NeverInMyName

Allarme del London University College 

L'incubazione del morbo potrebbe essere di 50 anni

Torna il fantasma della mucca pazza, Il morbo, cinquant'anni dopo l'ingestione di carne infetta, può ancora manifestarsi. Le nuove paure sono state generate da uno studio dell'University College di Londra secondo il quale l'incubazione della variante umana della Bse potrebbe essere di circa mezzo secolo, molto più alta dunque di quel che si era finora creduto; e quindi l'epidemia potenziale potrebbe essere stata sottostimata. Finora sono 160 le persone a cui è stata diagnosticata la variante del morbo Creutzfeldt-Jacob; e i casi sono stati registrati in Italia, Francia, Irlanda, Paesi Bassi, Canada, Giappone e Stati uniti. Non è mai stato possibile fare stime precise sull'entita' di un'eventuale epidemia, proprio a causa del periodo di incubazione, finora stimato oltre 20 anni. Ma adesso il team di scienziati guidato dal professore John Colline ha ipotizzato un periodo di incubazione ben piu' lungo. I ricercatori hanno esaminato l'epidemia in Papua Nuova Guinea di un morbo simile, il kuru, e hanno trovato un'incidenza molto piu' alta sulla popolazione e un periodo di latenza di 50 anni, prima del manifestarsi della malattia. Il kuru è una patologia che si trasmette attraverso il cannibalismo dovuta, come per la Bse, ai prioni, proteine mutate che attaccano il sistema nervoso centrale. La malattia ha raggiunto proporzioni epidemiche in alcune zone di Papua Nuova Guinea: un'area nella quale, fino a quando non fu proibito negli anni '50, era in uso un rituale funebre in cui i partecipanti si cibavano del cadavere, in segno di rispetto. Tutti i casi di infezione da kuru si sono manifestati tra i 1996 e il 2004 (il più giovane colpito era nato nel 1959). Il periodo di incubazione èquindi tra 36 e 54 anni.

Con questo sono 200! Pensare che è passato solo un anno e mezzo dal primo post... Volevo ringraziare tutti coloro che hanno visitato il mio blog (siete quasi 50mila WOH!!!) e rassicurare tutti voi che sarò qui ancora per mooooooolto tempo. Vi abbraccio.

Anto