Creato da NeverInMyName il 09/11/2005

NeverInMyName

Gli orrori della guerra, una macchia sull'umanità. Per non vanificare il sacrificio di tante vittime, per non assistere inermi a un altro Vietnam, per non giustificare un'altra invasione come quella in Iraq. Per dire mai più a un altro Darfur: stand up togheter!

 

 

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Morire su un campo di calcio come al fronte

Post n°407 pubblicato il 03 Febbraio 2007 da NeverInMyName
 

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Ucciso un poliziotto da una bomba carta nello stadio di Catania

il calcio si ferma per dire basta alla violenza. Ma quanto durerà?

Filippo Raciti, aveva 38 anni, una moglie e due figli, la sua vita è finita in una notte di follia. Follia pura. follia criminale altro che passione per il calcio. Giovedì sera nello stadio di Catania non si è esultato per un goal ma per l'assassinio di un poliziotto, un uomo che era in quel campo per compiere il suo dovere.  
Il bilancio di ieri sembra un bollettino di guerra: un morto, un agente ricoverato all'ospedale in gravi condizioni, altri 70 feriti in modo  lieve. Nove tifosi del Catania, cinque adulti e quattro minorenni, sono stati arrestati.
Giusto che il calcio si fermi, giusto dire basta. Alla violenza, all'esaltazione e, visto ciò che è emerso con 'calciopoli', alla corruzione...

Ma quanto durerà? Quanto resterà fermo il campionato? Un turno, una settimana?
Mi auguro che, anche stavolta, le autorità e gli addetti ai lavori non si limitino a
l cordoglio ipocrita dei primi giorni, dovuto all'impatto emotivo. Un rito inutile che non serve a nulla, neanche a sensibilizzare l'opinione pubblica contro la violenza negli stadi visto che puntualmente, una volta dimenticata la tragedia, i campi di calcio si riempiono e ricominciamo gli stessi cori, la stessa esaltazione, la stessa violenza.

Quella di ieri
non è stata una tragedia isolata. No... era annunciata. E sarà così ancora... Ogni domenica, in ogni stadio, in ogni tifoseria aizzata dalle trasmissioni televisive, i dibattiti esagitati, le radiocronache al limite dell'indecenza di molte radio locali per non parlare dei siti internet che vendono le armi necessarie per il "buon tifoso": bombe carta, passamontagna, fumogeni, e cosi via... Follia, follia pura. Nient'altro che questo... E se questo è il calcio allora meglio chiudere tutti gli stadi, per sempre!

Aggiornamento del 4 febbraio

La Federcalcio ha deciso: 2 turni di stop, poi le partite riprenderanno anche se a porte chiuse... lo immaginavo ma sempre meglio che niente!

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>> IL CALCIO FA BENE....SOLO A CHI SOFFRE DI OSTEOPOROSI su IL TERZO IN COMODO
Ricevuto in data 03/02/07 @ 18:19
Qualche mese fa,mi sono accanito sul calcio. Forse in modo esuberante e in modo agressivo. L'enne...

 
Commenti al Post:
lorecalle
lorecalle il 03/02/07 alle 10:28 via WEB
Lo dico indignata: non potranno mai chiudere gli stadi. CI GUADAGNANO TROPPO PER CHIUDERE TUTTO!!! Che vergogna... Buon fine settimana, un abbraccio.
 
brischi79
brischi79 il 03/02/07 alle 12:27 via WEB
Ok, condanno, ma non sono pienamente d'accordo con te. Sospendere il campionato è solo una questione di comodo, ma non risolve alla radice il problema di una società che, anche a causa di tutta la classe politica, sta perdendo tutti i valori. Tu credi che questi "pseudotifosi" si iscriverebbero alla Caritas se non ci fosse lo stadio? Andrebbero a far casino in un altro terreno fertile. Non pensi che tutto ciò che è successo ieri si verifichi sulle nostre strade tutti i santi giorni? Allora per questo dovremmo forse chiudere le strade? Non mi ricordo: al G8 di Genova c'era per caso uno stadio di calcio? Eh no, non sono proprio d'accordo, non facciamo i facilotti ritenendo che il colpevole di tutto ciò sia il calcio. Il calcio è solo l'ennesima vittima di una società che pensa sempre più ormai a concedere tutto a tutti come se la libertà sia quella di fare ciò che a me più piace. Ok, fermiamo il calcio se ci fa comodo, ma per favore apriamo gli occhi e svegliamoci perchè il mondo senza più valori è destinato alla rovina. Con affetto, Fabio.
 
 
NeverInMyName
NeverInMyName il 03/02/07 alle 12:43 via WEB
Mi spiace che non abbia colto il senso profondo del mio post. La mia è una provocazione forte, diretta a un mondo ipocrita che si adegua all'impatto emotivo momentaneo e quindi prende iniziative come quella di sospendere per un turno il campionato, sapendo già che, passata la buriana, tutto riprenderà come prima. Eh, no, non me ne sto zitta davanti a questa presa in giro. Bisogna fare qualcosa di concreto per impedire che altra gente ci rimetta la vita per una partita di calcio. Mi spiace non essere d'accordo con te, ma non credo proprio sia faciloneria. E' chiaro, palese, che il problema non sono gli stadi di calcio, almeno non solo. La perdita di valori, la mancanza di coscienza e di senso civico sono riscontrabili ogni giorno: nelle strade, nelle scuole, nelle famiglie... ed è per questo che bisogna cominciare a dare segnali forti. E perchè no... cominciando con il calcio! Ricambio l'affetto, Anto.
 
brischi79
brischi79 il 03/02/07 alle 13:23 via WEB
Innanzitutto confesso che mi piace parecchio questo confronto e per questo ti ringrazio. Sì, ho capito che la tua è soprattutto una provocazione e per questo condivido il tuo pensiero, ma è veramente dal calcio che si deve partire per cambiare l'ipocrisia di questa società? Perchè invece non chiudiamo per un giorno il Parlamento facendo in modo che i nostri "cari" governanti rinuncino ad un giorno del loro laudatissimo stipendio? Scusami se ritorno al problema delle strade (purtroppo è una cosa che mi preme molto...), ma ti rendi conto che le nostre strade sono una guerra in piena regola? Ma sai quanti giovani stroncano la propria vita a causa di una macchina? Ripeto, a causa di una macchina? Ma ci rendiamo conto? Eh no, il tuo pensiero è quello giusto ma quello dei parlamentari non lo accetto e lo detesto. Dove sono loro? Perchè li sentiamo e li vediamo quando succedono queste cose? Come si comportano nelle aule del Parlamento? Io resto della mia idea, chiudiamo pure per sempre il calcio, ma se non ci sarà lo stadio queste persone andranno da un'altra parte a fare le loro stronzate. Questa civiltà ormai sta degradando, non accetta più la cultura della sofferenza, chiede di poter fare di tutto e di più, non fa più distinzione tra due persone che si promettono reciprocamente amore per tutta la vita e due persone che vorrebbero vivere nella comodità di poter tagliare i ponti appena se ne ha voglia. Ok, andiamo avanti in questa direzione, ma io sempre lotterò mettendo tutto l'amore che posso per invertire la nostra marcia. Sempre con immenso affetto. Fabio
 
 
NeverInMyName
NeverInMyName il 03/02/07 alle 14:00 via WEB
Il problema fondamentale, il cuore della questione è uno soltanto: manca il senso civico, manca il rispetto verso gli altri, manca l'educazione al vivere comune, senza prevaricazioni e sopprusi, anche nelle piccole cose, dalla fila alla posta, al sorpasso in corsia d'emergenza, agli insulti nelle aule del parlamento... sì, su questo punto sono pienamente d'accordo con te. Se non si comincia a cambiare la politica, a 'educare' civilmente i nostri parlamentari, sarà difficile invertire la rotta di marcia... Un abbraccio, Anto.
 
lorecalle
lorecalle il 03/02/07 alle 15:38 via WEB
...manca l'AMORE per il prossimo. Tutto quello che ci circonda si basa troppo sull'APPARIRE e poco sull'ESSERE. Ottima l'osservazione della mancanza di rispetto anche nelle situazioni più semplici, nella vita di tutti i giorni. Purtroppo é tutto il sistema che é sbagliato, e se l'uomo da solo non riesce ad auto-regolamentarsi, ci vorrebbe una buona dose di disciplina forzata, secondo me. Buon WE!
 
mel.mm
mel.mm il 03/02/07 alle 17:12 via WEB
Si anto, c’è tanto marcio. Il problema però non è lo stadio, anzi verso gli ultras ( calcio e ultimamente anche basket) è in atto da qualche anno un programma di repressione a volte anche eccessivo e limitante dei diritti più elementari. Qualche volta che hai voglia di approfondire ti dico meglio. Il problema non è lo stadio, credo negli stadi ci siano molte meno scazzottate e ferimenti di quelli che avvengono nelle discoteche al sabato. Il problema non son nemmeno le torce ed i fumogeni: son di libera vendita a chiunque al di sopra dei 14 anni e nascono con scopi diversi da quelli di offende. Discorso diverso ovviamente per le bombe carta e non credo nessuno ne venda via internet, per carità ( e p.s. anche il passamontagna era diventato illegale ma riabilitato dopo che abbiamo accettato i vari veli islamici). Il problema è che chi compie certi atti non ha nulla da perdere. Non a caso fra qualche tempo andrà il libertà ( beneficerà dell’indulto) anche l’assassino di Spagna, l’ultras del Genoa morto negli scontri del pregara di Genoa-Milan. Il tizio ha scontato 12 anni… tanto vale la vita di una persona ( anzi è noto che per omicidi meno celebri si sconta oggi giorno anche meno). Chi compie altri generi di reati meno tragici che sconta? Che condanne ha? Che motivo ha per non perpetrare? E poi, da non sottovalutare, anzi da approfondire: l’odio viscerale di alcune fasce sociali verso chiunque vesta una divisa. Atteggiamento molto radicato, più di quanto si pensi. Per tanti e soprattutto in talune città ( scusate se cito, ma tanto è: Napoli, Taranto, Bari ) chi veste una divisa è visto come il nemico ( non a caso ho da poco letto un volumetto, Primo Nemico, dove chi scrive per l’appunto vede nelle Forze dell’Ordine il suo nemico). C'è tanto da lavorare, ma credimi, il problema è molto più a monte di uno stadio....
 
 
NeverInMyName
NeverInMyName il 04/02/07 alle 10:35 via WEB
Ripeto. So bene che il problema non è il calcio. Ma allora che si fa... si lascia tutto com'è? Io ritengo che sia sbagliato. Per questo sono contenta che si sia deciso di andare avanti a porte chiuse, fino a quando non si sarà trovata una strada giusta per impedire altre violenze. Buona domenica. Anto
 
orsonmax2006
orsonmax2006 il 04/02/07 alle 21:00 via WEB
Daccordo in parte con il tuo post...Il problema è un'educazione troppo permissiva...vedo in giro genitori che quando il figlio comincia a piangere perchè vuole il giocattolo,anzichè fargli capire che non può avere tutto,glielo comprano pur di farlo star zitto...il problema è a valle...il problema è l'educazione blanda,le punizioni leggere e l'impossibilità,dei docenti,di punire in modo,anche violento,i loro figli...sono gli stessi genitori che dicono ai figli di non dar retta agli insegnanti,pure loro,in questo modo,hanno le mani legate..come fa la scuola e la società in generale,ad educare civilmente le nuove generazioni si ci sono,dietro,sempre genitori acondiscendenti a priori?Dargliele sempre vinte non significa volergli bene,ma solo fare il loro male...tutto deve cominciare dalla famiglia tanto idolatrata dal clero...quella formata da padre madre e figli...chissà come mai molti bastardi nascono in famiglie che sembrano normali...ogni volta che si sente parlare di qualche omicidio,stragi etc.,viene chiesto ai vicini com'era l'assassino e la sua famiglia e come risposta viene data..erano delle persone tanto per bene..sposati da tempo sembravano felici..cmq non voglio far polemica religiosa...baci Max
 
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