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Post N° 418


Negati i visti per la missione in Darfur: l'Onu farà rapporto ...ma intanto il massacro continuaLa Missione di alto livello dell' Onu ha dovuto rinunciare a
recarsi nel Darfur per indagare sulla violazione dei diritti umani perché le autorità del Sudan non hanno concesso i visti necessari per entrare nel Paese. La Missione - hanno annunciato le Nazioni Unite oggi a Ginevra - non intende tuttavia astenersi dall'indagare sulla situazione nella martoriata regione sudanese, né dal presentare un rapporto. Guidata dal Premio Nobel per la pace Jody Williams, la Missione raccoglierà tutte le informazioni pertinenti da località fuori dal Sudan. ''Il rapporto sarà presentato come previsto'', ha detto Williams. Nominata dal Consiglio dell'Onu per i diritti umani, la Missione di sei membri era partita sabato scorso da Ginevra per una prima tappa ad Addis Abeba, dove sperava di ottenere i visti per il Sudan. Ritenendo che l'incertezza sul rilascio dei visti non potesse più durare, Jody Williams ha annunciato che la missione andr° comunque avanti, raccogliendo però le informazioni necessarie fuori dal Sudan. Per esempio nel vicino Ciad, tra i 200mila rifugiati fuggiti dal Sudan.  La missione dovrebbe tornare a Ginevra il 21 febbraio e   presentare un rapporto al Consiglio dei diritti umani nel corso della prossima sessione (12 marzo-5 aprile). Prima della partenza, la Williams, attivista statunitense insignita del Nobel (1997) per la campagna contro le mine antiuomo, si era mostrata determinata sul rilascio dei visti da parte di Khartoum. Ma secondo alcune fonti, le autorià sudanesi avrebbero mantenuto obiezioni nei confronti di uno dei sei membri della Missione, il professore Bertrand Ramcharam, ex Alto commissario dell'Onu per i diritti umani.L'Onu ha a più riprese denunciato la gravissima situazione umanitaria e dei diritti umani nel Darfur, dove si stima che dal 2003 più di 300.000 persone siano morte e oltre due milioni siano state allontanate dalle loro case a causa delle violenze e del conflitto che oppone milizie, che il governo di Khartoum è accusato di appoggiare, e gruppi ribelli.Quella sul Darfur, non é la prima missione d'inchiesta del neo-Consiglio dell'Onu sui diritti umani che non ha ricevuto i visti di entrata. Proprio un altro Premio Nobel della Pace, l'arcivescovo anglicano sudafricano Desmond Tutu non aveva ottenuto l'autorizzazione di Israele a compiere una visita nella regione per indagare per conto dell'Onu sulla strage di Beit Hanoun, nella Striscia di Gaza.rilasciato i necessari visti di entrata.