NeverInMyName

anto..nei panni di quel genitore affidatario..tu che avresti fatto?

Di sicuro non sarebbe stato facile affrontare la situazione. L'orrore di quello che potessero fare a una bambina che per me fosse come una figlia sicuramente mi avrebbe condizionata. Ma avrei cercato di capire effettivamente come stessero le cose. Sarei andata in Bielorussia, avrei riaccompagnato io la bambina nel suo collegio e avrei cercato di capire cosa ci fosse di vero in quello che raccontava. Ho letto tante volte di persone accusate di cose orribili da bambini traumatizzati che poi si sono rivelati innocenti. Sai in questa storia non era coinvolta solo Maria, ma tante altre migliaia di bambini che nelle famiglie italiane, anche se per soli tre mesi l'anno, trovavano quel calore umano che un istituo di ricovero non può assolutamente dare...

In Italia ci sono 25mila bambini abbandonati e ospitati negli istituti. A fronte di questi numeri impressionanti di bambini negli orfanotrofi (entro il 2006 dovranno chiudere) gli affidi sono stimati in 10mila La fascia di età maggiormente interessata dei minori in istituti è quella 6-10 anni (il 32,5%) All'origine dell'affidamento familiare si trovano l'abbandono o la trascuratezza (67,2%), seguono la tossicodipendenza (26,9%), i problemi economici (23,6%) e la conflittualità della coppia (21,5%) Due terzi degli affidi (72,9%) è di tipo giudiziario e solo il 26,1% consensuale Nel 41,6% dei casi il minore rientra nella famiglia di origine superando quindi i motivi che avevano causato il suo allontanamento dai genitori Questa è la realtà italiana , quella che abbiamo sotto casa e dietro l'angolo e dove di certo nonspono tutte rose e fiori. Ma quello che adesso mi lasci aperplesso , dopo aver sentito quanto detto dal prioore dell'abbazia dove era sta nascosta , è che ignorare le leggi sembra sia tutto sommato una cosa piu che normale , anzi testimonianza di fede religiosa, e questo mi preoccupa in un momento di integralismo. Ho molti dubbi e riserbe su questo caso ma di certo è che la famiglia di Cogoleto ha dimostrato di non essere in grado di garantire un eventuale affidamento.

Sinceramente questa vicenda mi ha profondamente diviso. Razionalmente credo che i genitori affidatari abbiano sbagliato, però hanno agito col cuore... Insomma, essendo legati alla bambina credo che sia una reazione normale quella che hanno tenuto, ossia tentare di proteggerla nascondendola. Però magari la cosa si poteva gestire diversamente, soprattutto senza infrangere leggi. Ma non mi sento di colpevolizzarli. Speriamo che non blocchino le adozioni dall'Italia come hanno promesso.

Neanche io li colpevolizzo. Sono sicura che agissero spinti dall'amore. Ma credo anche che loro abbiano forzato così tanto perché speravano che Maria potesse essergli affidata definitivamente. Le pratiche per le adozioni sono lunghe e spesso difficoltose e non tutti hanno le caratteristiche richieste per poter avere un bambino. Ma non è aggirando la legge che si può risolvere il problema perché prima o poi si è costretti a cedere.

Non conosco personalmente la realtà della Bielorussia e la tua testimonianza mi ha aiutato a capire qualcosina in più. Nonostante questo ho voglia di dire una sola cosa: Graze Coniugi Giusto. Grazie per la lezione di coraggio che ci avete regalato. Grazie per aver dimostrato a tutti noi che è più importante il sorriso di una bambina di qualsiasi legge nazonale, internazonale o accordi fra Stati diversi. E' giusto che tu faccia sapere a tutti noi che in Bielorussia l'assistenza ai bambini è totale e l'abnegazione degli operatori sociali indiscutibile! Ma Maria ha raccontato ai suoi genitori di VIOLENZE E SOPRUSI. SAI COSA VUOL DIRE?. Basta con il fare gli IPOCRITI e far finta di non vedere e di non capire come hanno fatto quei "genitori" che sono scesi in piazza solo per il loro egoismo. Sarebbe stato bello se fossero scesi in piazza per difendere Maria e per fare in modo che il suo sorriso continuasse a vivere nella Famiglia Giusto e non che si spegnesse in quel orrendo istituto o in altri. GRAZIE CONIUGI GIUSTO per quello che ci avete insegnato. Vale sempre la pena lottare per le cose giuste. il mio indirizzo per chi mi vuole rispondere è djbasi@tin.it

Ripeto. Io non condanno i Giusto per quello che hanno fatto. Dico solo che avrebbero potuto fare un tentativo per approfondire uqello che affermava Maria. Io per anni ho frequentato un orfanotrofio e ho avuto modo di incontrare tanti bambini. Una volta mi è capitato di essere protagonista, con il gruppo di amici con cui frequentavo l'istituto, di un particolare episodio. Una ragazzina fugita, accuse durissime rivolte alle suore che gestivano la struttura e una verità molto diversa da quella che lei aveva raccontato. Con questo non assolvo le religiose dalle loro mancanze nei confronti dei bambibi, che essendo tanti a volte venivano trascurati. Vi ho raccontato questo episodio solo per farvi capire che un bambino, un adolescente che mal sopporta la vita in una struttura collettiva, che sia un collegio o un orfanotrofio, può arrivare a dire qualsiasi cosa pur di fuggirne.

ricordiamoci del caso Serena Cruz!

E' vero. Ci sono delle analogie, anche se il caso di Maria non è ancora stato risolto.Anche se la bimba è stata ritrovata l a crisi diplomatica e umana resta aperta, ed è impossibile prevedere quale sarà la via di uscita meno dolorosa per le parti coinvolte. Quello che però non si può ignorare é come il caso singolo abbia la capacità di provocare azioni che si ripercuotono su un gran numero di bambini nelle stesse condizioni. Il caso di Serena Cruz contribuì per esempio all’approvazione di modifiche alla legge sulle adozioni e specialmente alla sua scrupolosa messa in atto nel massimo rispetto dei diritti dei minori, per esempio rendendo sempre più rigorose le verifiche del reale stato di bisogno e di abbandono degli adottabili. Verifiche che hanno protetto i minori e le famiglie d’origine, se esistenti, da tragici errori, con il rovescio della medaglia di aver prolungato la permanenza media di bambini negli orfanotrofi. Allo stesso tempo l’applicazione della legge ha costretto le aspiranti famiglie adottive a costose ed estenuanti procedure kafkiane per ottenere l’idoneità, senza peraltro che al rigore sia sempre corrisposta l’assenza di abusi da parte di associazioni, che in alcuni casi hanno accellerato adozioni o certe adozioni in cambio di congrue «donazioni».

Tutto questo fervore per il rispetto della legge non mi convince.
Si fanno in quattro per soccorrere i clandestini, per evitare che siano espulsi"in barba alle leggi vigenti e anche se parecchi sono delinquenti"e poi si tracciano le vesti per una bambina"irregolare"la cui sola colpa è di non avere dei genitori. I coniugi in questione non hanno agito correttamente, ma la bambina non doveva subirne le conseguenze.Aveva il diritto di restare in una famiglia.
Ma no!; la legge si rispetta ad ogni costo!.
Aveva ragione quel tale che diceva "filtrano il moscerino ma ingoiano il cammello".
Quanto agli orfanatrofi"modello", in un Paese che ha un reddito pro capite che è circa un quinto del nostro dubito possano o vogliano spendere soldi per gli orfani.Quello che abbiamo visto in televisione, "le riprese nell'orfanatrofio",mi sembrava una sceneggiata a beneficio delle tv.Tutto pulito e ordinato, i bambini festosi, le camerette ricolme di giocattoli;proprio il posto ideale per i bambini.Come nelle favole....