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Giornata mondiale dell'Alimentazione


Quattrocento milioni di bambini soffrono la famepensiamoci quando gettiamo un pezzo di pane avanzatoLunedì, in tutto il mondo, si svolge la Giornata
Mondiale dell'Alimentazione. Con un po' di anticipo ho deciso di fornirvi qualche informazione, nel caso voleste approfondire l'argomento.  Da tempo il direttore esecutivo del Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (Wfp, nell'acronimo inglese) James Morris, ha fatto appello ai Paesi del mondo sviluppato affinché si adoperino per dare più speranze ai 400 milioni di bambini affamati nel mondo. A parte i numeri, (piccoli compresi, sono 852 milioni le persone che soffono la fame)vi sono alcuini dati che fanno capire quanto sia ancora drammaticamente grave la situazione della malnutrizione in molti paesi sottosviluppati. Un esempio: recenti studi in Cile hanno dimostrato come i bambini che sono stati malnutriti nei primi due anni di vita tendono ad avere un cervello più piccolo e meno sviluppato rispetto a quello dei loro coetanei con un'alimentazione adeguata e, di
conseguenza, un quoziente intellettivo più basso. In Niger, Ciad o in Bangladesh milioni di bambini non vanno a scuola perché devono aiutare le famiglie a procurarsi da vivere. A questi dati relativi ai paesi del terzo mondo, si contrappongono come una beffa quelli raccolti nei paesi occidentali e benestanti. Come il nostro. Il Wfp ha calcolato, ad esempio, che in Italia, una volta soddisfatti i bisogni nutrizionali della popolazione, rimarrebbe abbastanza cibo per sfamare tutte le persone denutrite in Etiopia; in Francia il cibo in eccedenza potrebbe sfamare l'intera Repubblica Democratica del Congo, mentre gli Stati Uniti potrebbero coprire il bisogno di cibo di tutti coloro che soffrono la fame in Africa.
C'è però anche un dato confortante: i fondi per l'Aiuto allo Sviluppo sono aumentati costantemente per molti anni e adesso raggiungono la cifra di oltre 100 miliardi di dollari. I mezzi per aiutare le popolazioni in difficoltà, quindi, ci sono ma, come ha sottolineato il direttore esecutivo James Morris "è necessario sviluppare una politica per mettere il cibo al primo posto".  Ed è proprio Morris a lanciare un monito - appello a tutti coloro che fanno parte del cosiddetto 'mondo consumistico'. "Non c'é  niente di male a volere il meglio per i
propri figli, sarebbe innaturale il contrario - ha detto ancora Morris - Ma la prossima volta che comprate un computer nuovo o prenotate una lezione privata per il vostro bambino, fermatevi un momento a pensare ai milioni di ragazzini che non toccheranno mai una tastiera e saranno fortunati se riusciranno a mala pena ad imparare a leggere e scrivere o a fare di calcolo. Le cose possono cambiare. C'é più che abbastanza cibo nel mondo". Che aggiungere di più... Pensiamoci davvero, quando a fine pasto buttiamo nella spazzatura il pane o la carne avanzata. Nel mondo ci sono milioni di individui a cui i nostri avanzi potrebbero salvare la vita...