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Pena di morte: un nuovo passo avanti verso un futuro senza condanne


La battaglia finale all'Onu non sarà facile, ma il Mondo dovrà ascoltare e avere il coraggio di provare a dire basta!Come vi avevo promesso continuo a seguire con attenzione l'iter della moratoria contro la pena di morte presentata dall'Italia nelle scorse settimane. Pochi giorni fa si è compiuto un altro importante passo avanti: la Commissione europea ha dato il suo ok e la sosterrà in sede Onu. Prossima tappa Strasburgo a fine giugno: l’assemblea generale del Consiglio d’Europa voterà una risoluzione sull’onda del rapporto della Commissione. Poi tutti al Palazzo di Vetro. Insomma la proposta italiana di moratoria universale della pena di morte, promessa dal premier Romano Prodi, appoggiata dal capo dello Stato, Giorgio Napoletano, e recentemente sollecitata dal ministro degli Esteri, Massimo d’Alema, nella sessione di settembre delle Nazioni Unite sarà sostenuta da tutti gli europei .Venerdì scorso a Parigi, infatti, la Commissione permanente del Consiglio d’Europa, di cui fanno parte un’ottantina di parlamentari degli Stati membri, si è espressa all'unanimità: i paesi dell'Ue si sono impegnati ad appoggiare convintamente la richiesta italiana di portare all’Onu la proposta di moratoria della pena di morte.Ora ci attende una battaglia che non sarà certo facile. Secondo l’ultimo rapporto di ”Nessuno tocchi Caino”, i paesi che hanno abolito la pena di morte per legge o che non la applicano sono 142, quelli che la mantengono 54. Fra questi ultimi Cina, Iran, Arabia Saudita e Stati Uniti, questi ultimi determinati a fare il possibile affinché non passi alcuna moratoria. Ma la strada, ormai, è stata aperta, bisogna solo trovare più compagni possibili per percorrerla e raggiungere la meta!