Creato da NeverInMyName il 09/11/2005

NeverInMyName

Gli orrori della guerra, una macchia sull'umanità. Per non vanificare il sacrificio di tante vittime, per non assistere inermi a un altro Vietnam, per non giustificare un'altra invasione come quella in Iraq. Per dire mai più a un altro Darfur: stand up togheter!

 

 

« Ora che non ci sono più ...Mani innocenti sporche d... »

La voce dell'Onu si leva alta ma gli orrori nel Darfur non si fermano

Post n°427 pubblicato il 01 Marzo 2007 da NeverInMyName
 

Si è levata alta, ieri, la voce più autorevole del Palazzo di vetro immaginedavanti al Consiglio di sicurezza, lanciando un appello per chidere la fine degli orrori in Darfur. Il segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon ha chiesto con decisione al governo sudanese di sospendere i bombardamenti aerei sulla regione sudanese e ha condannato questi attacchi, responsabili della morte di centinaia di innocenti. Il Sudan, ovviamente, nega di aver volontariamente bombardato alcuni villaggi e ha contestao al segretario generale dell'Onu che ci siano stati raid aerei che abbiano causato la morte di civili.
Ma Ban Ki-moon non ha dubbi sulle responsabilità del governo di Karthoum e si è rivolto a tutti gli Stati membri affinchè accordino immediati mezzi in uomini ed equipaggiamenti nel quadro di un piano in tre fasi che prevede lo schieramento in Darfur di una forza mista di mantenimento della pace, composta di agenti delle Nazioni Unite e dell'Unione Africana.
La seconda parte del piano consisterebbe nell'inviare più di tremila soldati delle Nazioni Unite, per un costo di 287,9 milioni di dollari (217,9 milioni di euro) in sei mesi, ha detto Ban. Il piano dovrebbe culminare nell'invio di una forza di 22mila uomini delle Nazioni Unite e dell'Unione africana.
Ma, come alcuni di voi che mi leggono già sapranno, il governo sudanese si oppone a questa possibilità.

immagineInsomma se il primo e il piccolo passo del Tribunale dell´Aja è l'inizio di una lunga battaglia per la giustizia, che si spera porterà alla consegna dei responsabili degli ignobili crimini commessi in Darfur, gli orrori non si fermano... 
Mi ha molto colpito l'articolo che segue: una volta è stata data molta evidenza alle notizie su ciò che sta avvenendo in questa martoriata regione del Sudan. Lo pubblico integralmente perchè ritengo che valga la pena di leggerlo. Buona giornata a tutti e... riflettiamo! 


I massacri continuano con la complicità del Sudan

di Antonio Cassese

Lunedì all´Aja si è perso un´occasione, assolvendo lo Stato Serbo dall´accusa di genocidio a Srebrenica. Ieri, ancora all´Aja, si è fatto un piccolo passo, davanti ad un altro tribunale internazionale che giudica, invece degli Stati sovrani, gli individui: la Corte Penale Internazionale. Perché è un piccolo passo nella buona direzione? Coloro che seguono con sgomento il moltiplicarsi nel mondo di massacri, stupri e altre atrocità, appuntano le loro speranze sulla Corte Penale Internazionale. Infatti, ci si è ormai resi conto che, di fronte all´impotenza degli organi delle Nazioni Unite incaricati di controllare il rispetto dei diritti umani nel mondo, la reazione più drastica ed efficace contro gravi violazioni di quei diritti è una: trascinare davanti ad un tribunale penale internazionale non gli Stati, ma i singoli individui che commettono quelle atrocità, per processarli e, se colpevoli, punirli.
La Corte Penale è stata istituita all´Aja nel 2002 ed opera rispetto a ben 104 Stati del mondo. Certo, ne restano fuori gli Usa, la Russia, la Cina, il Giappone, l´India, il Pakistan, Israele e quasi tutti i paesi arabi. Però il Consiglio di sicurezza dell´Onu può deferire alla Corte gravi crimini commessi anche in uno Stato che non abbia accettato la competenza della Corte.
Cosa ha fatto finora il supremo tribunale penale? Purtroppo ha proceduto con i piedi di piombo. Il primo imputato, Lubanga, un dirigente di milizie ribelli della Repubblica Democratica del Congo, è stato rinviato a giudizio qualche settimana fa per il crimine di arruolamento di minori di 15 anni e loro utilizzazione nella guerra civile. Il processo si aprirà probabilmente a settembre. Ma ieri finalmente c´è stata una svolta. Il Procuratore, l´argentino Moreno Ocampo, ha accusato due sudanesi di crimini di guerra e contro l´umanità nel Darfur. Si tratta di personaggi di media portata, un leader delle milizie armate arabe (i famigerati Janjaweed). Per entrambi il Procuratore ha chiesto mandati di comparizione.
Il Procuratore era stato investito nel 2005 dal Consiglio di sicurezza dell´Onu dei crimini nel Darfur. Kofi Annan gli aveva consegnato personalmente sia il dettagliato rapporto della Commissione internazionale di inchiesta sul Darfur, da lui istituita, sia un documento segreto redatto dalla Commissione stessa, con 51 nomi di personaggi, taluni assai importanti, su cui la Commissione aveva raccolto seri elementi probatori che li indiziavano di gravissimi crimini contro l´umanità. Dopo mesi di indagini, il Procuratore ha ora chiesto l´incriminazione dei due sudanesi. Come valutarla?
Il fatto stesso di aver finalmente dato seguito concreto alla richiesta del Consiglio di sicurezza, è in sé positivo. E´ anche encomiabile che il Procuratore abbia mostrato profondo rispetto per il principio di trasparenza, rendendo pubblici tutti gli atti relativi alla sua richiesta di incriminazione. Nondimeno, la sua azione suscita perplessità, per tre motivi.
Anzitutto, non si capisce perché il Procuratore non abbia ancora inviato i suoi investigatori nel Darfur. Ragioni di sicurezza lo hanno impedito, dice Moreno Ocampo. Ma è difficile svolgere indagini lontano dal luogo del crimine. Inoltre, la Commissione di inchiesta, nel 2004-5, aveva ottenuto di girare liberamente nel Darfur, ed aveva anche potuto visitare luoghi di detenzione, tra cui carceri sino ad allora segrete, gestite dall´intelligence militare. Certo, dal 2005 la situazione si è degradata. Ma il Procuratore avrebbe potuto chiedere a Khartoum protezione militare, almeno nelle tre capitali del Darfur, e assicurazioni circa l´incolumità dei testimoni. Se Khartoum avesse opposto un rifiuto, il Procuratore avrebbe potuto rivolgersi al Consiglio di sicurezza.
In secondo luogo, non si capisce perché nel selezionare gli imputati e i capi di accusa non si sia fatto ricorso ad una efficacissima arma offerta dal diritto penale internazionale: la responsabilità dei superiori. Dalla seconda guerra mondiale in poi si può incriminare i superiori militari o civili che omettano consapevolmente di prevenire o punire crimini di guerra o contro l´umanità commessi dai loro subordinati. E´ così possibile, ad esempio accusare un ministro della difesa per gravi crimini perpetrati dai militari, se si prova che il ministro esercita un´autorità effettiva sui militari, sa di quei crimini e omette di punirli. E´ singolare che dal 2003 aerei militari sudanesi aiutino le milizie Janjaweed a bruciare e distruggere interi villaggi nel Darfur, e a massacrare civili.
Infine, perché il Procuratore ha chiesto solo un ordine di comparizione per i due imputati? La richiesta di tali ordini ha senso quando lo Stato cui appartengono gli imputati coopera pienamente, è pronto ad arrestarli, e non c´è pericolo di fuga. Nel nostro caso, invece, il Presidente del Sudan ha già detto che non permetterà mai che un sudanese venga consegnato alla Corte Penale dell´Aja. Dunque, tanto valeva chiedere un mandato di arresto e, constatata la sua inesecuzione, rivolgersi al Consiglio di sicurezza dell´Onu. Comunque, meglio la giustizia a piccolissimi passi che l´inerzia totale della giustizia. L´azione di Moreno Ocampo deve dunque essere salutata con favore, nella speranza che i prossimi passi saranno più spediti ed incisivi.

da Repubblica del 27 febbraio 2007

 
Rispondi al commento:
cf0921
cf0921 il 01/03/07 alle 15:30 via WEB
Ciao, dove trovi tutto il tempo per fare queste ricerche non si sa! Ho messo anch'io nel mio blog il banner "Save Darfur" ed ho messo un post sulla questione, con una diversa angolatura... Purche' se ne parli! Garzie e a presto.
 
* Tuo nome
Utente Libero? Effettua il Login
* Tua e-mail
La tua mail non verrà pubblicata
Tuo sito
Es. http://www.tuosito.it
 
* Testo
 
Sono consentiti i tag html: <a href="">, <b>, <i>, <p>, <br>
Il testo del messaggio non può superare i 30000 caratteri.
Ricorda che puoi inviare i commenti ai messaggi anche via SMS.
Invia al numero 3202023203 scrivendo prima del messaggio:
#numero_messaggio#nome_moblog

*campo obbligatorio

Copia qui:
 

AREA PERSONALE

 
 

ULTIME VISITE AL BLOG

nicolas.foticassetta2ossimoramatteo.fiorenza989etna48alessiodematteis76debora.goddisergio.lamparellistefanogelataioflash16gmax_6_66sestante.76fralamantiacoop.edilviticella
 

No alla pena di morte,

sempre, comunque e ovunque...

 

ULTIMI COMMENTI

Impegnatevi di più con i post non posso essere l'unico...
Inviato da: cassetta2
il 03/08/2020 alle 11:59
 
In merito al precedente posto affermo e continuo a ribadire...
Inviato da: Gerardo
il 05/05/2015 alle 12:37
 
Grazzie!
Inviato da: Ours en peluche
il 04/08/2013 alle 11:33
 
buon compleanno e buon 2013
Inviato da: ninograg1
il 09/01/2013 alle 06:47
 
L'articolo è sbagliato nel merito e nei contenuti in...
Inviato da: Gerardo Pecci
il 04/07/2011 alle 00:29
 
 

FAI COME ME: ADOTTA UN BAMBINO A DISTANZA!

TAG

 

FACEBOOK

 
 

CONTATTA L'AUTORE

Nickname: NeverInMyName
Se copi, violi le regole della Community Sesso: F
Età: 52
Prov: RM
 
Citazioni nei Blog Amici: 52
 

I MIEI VIAGGI

        immagine      

Uganda - Capodanno 2007

immagine

Perù - Estate 2006

immagine    

Cina, Capodanno 2006       

 immagine

Malesia - Estate 2005

 

immagine

Namibia/Botswana - Estate 2004

immagine

      India, Capodanno 2005       

 immagine

Grecia - Estate 2003

                 immagine                

  Florida, Capodanno 2004

                immagine                

Parigi, Capodanno 2003

   immagine   

Usa, estate 2002

 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

 

immagineI heart FeedBurner immagine

immagine Add to Google

 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963