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La fine di un tiranno nella solitudine e nell'angoscia


Chiesta la condanna a morte per Saddam HusseinMa è davvero questa la pena più giusta?Il pubblico ministero al processo contro Saddam Hussein ha chiesto la pena di morte per l'ex presidente e altri due coimputati. La requisitoria dell'udienza di questa mattina, si trattava della 35esima del processo iniziato lo scorso 19 ottobre, è stata molto dura. La seduta si è aperta con le arringhe degli avvocati delle vittime e di parte civile. Il presidente del tribunale, il giudice Raouf Abdul Rahman, al termine dell'udienza ha rinviato il processo al 10 luglio, quando saranno ascoltate le conclusioni del collegio della difesa. Io non so cosa sappiate delle accuse rivolte all'ex Rais, sui crimini che ha commesso. Ebbene, vi posso assicurare che fanno accapponare la pelle. Sono quasi certa che sia colpevole, ma nonostante tutto ritengo che la pena di morte non sia la pena giusta. E non solo perché sono contraria a questa atroce forma di giustizia. La condanna che, secondo me, più di ogni altra possa far scontare a Saddam tutto il male che ha fatto è quella di vivere isolato, in una prigione che lo priva di tutti quei comfort che era abituato ad avere. Uniche compagne l'angoscia di dover fare i conti con il suo Dio e la consapevolezza di aver perso tutto: famiglia, lusso, potere... quel potere che lo ha portato alla tirannia che ha annientato la vita di migliaia di persone.