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Tre anni fa la strage di Nassiriya: sacrificio inutile?


A Bagdad si muore ancora: la ferocia cesserà solo quando l'occupazione dell'Iraq avrà fineSono passati tre anni dalla strage di Nassiriya in cui
persero la vita diciannove italiani, 17 militari e due civili in Iraq per un reportage televisivo. Ieri, nella piazza dietro Montecitorio, San Lorenzo in Lucina, l'Udc si è fatta promotrice di un'iniziativa di commemorazione a margine della quale Casini ha dichiarato che: "lo Stato deve chiedere scusa ai familiari dei caduti di Nassiriya, morti in nome e per l'Italia". Ebbene per una volta sono d'accordo con lui: ma non è lo Stato a dover chiedere scusa, ma Silvio Berlusconi che quei soldati e tutti noi ha trascinato in una sporca e ingiusta guerra che ha lasciato sul campo non solo militari, ma anche migliaia di civili: uomini, donne e bambini che non avevano nessuna colpa se non quella di essere iracheni, di essere nati nel posto sbagliato. Per fortuna, nonostante sia avvenuto con troppo ritardo, il nostro contingente è tornato in Italia, Bush ha perso le elezioni e gli Stati Uniti si apprestano a ritirare le truppe, o quanto meno a ripensare la loro presenza nel paese.
Eppure non basta. Anche oggi, nel centro di Bagdad, 28 persone sono morte e 40 sono rimaste ferite in un attentato contro un centro di reclutamento della polizia. E credo, purtroppo, che tutta questa violenza non cesserà fino a quando durerà l'occupazione dell'Iraq...  Questo link vi porta su un video in cui l'inviato del Corriere della Sera ricorda la strage di Nassiriya ed esprime un giudizio critico sulla missione italiana che si è svolta in Iraq.http://mediacenter.corriere.it/MediaCenter/action/player?uuid=46745254-71a5-11db-bab4-0003ba99c53b