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Soli contro tutti pur di essere i più forti, pur di fare del male...


Cluster bomb: gli Usa dicono no alla messa al bando 
Mi sono sempre smarcata dall'antiamericanismo viscerale di alcuni esponenti della sinistra radicale, nonostante io sia fortemente critica nei confronti dell'amministrazione Bush, Ma oggi mi sento molto più vicina ai sentimenti dei vari Diliberto e compagni.  E vi spiego perché...Ieri pomeriggio si è chiusa la Conferenza internazionale per la messa al bando delle cosiddette "cluster bomb". Sei agenzie delle Nazioni Unite e cinquanta organizzazioni della società civile di tutto il mondo sono arrivate alla determinazione che vadano bandite immediatamente. Se la maggior parte dei presenti alla conferenza si è detta d'accordo, gli Stati Uniti hanno fatto sapere che non intendono rinunciare alle bombe a grappolo e respingono la proposta di renderle illegali dal 2008, così come è stato chiesto a Oslo da 46 Paesi di tutto il mondo. Da Washington confermano che "queste munizioni continueranno a far parte dell'arsenale statunitense e saranno usate rispettando appropriate regole di ingaggio". Insomma che vadano pure avanti coloro che si sono impegnati nella stesura di un nuovo trattato che dovrà essere pronto entro il prossimo anno, loro continueranno per la loro strada ignorando e disattendendo l'eventuale moratoria. Che dire di più... Beh, su gli States non voglio sprecare più una parola. Ma vorrei 'raccontarvi' quello che questo tipo di ordigno è in grado di fare agli sventurati che gli capitano a tiro. Dire che causano sofferenze inaccettabili alle popolazioni civili è poco. Si tratta di bombe che, nell'impatto al suolo, disseminano centinaia di munizioni più piccole: molte restano inesplose nel terreno, pronte a scoppiare quando urtate inavvertitamente. I rapporti delle principali organizzazioni umanitarie testimoniamo che il maggior numero di vittime tra la popolazione civile sono soprattutto i bambini. Vi risparmio i particolari, ma se volete saperne di più potete vedere con i vostri occhi quanto possano dilaniare un essere umano queste armi micidiali. Vi avverto le immagini sono molto crude.Le conseguenze di queste munizioni, ricorda la 'Cluster Munition Coalition sono visibili in molti Paesi teatro anche di recenti conflitti: Afghanistan, Kosovo, Libano, Iraq. Nonostante Gran Bretagna, Stati Uniti, Russia, India, Cina, Canada e Francia abbiano ancora questi ordigni nei loro arsenali, nel corso dell'ultimo anno il consenso attorno a una moratoria sulle bombe a grappolo è cresciuto tanto. Il governo belga è stato il primo a metterle al bando, seguito dalla Norvegia cui va il merito di avere promosso un'iniziativa internazionale per arrivare a una moratoria collettiva.