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Nuovo allarme della Fao: crisi alimentare disperata in Darfur


Ma a patire la fame non è solo la popolazione sudaneseIndovinate un po' di quaranta paesi che stanno affrontando
emergenze alimentari e hanno bisogno di aiuti internazionali, qual è il più disperato: il Darfur. Anche la Fao, che secondo me arriva comunque in ritardo, ha evidenziato che la crisi nel Darfur, in Sudan, rimane il problema umanitario più urgente. Dal rapporto bimensile della "Fao Crop Prospects and Food Situation" (Prospettive dei raccolti e situazione alimentare), pubblicato oggi, emergono dati davvero allarmanti. Secondo il rapporto, in Darfur "la già precaria situazione alimentare potrebbe peggiorare se il deterioramento delle condizioni di sicurezza dovesse intralciare il raccolto principale previsto per le prossime settimane". Ovviamente a patire la fame non è solo la popolazione sudanese. *Sacche di grave insicurezza alimentare, dovute per lo più a
problemi di accesso, sono segnalate in molti altri paesi dell'Africa occidentale, tra cui il Burkina Faso, la Guinea Bissau il Mali, la Mauritania ed il Niger. Aiuti umanitari d'emergenza continuano ad essere ancora necessari in Ciad, in Costa d'Avorio, in Guinea ed in Sierra Leone a causa dell'enorme numero di sfollati e di rifugiati. In Sudafrica saranno necessari aiuti alimentari d'emergenza per un totale di 542.000 tonnellate di cereali, in conseguenza di una produzione insufficiente, dell'alto tasso di disoccupazione, dello scarso potere d'acquisto e dell'impatto dell'HIV/AIDS.  Le previsioni della Fao per la produzione cerealicola mondiale 2006 parlano adesso di circa 2.013 milioni di tonnellate, circa 8 milioni in meno delle previsioni contenute nel precedente rapporto del luglio di quest'anno e dell'1,6 per cento inferiore rispetto ai livelli del 2005.  Il monitoraggio va rafforzato dall'Asia al Sudamerica: le prospettive per la produzione cerealicola mondiale del 2006 sono peggiorate dalle ultime previsioni del luglio scorso. Il clima eccezionalmente caldo e secco sta avendo effetti negativi sui raccolti di grano in Australia, Argentina e Brasile. Desta preoccupazione, per le sorti del secondo raccolto risicolo del 2006, un tempo più secco del solito in parte del sud
dell'Asia.In Asia, la riduzione degli aiuti alimentari insieme ai danni alle coltivazioni arrecati dalle inondazioni registrate nel mese di luglio hanno aumentato la gravità della situazione alimentare nella Corea del Nord. A Timor-Leste, centinaia di migliaia di persone a causa della tensione politica e dei disordini continuano ad aver bisog
no di aiuti alimentari. In Nepal oltre 45.000 persone colpite da siccità e inondazioni hanno ricevuto soccorsi. In India e Pakistan inondazioni senza precedenti causate da settimane di pioggia torrenziale hanno lasciato milioni di persone senza tetto e mezzi di sussistenza, mentre in Cina oltre 3 milioni di ettari di coltivazioni sono stati danneggiati a causa della peggiore siccità registrata in oltre 50 anni che ha colpito le regioni di Sichuan e di Chongqing.In America Centrale, si continuano a distribuire aiuti alimentari ad alcune famiglie rurali vulnerabili colpite dagli uragani della seconda metà del 2005 in El Salvador ed in Guatemala, ed anche alle popolazioni senza accesso al cibo di Haiti, Nicaragua e Honduras.* dati estrapolati dal rapporto bimensile della "Fao Crop Prospects and Food Situation