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11 settembre, ergastolo a Moussaoui


Giusto o sbagliato non condannare a morteil mancato kamikaze cresciuto nell'odio?La giuria popolare del tribunale di Alexandria, in Virginia, ha deciso di risparmiare la vita a Zacarias Moussaoui, l'unica persona rinviata a giudizio negli Stati Uniti in relazione agli attentati terroristici dell'11 settembre 2001. Contro le previsioni della vigilia il cittadino francese di origine marocchina non sarà condannato a morte per iniezione letale ma dovrà scontare l'ergastolo senza possibilità di sconti sulla pena. Giusto o sbagliato? La morte sarebbe stata effettivamente la condanna peggiore per Moussaoui? Sapete qual è stato il commento del mancato kamikaze? L'America ha perso! Ma siamo proprio sicuri che sia così? Io sono contro la pena di morte, ma non è questo a spingermi a scrivere quello che state per leggere... Vi siete mai chiesti cosa può aver spinto un ragazzino felice e "divertente" a diventare Zacharias Moussaoui, il mancato kamikaze dell'11 settembre? Secondo il suo avvocato difensore la colpa è di una famiglia violenta e piena di psicopatici, del razzismo dei francesi e del trauma subito nel passare da un orfanotrofio all'altro.I giurati che hanno condannato Moussaoui all'ergastolo hanno sentito raccontare la storia di un ragazzino allegro, pieno di senso dell'umorismo e amichevole che riuscì a concludere il liceo nonostante le difficoltà nell'apprendimento. Ma anche di una famiglia "molto, molto turbolenta" in cui ogni volta che il rapporto tra i genitori - gli immigrati di origine marocchina Omar e Aicha - scendeva un gradino di più verso il baratro, i quattro figli venivano affidati ai servizi sociali. Ora due sorelle di Moussauoi, Nadia e Jamila, soffrono di schizofrenia e sono sotto costante terapia farmacologica, mentre il padre vive in un ospedale psichiatrico di Nanterre, vicino Parigi. Fidanzato per sei anni durante le scuole superiori, secondo il racconto della difesa il fedele seguace di Osama bin Laden dovette subire anche il rifiuto della famiglia della ragazza che non voleva "uno sporco arabo" tra i piedi.  Insomma la sua esistenza è stata caratterizzata da violenza e discriminazione. Tutto ciò lo ha portato a diventare l'uomo che è oggi. Un uomo che era pronto a condannare se stesso e un gran numero di innocenti per un ideale maturato in un contesto intriso di odio. Un ideale sbagliato, come tutta la sua vita.