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Il mondo va a rotoli e in Italia si negano i diritti elementari


Si anima il dibattito sulle coppie di fatto. Il governo vuole la leggema il Vaticano si oppone e i teodem danno il via alla loro crociata Il mondo è dilaniato da sanguinose guerre, la natura comincia a dare segnali importanti di insofferenza all'opera distruttiva dell'uomo, migliaia di persone muoiono ogni giorno di fame, e in Italia la massima preoccupazione, l'argomento che per due giorni - e credo non sia ancora finita - ha tenuto banco su televisioi e giornali, è stata la decisione del governo di dare il via al decreto per le unioni di fatto. Da un lato i Ds e la sinistra radicale affermano che non si arretrera di un passo'', dall'altra la componente centrista - o almeno una parte capitanata dal ministro Clemente Mastella - minaccia di votare contro quando il provvedimento arriverà in Parlamento. Insomma sembra proprio che non ci siano i presupposti affinché si plachi il dibattito all'interno della maggioranza. Ieri a mettere i paletti  è stata Anna Finocchiaro, presidente dei senatori dell'Ulivo, che ha dichiarato di essere pronta a ''sfidare'' chiunque nel percorso verso il riconoscimento dei diritti delle coppie di fatto. L'esponente dei Ds ha affermato con decisione che non si possono accettare posizioni pregiudiziali. Anche il presidente del Consiglio non intende recedere: si va avanti, ha detto Prodi, il governo presenterà il ddl entro pochi giorni. Anche il segretario dei Ds, Piero Fassino ha rivendicato il diritto del Governo a fare una proposta sulle unioni civili, una legge che si ispira a ''regole di civiltà, di modernità e di buon senso'' e che può essere ''facilmente condivisa anche da chi non appartiene allo schieramento di governo''. Ma Mastella non ci sta e insiste ribadendo come la soluzione ottimale per evitare ''imbarazzi al Governo'' sia quella di un ''libero confronto parlamentare, lasciato alle coscienze dei singoli'' deputati e senatori, convinto, e purtroppo ha ragione, che la maggioranza dei parlamentari non voglia parificare i diritti tra coppie spostate e non, meno che mai delle unioni gay.Ma ci rendiamo conto dell'assurdità di questa storia... In un paese CIVILE dovrebbe essere NATURALE garantire gli stessi diritti a TUTTI gli esserei umani. In Italia no. So già che qualcuno mi additerà come 'comunista'... ma io non credo che bisogna essere necessariamente di sinistra per riconoscere che, ad esempio, se due persone vivono insieme da trent'anni e uno dei due muore l'altro possa subentrare nell'intestazione dell'affitto. E ancora... se uno si ammala, l'altro possa assisterlo... e così via! La voglia di giustizia, l'impegno per l'attuazione dei diritti per tutti, non hanno colore. E di questo sono pienamente convinta.