconi, dei Salvini ha dovuto farsi dare una lezione di democrazia e dignità dal Popolo Greco che, diciamocelo pure, noi italiani abbiamo sempre guardato dall'alto in basso, dimentichi del fatto che se non ci pensava la Wehrmacht a trarci d'impaccio nel '40 magari era Atene che ci spezzava le corna e non noi le reni a lei.

Loro, i Greci, hanno avuto il coraggio di dire basta. Se stare in Europa significa diventare schiavi allora tenetevela stretta la vostra Unione ! Tenetevi stretti i vostri trattati SEGRETI con gli USA per fare soldi sulla nostra pelle, tenetevi stretto il vostro Fondo Salva Stati che è al di sopra della legge ed i cui membri non possono essere indagati, perseguiti e giudicati per le porcherie che possano combinare nell'esercizio delle loro funzioni. Tenetevi stretta la Germania e il suo folle Euro senza politica monetaria, tenetevi stretto il viscido Hollande, le sue leggi liberticide e le sue forniture militari che si devono pagare ad ogni costo, (mi viene in mente a proposito che l'Italia, senza dire niente a nessuno, continuerà ad acquistare quel bidone di F-35 che vola a stento e che farà buttare a mare il meraviglioso lavoro tutto italiano del "Typhoon"), tenetevi stretto Renzi ed il suo magic-english e soprattutto tenetevi strette le vostre banche e la vostra criminale finanza.

Detto questo ora gli scenari che si aprono sono diversi ed interessanti. Posto che il NO greco abbia sicuramente segnato un precedente importantissimo per cui, anche se Renzi non l'ha ancora capito bene, il volere di un popolo non si può e non si deve ignorare resta il fatto che senza aiuti la Grecia non può farcela per come è ridotta. Allora gli scenari che si aprono sono, a mio parere, i seguenti :


  1. l'Unione manda giù l'amaro boccone, rimodula il debito greco e continua a tenere a galla la Grecia per evitare contagi e maggiori disastri, con buona pace di Merkel e Hollande;

  2. l'Unione, ricattata dalla Germania fa uscire dall'Euro la Grecia.


  • La Grecia accetta allora l'aiuto russo ed esce dall'orbita occidentale creando un mare di problemi a NATO, USA, UK e solo alla fine alla UE. Certo per Tsipras e per i suoi concittadini passare sotto l'egida di Putin sarebbe un bel salto nel vuoto : cosa vorrà in cambio Zar Vladimir ? Basi militari ?

  • Pur di evitare l'entrata della Grecia in orbita russa Obama convince il Congresso a far sì che siano gli USA ad aiutare e salvare la Grecia. Per il Presidente uscente Obama questo sarebbe un bel colpo perchè in una sola mossa avrebbe la possibilità di sbarrare la strada a Putin ed ai suoi oleodotti, spaccare la compagine europea e, se la Gran Bretagna votasse per uscirne anch'essa, polverizzare l'Unione Europea e il suo fastidioso Euro facendo rimanere gli USA i padroni incontrastati d'Occidente.

In ogni caso per noi europei e noi italiani in particolare si profilano tempi cupi ed altri problemi a non finire. Dovremmo forse anche noi arrivare a dire basta, oltre questo segno non si va ?

In ogni caso vorrei chiudere questo pezzo riportandovi la mia personale commozione quando ho visto su youtube il video che faceva vedere cosa fosse accaduto nella sede del partito di Tsipras alla proclamazione della vittoria dei no : tutti quanti ma proprio tutti i presenti si sono messi a cantare in un perfetto italiano "Bella ciao !", dalla prima all'ultima strofa.

Quanti di noi se la ricordano o sanno cos'è ?



 

 
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Un blog di: Herebus
Data di creazione: 13/06/2013
 

 

"MORTE DI UN BRAVO RAGAZZO. L'INCREDIBILE STORIA DI MARIO BIONDO."

La Repubblica - Palermo, 13 Novembre 2018


La morte di Biondo un giallo lungo cinque anni na «storia incredibile» di misteri e di archiviazioni, indagata in un libro-dossier che prova a ricostruire, tra memorie private, perizie mediche e documenti d'archivio, il caso di Mario Biondo, il cameramen palermitano trovato morto cinque anni fa a Madrid. È una favola nera raccontata con la precisione di un cronista, il libro di Paolo Gentili, "Morte di un bravo ragazzo" (Sovera Edizioni): un contributo a una verità mancata a cui l'autore, con il contributo della madre della vittima, Santina Biondo, tenta di avvicinarsi, ricostruendo la vita privata del giovane con la moglie giornalista Raquel, più volte interrogata sui fatti, e le incongruenze di quattro armi di indagini, tra sms e dati estratti dal computer del giovane, poi compendiate in un atto scritto dai magistrati inquirenti, dove la vicenda Biondo resta ancora una storia irrisolta. Serve, allora, alla memoria capace di farsi domanda, anche la più semplice operazione letteraria su un giallo di cronaca. Perché di morte di può morire due volte, la seconda è quando si viene dimenticati.


 

 

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Da Roma a Yale nel Connecticut, dagli archivi segreti del Vaticano alle stanze asettiche della Cia, dalla Buenos Aires della "sporca guerra" dei desaparecidos alla quiete irreale di Salò sul Garda e di Sherbrook nel Quebec, dalle birrerie di Monaco di Baviera ai monasteri benedettini di Subiaco a Roma. Attraverso i dialoghi incalzanti fra chi complotta per imporre sull'intera umanità il dominio satanico della Confraternita della Morte (che ha come motto "Guerra, Sangue e Miseria") e chi invece, nel nome dell'umanesimo di matrice cristiana, tenta di opporsi a questa infernale macchinazione, si snoda l'ingranaggio narrativo costruito da Paolo Gentili, che, mediante una prosa di forte impatto giornalistico, tesse la sua ragnatela di cospirazioni ad alto livello.

 
 

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