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Emergenza in Colombia, insufficienti gli aiuti


Migliaia di sfollati senza casatra guerriglia e morteLa Colombia continua a essere scenario di guerra e di dolore... Qualche giorno fa il sud-ovest del paese (Nariño) è stato teatro di scontri tra l’esercito nazionale e la guerriglia che hanno causato numerosi morti e feriti. Ma non solo: 1.400 persone hanno dovuto abbandonare le loro abitazioni nelle zone montane più remote della regione, rifugiandosi a valle nel villaggio di Sanchez. Nariño, al confine con l’Ecuador, è una delle zone più povere della Colombia. Fuori dalle città principali lo Stato è praticamente assente, mentre i gruppi ribelli sono molto forti proprio nelle aree rurali. Le minoranze etniche del Paese rappresentano una percentuale consistente della popolazione del dipartimento: gli indigeni sono l’8%, gli afro-colombiani il 18%: L’emergenzaLe autorità locali di Sanchez hanno fatto il possibile per aiutare gli sfollati, cercando in ogni modo di procurare loro alloggio, cibo, acqua potabile. Un’impresa difficile, quasi impossibile per un piccolo e povero villaggio. Oltre il 90% degli sfollati appartiene alla minoranza afro-colombiana. La maggior parte non possiede neanche un documento di identificazione, avendo praticamente sempre vissuto in zone isolate, lontani ed estranei all’autorità statale. Questo però complica la loro posizione, dato che il possesso di un documento di identificazione è necessario per essere riconosciuti sfollati e vedersi riconoscere il diritto ad accedere ai servizi sociali, in particolare quelli forniti dall’UNHCR (United Nations High Commissioner  for Refugees). Il personale dell’Agenzia presente sul posto ha segnalato che la situazione è davvero preoccupante. “Gli alloggi sono sovraffollati e molti non possono fare altro che trascorrere la notte all’aperto”, ha dichiarato Josep Zapater, capo del Field Office dell’UNHCR di Nariño. “Il cibo è scarso e i problemi di ordine sanitario sono seri: c’è una sola infermiera in tutto il villaggio per prendersi cura dei nuovi arrivati, tra i quali bambini e donne incinte che hanno camminato per diverse ore per raggiungere Sanchez”. Una grave situazioneL’Agenzia stima che dall’inizio di quest’anno i casi di sfollati sono stati più di 4.000. Il numero effettivo è però certamente maggiore, dato che UNHCR si è basato per il calcolo solo su gruppi di 50 o più persone, essendo quelli di minore entità piuttosto difficili da individuare e monitorare. Dal 1996 il governo colombiano ha registrati circa 38.000 persone a Nariño come sfollati, anche se è soprattutto negli ultimi 5 anni che la situazione umanitaria è peggiorata considerevolmente. A causa del vuoto istituzionale e della violenza frutto del conflitto, infatti, le condizioni di sicurezza nella zona si aggravano di giorno in giorno. Solo nelle scorse tre settimane, ad esempio, nove persone sono state assassinate senza che i responsabili fossero individuati. Fonte War News