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Entro il 15 febbraio dovrà essere pronta la legge sui Pacs


Primo sì del Parlamento: approvata alla Camera  la mozione dell'Ulivo che impegna il GovernoCon 301 voti a favore, 266 contrari e 10 astenuti, è passata la mozione dell'Ulivo  che impegna il governo, in materia di politiche per la famiglia, ad attuare il programma dell'Unione e a presentare alla Camera dei deputati un disegno di legge entro il 15 febbraio 2007 sul tema del riconoscimento giuridico di diritti, prerogative e facoltà alle coppie di fatto. Questo è certamente un ottimo segnale, una garanzia che sarà possibile in tempi brevi dare al Paese una legge che tuteli i diritti di coloro che vivono nelle unioni civili. Ma anche il Senato deve dire la sua e lì non ci sono i numeri per poter fare a meno, come è successo alla Camera, dei voti dell'Udeur che ha votato contro. Speriamo bene. Intanto la palla passa al governo e al ddl Bindi-Pollastrini, su cui i due ministri stanno lavorando da tempo e che dovrebbe essere portato al Consiglio dei ministri del 9 febbraio.  Io mi auguro che si arrivi a un testo giusto e concreto e che finalmente  sia garantita uguale dignità a tutte le famiglie, che siano 'consacrate' o meno dal matrimonio. Reversibilità delle pensioni e assistenza ospedaliera, nulla hanno a che fare con l'etica. Si tratta di allargare diritti, ampliare tutele e doveri:  non c'è spazio, come del resto dimostrano le reazioni di alcuni autorevoli, a dire il vero pochi, e seri politici e, soprattutto, milioni di cittadini come noi, per conflitti e delegittimazioni reciproche tra laici e cattolici. La Chiesa intervenga pure, ma non si superi il limite. Sostenere la famiglia e fare una legge sulle Unioni civili non  sono scelte che vanno in contraddizione. Del resto è ciò che afferma la nostra Carta costituzionale e il resto dell'Europa...