Creato da NeverInMyName il 09/11/2005

NeverInMyName

Gli orrori della guerra, una macchia sull'umanità. Per non vanificare il sacrificio di tante vittime, per non assistere inermi a un altro Vietnam, per non giustificare un'altra invasione come quella in Iraq. Per dire mai più a un altro Darfur: stand up togheter!

 

 

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Morire da innocente per sfuggire al boia 

Post n°303 pubblicato il 20 Ottobre 2006 da NeverInMyName
 

Possibile che un uomo tolga la vita a un suo simile

per punirlo di un crimine che non abbia commesso?

E seppure fosse colpevole, perché uccidere per dimostrare che commettere un assassinio è sbagliato? 

immaginePur di sottrarsi al boia, un giovane di 29 anni condannato a morte si è suicidato nella sua cella di un carcere texano poco prima dell'ora fissata per l'esecuzione. Michael Johnson, 29 anni, avrebbe dovuto essere ucciso con un'iniezione letale alle 5 di questa mattina. Alle 2,45 i secondini lo hanno trovato esanime nella sua cella; si era tagliato la vena giugulare e l'arteria del braccio destro con un'arma rudimentale. Il giovane è stato dichiarato morto un'ora dopo. La portavoce delle carceri texane, Michelle Lyons, ha annunciato che sarà aperta un'inchiesta sul suicidio. Bisognerà chiarire come Johnson sia riuscito a procurarsi il coltello con cui si è tolto la vita. Proprio per impedire ai condannati a morte di suicidarsi, a partire da sei giorni prima della data dell'esecuzione i detenuti sono controllatiimmagine ogni mezz'ora e nelle ultime 36 ore ogni 15 minuti.

La cosa paradossale è che Johnson era stato condannato nonostante il vero assassino avesse confessato l'omicidio di cui era stato incolpato... Vi allego un link dove potete leggere la sua storia. E' in inglese. Ma in sintesi ricostruisce tutta la vicenda ponendo in evidenza le gravi incongruenze delle accuse.

http://www.adelante.com/michaeljohnson/index.html  

Questi i motivi per i quali si può evitare l'orrore della pena di morte senza venir meno alla giustizia e alla condanna di chi ha commesso crimini atroci.

Oggi nel mondo più della metà degli stati non utilizzano la pena di morte, alcuni l'hanno abolita totalmente, mentre altri hanno deciso, nei fatti di non metterla il pratica

Le Nazioni Unite riconoscono l'assenza di dati capaci di dimostrare che il suo uso sia un deterrente efficace contro i crimini più efferati

Da anni i reati gravi non hanno subito alcuna riduzione significativa, li dove la pena di morte è stata reintrodotta 

Esistono metodi alternativi di grande efficacia per proteggere la società anche da quanti abbiano commesso i crimini più orribili.

La logica crudele di "vita per vita" è avvertita come arcaica e inaccettabile in gran parte del nostro pianeta. Il sistema giudiziario praticamente ovunque cerca di superare questo modo inumano di trattare persone che hanno commesso crimini, anche i più gravi

Nei paesi democratici, il costo della pena di morte è più alto del costo della detenzione a vita.

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Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 20/10/06 alle 11:14 via WEB
Sono dei bastardi. Forse ha preferito lui togliersi la vita piuttosto che andare su quel letto della morte.
 
 
NeverInMyName
NeverInMyName il 20/10/06 alle 11:25 via WEB
Credo proprio di sì. Tra l'altro c'erano anche delle possibilità che fosse innocente, ma non sono mai statae appurate.
 
piandeloa
piandeloa il 20/10/06 alle 11:53 via WEB
barbari. medioevo. vendetta. Sono le tre parole che associo alla pena di morte. Forse fra 1000 o 2000 anni la nosrta era verrà vista nella sua vera luce, un'era di progresso tecnologico, abbinata a una barbarie non inferiore a quelle dei secoli precedenti.
 
 
NeverInMyName
NeverInMyName il 20/10/06 alle 11:57 via WEB
Mi auguro che prima, molto prima, di 1000 anni queste barbarie possano avere fine...
 
lalla8521
lalla8521 il 20/10/06 alle 12:30 via WEB
Sono contraria alla pena di morte, da sempre!! Credo che siano altri modi per punire. Occhio per occhio dente per dente non servirà mai a nulla!!!
 
rigitans
rigitans il 20/10/06 alle 13:03 via WEB
ottimo post. chi commette reati, deve pagare. la morte è quasi una liberazione che una punizione e al contempo un tentativo di riabilitazione alla normale vita. i detenuti devono semplicemente tornare utili, lavorare, tanto, per alleggerire i costi per la collettività. le carceri costano, e lavorando sovvenzionano le carceri e faranno risparmiare soldi per altre iniziative. lo ritengo utile iniziare a ragionare in questo modo. però non si deve dare lo stipendio ai detenuti, no. finchè devonos contare la pena devono lavorare gratis, come gratis prendono da mangiare in carcere. è da rivedere tutto. uno stato che uccide perchè il condannato ha ucciso. è uno stato che commette un reato: l'omicidio.
 
ERESIA333
ERESIA333 il 20/10/06 alle 13:07 via WEB
mi sconvolge che i detenuti nelle ultime sei ore prima della morte siano controllati ogni 15 minuti....allora sono veramente bastardi? anche se è una cosa triste tutta la vicenda almeno la vittima ha preso un ultima pseudo volontaria decisione....nel dramma sfuggire all'imposizione ...
 
perlaest
perlaest il 20/10/06 alle 13:10 via WEB
grazie leggerò con più attenzione la notizia ora sono a bavoro ciao a presto
 
xgattoconglistivalix
xgattoconglistivalix il 20/10/06 alle 13:27 via WEB
non riesco davvero ad ammettere che non ci sia dato di scegliere della nostra vita. sempre. a maggior ragione che non ci sia dato di scegliere la nostra morte. anche quando ingiusta... no parole.
 
hold72
hold72 il 20/10/06 alle 13:59 via WEB
Così lo stato diventa assassino a sua volta e lo diventano anche i giudici, le giurie e tutti coloro che hanno votato a favore della pena di morte. E' incredibile che nel terzo millennio ci si comporti ancora come barbari. E questo non è il primo caso in cui non vi è la certezza della colpevolezza: in passato sono state uccise persone innocenti solo perchè nessun giudice ha voluto riaprire i processi! Ti abbraccio
 
aupaz
aupaz il 20/10/06 alle 14:02 via WEB
gli USA hanno cose assurde e pare che quando s'incaponiscono, non ne vogliono sapere di tornare indietro... Se il vero assassino ha confessato, la giustizia non c'è negli stati uniti... 1+1=2...
 
zubenelgenoubi
zubenelgenoubi il 20/10/06 alle 14:15 via WEB
Da non sottovalutare, per il suo significato è il gesto compiuto da quest'uomo che ha voluto togliere al boia (la collettività americana) il potere di prendere la sua vita. Penso che sia un condanna molto pesate che Johnson ha inflitto a quel sistema. Una ulteriore prova della sua innocenza. Il problema che quel sistema indagherà nella direzione sbagliata, per loro sarà, alla fine, solo importante scoprire "come" è stato possibile e non "perchè". Argomento veramente interessante di discussione, brava
 
toffee23
toffee23 il 20/10/06 alle 14:17 via WEB
Ciao Anto, credo che la condanna a morte dovrebbe essere messa nella lunga lista di cose orribili da abolire in questo pazzo mondo... A maggior ragione questa storia fa accaponare la pelle perchè se effettivamente c'era anche solo una minima probabilità che quell'uomo fosse innocente e la giustizia non ha nemmeno preso in considerazione la possibilità di accertamenti... di che giustizia stiamo parlando?? :/
 
etna48
etna48 il 20/10/06 alle 14:20 via WEB
Non so se lo hai visto, ma sembra di rivivere il film "Il miglio verde". In effetti, non capisco che giustizia possa esistere se, una persona, malgrado, sia provato che sia innoccente debba essere ugulamente assassinata. Dico assassinata e non giustiziata. Queste sono le incongruenze dell'America democratica, dove continua ad essere praticata la pena di morte; l'America dove in nome della libertà e democrazia fa morire cento americani al giorno in Iraq e non si sa quanti altri nel resto del mondo. America democratica, ma esportatrice di armi e di terrore: si, di terrore perchè l'America non accetta il terrorismo a casa sua (vedi Twin Towers) ma ne esporta tanto all'estero. Ciao Angelo
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 20/10/06 alle 14:41 via WEB
la pena di morte e' la vendetta dell'uomo sull' uomo. Occhio per occhio era nella bibbia....inutile scandalizzarsi. Personalmente ritengo che il carcere non dovrebbe servire tanto a punire, quanto a rieducare e tenere lontani dalle strade individui pericolosi per la societa'. Ucciderli e' una soluzione definitiva, ma ci abbassa al loro livello, e' incivile, e' immorale. Nessuno tocchi Caino, ma che Caino non uccida piu' nessuno.grazie del messaggio cara, sei dolce come sempre .MONIMUR
 
pigilli
pigilli il 20/10/06 alle 14:54 via WEB
È tremendo… la pena di morte mi fa pensare di vivere ancora nel Medioevo. La galera dovrebbe bastare.
 
maxsof1
maxsof1 il 20/10/06 alle 14:58 via WEB
Credo che la pena di morte in certi casi(tipo i serial killer) possa avere un senso. Ma in questo caso che senso ha? Non lo dico per il fatto che era innocente perchè anche se fosse stato colpevole avvrebbe ucciso una singola persona. Stava scontando il suo sbaglio con la galera...
 
 
pennadifalcorosso
pennadifalcorosso il 20/10/06 alle 15:28 via WEB
Non sono d'accordo che la pena di morte abbia un senso neanche nel caso di serial killer, perchè non si ottine nessuna giustizia ma solo vendetta, il carcere a vita è una punizione molto più severa che non la pena di morte in quanto è ormai noto che ogni verifica che la pena di morte fa abbassare il numero dei crimini è stata sempre negativa, per cui è molto più efficiente il fatto che un condannato a vita possa testimoniare quanto sia meglio controllare i propri istinti e non arrivare mai alla perdita totale della libertà come pure accompagnati dal rimorso. Mi rendo conto che l'ultima considerazione non sempre è valida ma la privazione della libertà si.
 
pennadifalcorosso
pennadifalcorosso il 20/10/06 alle 15:16 via WEB
Non ci sono parole per questi episodi, l'ipocrisia di tutta la classe politica, priva di valori autentici sulla sacralità della vita attenta solo al risultato politico sono disposti a rinunciare a qualsiasi avanzamento culturale pur di avere confermato il seggio nel parlamento. Qui ci vorrebbero figure che la politica l'hanno scelta per una missione e non come posto e pensione assicurata, pronti a deplorare sempre questi avvenimenti ma senza muovere un dito prima che avvengano. In America esiste anche un problema culturale, la gente è abituata alla giustizia sommaria, quasi senza processo perchè il problema non è se il condannato è colpevole ma solo quello che è il pensiero collettivo perché chi viene identificato come colpevole è già condannato prima di entrare in tribunale da li in poi sono solo noiose formalità da sbrigare. Una nazione con questi presupposti, indipendentemente da quello che recita la loro costituzione, è da considerare ancora allo stato primitivo, basta ricordarsi come hanno distrutto la cultura dei Pellerossa e praticato, e praticano ancora, lo schiavismo della gente di colore, il carcere di Guantanamo, Iraq e tanti altri.
 
carlikay
carlikay il 20/10/06 alle 15:30 via WEB
Non si può mai essere sicuri di niente, tanto meno si dovrebbe mettere la vita in gioco, la pena di morte dovrebbe essere abolita. Qui si arriva ad Hamurabi, con la legge "occho per occhio, dente per dente", chi continua a usarla come pena capitale dovrebbe farsi un esamino di coscienza. Ma poi se non è stato lui, ma il vero assassino aveva confessato, perchè in carcere c'era la persona sbagliata? Diciamocelo la giustizia non esiste! Anzi fa vittime e basta!!
 
jackina8
jackina8 il 20/10/06 alle 15:34 via WEB
Forse sono favorevole alla pena di morte SOLO ED ESCLUSIVAMENTE per quei mostri chiamati pedofili..dopo averli sottoposti a tortura. Condivido appieno la tua ideologia, ma contro chi infrange i sogni innocenti di un bambino nessuna pietà. Scusa per la crudità del discorso... Complimenti al post, ottimo argomento.
 
shiktlah
shiktlah il 20/10/06 alle 16:07 via WEB
Inutile tanto discutere, da una nazione nata dalla feccia delle peggiori galere londinesi e dai religiosi più intolleranti, indesiderati ed integralisti che l'europa raccoglieva cosa potevate aspettarvi?Giustizia? Da un paese dove il primo imbecille con un po' di soldi che sale alla casa bianca può permettersi di decidere le sorti del mondo intero? La pena di morte è solo l'espressione normale per una cultura basata sulla prevaricazione. Questo giovane ragazzo era in carcere forse innocente, le carceri USA sono piene di ispanici, neri, nativi americani, e via dicendo, innocenti e con la sola colpa di non essere "bianchi". Ma non ci si deve tanto stupire, chi persegue con tanta leggerezza la teoria della "guerra preventiva" non può certo avere idea di cosa sia la cultura della vita e del rispetto reciproco delle idee....
 
lenin1986
lenin1986 il 20/10/06 alle 16:24 via WEB
Ciao…grazie per avermi segnalato questo post…quello della pena di morte è uno di quei metodi ortodossi che caratterizza il nostro secolo…sempre più paesi spinti soprattutto da grandi movimenti di massa decidono di abolirla ma molti altri decidono di mantenerla…gli USA sono uno di questi, che non ostante la sua grande storia continua in questa brutale pena…e pensare che proprio noi italiani abbiamo perso due nostri connazionali uccisi dalla sedia elettrica senza alcuna prova e solo come capi espiatori…loro due erano sacco e vanzetti…la pena di morte è un gesto assurdo al pari dell’ergastolo perché elimina il senso rieducativo del carcere rendendolo giustizialista, quindi al pari delle peggiori dittature…spero solo che anche cina, usa e iran (i paesi che ne fanno più uso) mettano fine a quest’orrore…siao
 
NeverInMyName
NeverInMyName il 20/10/06 alle 16:50 via WEB
Ringrazio tutti voi per avere inserito con grande sincerità e franchezza i propri commenti. Sapere che attraverso questo post qualcuno abbia appreso di questa vicenda - che ancora una volta porta alla luce la drammaticità della pena di morte - placa un po' la mia rabbia. Nessun tg ha dato la notizia del suicisio di Johnson, solo il Corriere on line ne ha parlato, in poche righe e non di certo in primo piano. Vedemo domani sui giornali. Intanto migliaia di persone attendono di essere giustiziate e nessuno può impedirlo. E ciò mi angoscia. Cara Jackina comprendo e condivido il disprezzo per i pedofili, ma sono convintissima che la pena peggiore per questi mostri non sia la morte, bensì una vita senza pace, logorati dai sensi di colpa che saranno l'unica compagnia della loro esistenza. E quando non siano pentiti e sentissero ancora l'impulso di avvicinare bambini per soddisfare le proprie voglie? Beh, quale condanna peggiore di una vita senza libertà, passata a dilianarsi nel mancato piacere per sempre!!!
 
saralhd
saralhd il 20/10/06 alle 16:58 via WEB
L'uomo è una bestia! A volte mi difendo spegnendo la televisione o non leggendo il giornale, ma anche ieri guardando Anno Zero di Santoro mi sono presa una bella incazzatura. Vorrei fare qualcosa, mi sento impotente! Questo post mi piace molto, il tuo blog è bello e tu sei una bella persona, questo è quello che conta. Un bacio.
 
 
NeverInMyName
NeverInMyName il 20/10/06 alle 17:02 via WEB
Grazie! E' bello emozionarsi per poche ma sentite parole.
 
luisa.gandi
luisa.gandi il 20/10/06 alle 21:09 via WEB
carissima come sempre affronti temi molto scottanti...io alla pena di morte preferisco "condannare" una persona a dover dividere la sua vita con persone che vivono in situazioni di disagio...succede spesso in alcuni posti che diano queste "punizioni correttive"...specie ai giovani...io le trovo sagge...anche se mi capita spesso, sentendo cosa combinano certi esseri di augurare loro la peste...ma ragionandoci so che la strada giusta è un'altra...
 
ascaso1974
ascaso1974 il 21/10/06 alle 07:23 via WEB
Ci ho tanto combattuto, contro la pena di morte, e ogni volta che ne ho parlato ho avuto la sensazione di quanto sadismo sociale essa scateni. C'è una convinzione cieca, quasi fanatica, in chi la difende, almeno da queste parti. Convinzione fanatica, punizione biblica. Che funzioni come deterrente mi sembra meno ancora che impropabile: credo sia impossibile. Quello che spinge una persona a commettere un crimine aggira ed ignora le conseguenze che questo gli comporterà, allo stesso modo in cui ha già cancellato il diritto della sua vittima, decidendo che potrà e dovrà soffrire e morire. Che un omicidio sia premeditato, o che avvenga dettato da reazioni violente, prima emotive che fisiche,l'assassino in quel momento avrà in mente i motivi per cui secondo lui è giusto uccidere, quelli che l'hanno convinto a premeditarlo e farlo. Non credo che in momenti del genere rischiare trent'anni di prigione o l'esecuzione capitale passi per la mente di chi sta per uccidere. La pena viene dopo il crimine, non prima. Michael Johnson era, è, palesemente innocente, avrebbero potuto e dovuto saperlo molte più persone, se l'informazione se ne fosse occupata, e se questo paese guardasse magari meno reality-show. C'è più realtà, vera, nella storia di un uomo condannato a morire da innocente, e in quella di un paese (non il nostro, ma anche qui c'è chi ci vorrebbe così, sadismo di comodo) che punisce un crimine commettendone un altro, ma dietro al paravento della propria impunità e con il sostegno a basso costo di un consenso popolare (nemmeno tanto vasto) conquistato con una propaganda politica a cui, ed è ovvio, hanno accesso governatori e presidenti, ma non le persone accusate di un qualsiasi crimine. I miei genitori, nel gesto di Michael Johnson, han visto l'ultima sfida, una vendetta dignitosa verso chi l'ha calpestato: m'uccido, non sarete voi a farlo. Forse è vero, ha sottratto al boia ed al sadismo del pubblico il giocattolo dei loro divertimenti. Perchè è un gioco, uno spettacolo, per tutti quelli che con il sedere sulla poltrona della loro - pretesa - virtù puntano il dito e pretendono il sangue senza sporcarsene le mani. E lasciare, per esempio, che negli ultimi giorni di vita un condannato a morte non veda altro che la stanza dove verrà portato a morire mi sembra l'ennesimo (e non l'unico) modo di infierire per divertirsi, per insistere nel gioco. In nome della giustizia?
 
dream3r86
dream3r86 il 24/10/06 alle 12:17 via WEB
Sulla pena di morte si discute ormai da tempo.io credo semplicemente che,aldilà di tutte le disgressioni etiche,sociali e religiose si debba parlare di logicità e buon senso!è giusto punire cn la morte chi ha ucciso o cmq commesso crimini atroci?!nn vi sembra un nn senso assoluto punire cn la morte chi l'ha procurata?!Ci si macchia dello stesso delitto che viene così duramente represso e poi cavoli:l'uomo nn dovrebbe mai decidere,volontariamente o meno,della vita di un'altro uomo.Per questo esiste Dio e,xchi nn ci crede,esiste la natura!!Io sn contro la pena di morta,cn tutto me stesso...anke perkè,mantenendola in vigore,si rischia di commettere altri omicidi veri e proprio come quello riportato in questo post!!!La legge del taglione risale a 2000 anni fa,la società civile dovrebbe disconoscerla xsempre
 
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