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Servizi segreti: cambiano tutti i vertici... ma ne siamo sicuri?


"Abbiamo scelto persone fuori da cordate e da
giochi politici. Sono persone con grande esperienza nelsettore e con grandi successi professionali. Credo che sia una bella pagina". Così il Presidente del Consiglio Romano Prodi ha annunciato e commentato le nuove nomine dei servizi segreti. Può pure essere. Ma la mia convinzione è un'altra. Non basta cambiare le persone, spesso comunque legate ai predecessori, ma bisogna andare più a fondo. Se si vuole rinnovare seriamente l'intelligence italiana è necessario che nell'agenda politica dei prossimi mesi venga inserita tra i primi punti la riforma dei servizi, attualmente normati dalla legge del 1977. Credo che sia innegabile, di fronte alle nuove realtà del tema della sicurezza, che il parlamento abbia necessità di poteri di controllo più concreti sull'intero apparato che, troppo spesso, sfugge alle logiche della legalità. Basti pensare a tante vicende tragiche avvenute nel nostro Paese, e rimaste insolute, dietro le quali c'era la regia dei servizi deviati...