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Nuovo allarme delle Nazioni Unite in Darfur


Ormai la regione del Sudan è sull'orlo di un abissoe l'Unicef denuncia: muoiono 80 bambini al giornoUn nuovo allarme sulla gravità della situazione in Darfur è stato lanciato dal responsabile degli aiuti umanitati delle Nazioni Unite, Jan Egeland. Vaste aree della regione del Sudan sono totalmente controllate e contese da forze governative, milizie, ribelli e gruppi armati dell'opposizione provenienti dal Ciad, spingendo la regione I gruppi armati, legati a tutte le parti coinvolte nel conflitto del Darfur, vagano indisturbati dentro e fuori i campi profughi, seminando paura e terrore. occidentale del Sudan sull'orlo di un precipizio.  ''Tutto ciò sta avvenendo in un clima di totale impunità" ha denunciato Egeland durante un'audizione a porte aperte al Consiglio di Sicurezza Il coordinatore per gli aiuti umanitati ha anche denunciato che in vaste aree del Darfur si assiste alla catastrofe della tradizionali che Egeland ha incontrato finora hanno ormai perso la loro influenza sui giovani e sui gruppi armati, e lamentano che il governo arma le milizie mentre i ribelli si riforniscono di armi provenienti dall'estero.legge e dell'ordine. I leader dell'Onu. Insomma la situazione nel suo insieme non è mai stata - dal 2004  ad oggi - così vicina a precipitare in un abisso. Basti pensare che in Darfur ogni giorno 80 bambini sotto i 5 anni muoiono malgrado la massiccia mobilitazione di aiuti e assistenza umanitaria degli ultimi due anni: a dispetto degli appelli e delle pressioni internazionali, donne e bambini restano l'obiettivo predestinato di violenze, massacri indiscriminati  Questi dati drammatici sono stati resi noti proprio oggi dall'Unicef. Nonostante la firma di un accordo di pace tra governo e ribelli, lo scorso 5 maggio 2006, la situazione umanitaria nel paese continua ad aggravarsi: divisioni e contrasti tra i ribelli e il proposito del Governo di risolvere militarmente il conflitto, nonostante l'accordo vigente, hanno creato una situazione caotica di violenze continue. Per tutto il 2006, scontri tra varie fazioni di ribelli e tra questi, il governo e le milizie janjaweed hanno causato un'escalation di violenze, con la violazione dei più elementari diritti umani, isolamento delle popolazioni civili e nuove ondate progressive di sfollati, oltre 120.000 da aprile. e abusi sessuali sistematici. Allo stato attuale, almeno 4 milioni di persone - circa 2/3 della popolazione - subiscono direttamente le conseguenze del conflitto: di queste, 2 milioni vivono in più di 700 campi sfollati e altri 2 milioni nelle comunità locali presso cui sorgono i campi. I bambini colpiti dalla guerra sono circa 1,8 milioni, di cui 1 milione sono sfollati. Le condizioni di grave insicurezza restano il principale ostacolo agli interventi d'assistenza: gli attacchi ai convogli umanitari - per impossessarsi di veicoli, cibo e medicinali - spesso impediscono agli aiuti di raggiungere le popolazioni che ne hanno più disperato bisogno. L'Unicef sta affrontando la grave emergenza Se l'accordo per nuovi colloqui di pace - raggiunto ad Addis Abeba lo scorso 16 novembre - apre una nuova, importante prospettiva per porre fine a un conflitto che finora, secondo stime dell'ONU, ha provocato oltre 200.000 morti, gli ostacoli da superare restano però ancora molti, primo tra tutti la prosecuzione delle ostilità e il rifiuto di Khartoum all'invio di un contingente ONU in supporto delle forze dell'Unione Africana. umanitaria attraverso un Piano di risposta all'emergenza che, nel 2006, ha permesso la vaccinazione di 1,7 milioni di bambini contro la polio e 1,3 rispettivamente, 2,38 e 1,9 milioni di persone; il sostegno a 250 centri sanitari per l'assistenza medica di base e a 149 centri nutrizionali in grado, ogni mese, di curare 5.500 nuovi casi di malnutrizione; l'iscrizione a scuola d'oltre 507.000 bambini - un numero mai registrato finora - la costruzione l'assistenza psicosociale per 217.000 bambini, il sostegno a 400 Spazi a soldato. misura di bambino nei campi sfollati e la protezione di 500 ex bambini di 750 aule scolastiche e l'invio di materiali didattici per 247.000 bambini; contro il morbillo; l'estensione dell'accesso ad acqua e servizi igienici per, L'Unicef Italia sostiene tutti gli interventi d'emergenza dell'organizzazione in Sudan, tramite un apposito progetto di raccolta fondi dal titolo "Aiutare i bambini vittime della guerra in Sudan".Date un'occhiata e se potete contribuite anche con poco...www.unicef.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/1784