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Le verità nascoste del nostro Paese


Il relitto Dc-9 di Ustica a BolognaIl velivolo sarà ricostruito nel museo della memoriaBOLOGNA - Un lungo viaggio da Pratica di Mare a Bologna. E' arrivato alle 11.30 alla caserma dei vigili del fuoco di Bologna il relitto del Dc-9 Itavia abbattuto e precipitato in mare il 27 giugno 1980 al largo di Ustica. Una tragedia che costò la vita a 81 passeggeri. Una delle pagine più nere della storia italiana. Una verità che, ad oggi, non è ancora del tutto svelata. Quello che si sa è che l'aereo si trovò nel mezzo di uno scenario di guerra. Ma i protagonisti di quella strage sono ancora sconosciuti. Il relitto è stato affidato alla custodia del Comune di Bologna che lo rimonterà nel museo della memoria in allestimento in un ex deposito dell'azienda trasporti. I rottami, ripescati a 3.500 metri di profondità, e trasportati dai mezzi dei Vigili del fuoco, sono partiti dall'aeroporto militare di Pratica di Mare attorno alla mezzanotte. Si è trattato di un trasporto eccezionale di proporzioni inedite: il convoglio composto da 15 mezzi ha lentamente percorso l'Autostrada del Sole da Roma a Bologna. Repubblica, 25 giugno 2006
Carissimi, sono di rientro da un week-end trascorso al mare e, oltre a ritrovarmi blog del giorno, sono rimasta sbalordita leggendo questa notizia.  I rottami del Dc - 9 Itavia, l'aereo precipitato - anzi abbattuto - nel mare di Ustica, saranno riassemblati e trasformati in un'opera che sarà situata in un museo a fare bella mostra di sé. Ebbene, posso anche comprendere la motivazione che spinge i familiari delle vitime a dare l'assenso: è chiara la loro volontà di 'non dimenticare' e, soprattutto, di non volere che tutta l'opinione pubblica dimentichi. Quello che, però, non comprendo e, in particolare, non accetto, è l'ipocrisia delle istituzioni, dello Stato. Ma come! A distanza di VENTISEI anni, ancora non sappiamo cosa davvero sia avvenuto nei cieli di Ustica e chi effettivamente sia responsabile di quell'abbattimento (vi allego un link dove viene ricostruita tutta la vicenda, compresi le fasi processuali che finora non hanno portato a condanne certe...) e questi signori hanno la faccia tosta di mostrare in un museo la 'bara' che ha trascinato nel gorgo della morte 81 persone... L'anno scorso il processo ai vertici dell’aeronautica militare italiana in carica al tempo della strage di
Ustica, i generali Lamberto Bartolucci, Franco Ferri, Zeno Tascio e Corrado Melillo, si è concluso con l'assoluzione dei due per insufficienza di prove dall’accusa di alto tradimento per aver nascosto al Governo quanto sapevano, nell’immediatezza dell’evento, sulle cause della tragedia. Una sentenza che ha lasciato sconcertati e delusi, inaccettabile soprattutto per il metodo, a  conclusione di un processo affrettato, di poche udienze, senza  dibattito, senza acquisizione di nuova documentazione. Giustizia se non sommaria, certamente sbrigativa. Questa è l'unica verità che ci è stata concessa...Non ho parole, solo disgusto!!! Il nostro, come disse Sciascia, "è un paese senza memoria e verità" ed io per questo cerco di non dimenticare e vorrei che anche voi non lo faceste...Se avete qualche minuto clickate e leggete. Capirete tante cose.http://www.mclink.it/personal/MC9494/ustica.htm