Creato da NeverInMyName il 09/11/2005

NeverInMyName

Gli orrori della guerra, una macchia sull'umanità. Per non vanificare il sacrificio di tante vittime, per non assistere inermi a un altro Vietnam, per non giustificare un'altra invasione come quella in Iraq. Per dire mai più a un altro Darfur: stand up togheter!

 

Messaggi di Agosto 2006

New Orleans vive un dramma senza fine

Post n°244 pubblicato il 31 Agosto 2006 da NeverInMyName
 

Usa: malattie mentali raddoppiate

tra i reduci dell'uragano Katrina

Milano, 30 ago. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Malattie mentali  raddoppiate fra i superstiti dell'urgano Katrina. A indagare sull''eredita'' psicologica della tragedia che un anno fa ha ucciso  circa 1.500 persone lungo la costa meridionale degli Stati Uniti,  cancellando l'80% della citta' di New Orleans, e' uno studio americano coordinato dalla Harvard Medical School, finanziato dai National Institutes of Mental Health e pubblicato sul 'Bollettino' dell'Organizzazione mondiale della sanita' (Oms). Secondo i risultati della ricerca, al 15% di 1.043 sopravvissuti al ciclone e' stato diagnosticato un disturbo mentale grave nei 5-8 mesi successivi all'evento. Proiettando il dato, gli autori calcolano che almeno 200 mila persone tra Alabama, Louisiana e Mississippi abbiano riportato gravi problemi psicologici legati a Katrina. E di questi reduci, un terzo ha sperimentato sindrome da stress post-traumatico e depressione. Quasi l'85% dei 'miracolati' ha dovuto superare un dissesto finanziario, oltre un terzo ha affrontato gravi avversita' fisiche e il 23% ha riportato enormi difficolta' psicologiche. E ancora: una persona su quattro, e addirittura una su due a New Orleans, e' stata perseguitata da incubi notturni. Ma la tendenza al suicidio e' diminuita, rileva But Kessler, tra le firme dell'indagine. L'88,5% dei reduci ha sviluppato infatti un profondo attaccamento alla vita, e la  solidarieta' reciproca ha evitato che ai troppi morti per cause naturali si aggiungessero le vittime di gesti estremi. Gli autori dello studio hanno confrontato il tasso di problemi mentali prima e dopo Katrina nella stessa area geografica. E ora intendono seguire per i prossimi sette anni gli oltre mille sopravvissuti intervistati in questa prima indagine. Dal rapporto e' risultato che quasi il 90% dei superstiti aveva sentito parlare dell'allarme uragano alcuni giorni prima della tragedia, nella maggior parte dei casi almeno tre giorni prima. Ma fra chi ha deciso comunque di non abbandonare la propria casa, il 42% lo ha fatto perche' non ha voluto, mentre il 46% perche' non poteva. In particolare, il 40% dei poveri, contro il 6% appena dei ricchi, ha riferito l'impossibilita' oggettiva di evacuare la zona. Secondo l'indagine, molte persone potrebbero lasciare le vecchie case. E un quarto di chi non l'ha fatto ci sta pensando.

(Sal/Gs/Adnkronos)

30-AGO-06 10:42

Katrina, una ferita ancora aperta...

La notizia è stata resa pubblica solo ora. Ma tutti sapevano in quale dramma viveva gran parte dei reduci dell'uragano Katrina che, un anno dopo, è ancora una ferita aperta nella carne dell'America, una ferita non ancora  rimarginata per New Orleans. La città è stata quasi totalmente distrutta dall'inondazione e solo metà degli abitanti sono tornati: molti quartieri sono ancora oggi solo un cumulo di macerie. La capitale del jazz ha l'aspetto di una zona di guerra. La commemorazione dell'anniversario del 29 agosto è stato un dito nella piaga ancora sanguinante per milioni di abitanti della regione (in particolare Louisiana e Mississippi) dove centinaia di migliaia di case sono ancora in attesa di essere ricostruite. A New Orleans solo metà delle scuole e un terzo degli ospedali sono stati riaperti.

Il primo anniversario di Katrina è una scadenza imbarazzante per l'amministrazione Bush. Il presidente, che ha proclamato il prossimo 29 agosto 'Giornata del ricordo', si recherà per la tredicesima volta nella regione, dall'arrivo di Katrina, per verificare i progressi (scarsi) dell'opera di ricostruzione e rassicurare le vittime della sciagura.
''C'è ancora molto da fare, ma non vi abbandoneremo'', ha ribadito oggi nel suo discorso radio del sabato, dedicato a Katrina.
Ma l'inefficienza mortale mostrata dal governo Usa nel prevenire la strage (morirono oltre 1.300 persone), nel prestare in modo tempestivo soccorsi alle vittime (in gran parte neri e poveri) e nel procedere a una rapida ricostruzione dell'area (ancora oggi devastata, 60 per cento delle abitazioni di New Orleans sono ancora prive di elettricita') ha inferto un colpo devastante all'immagine di Bush: percepito dagli americani prima indifferente alla strage (non volle muoversi dal ranch texano dove era in vacanza) e quindi pasticcione nel provvedere ai soccorsi e alla (mancata) ricostruzione.

Ancora più grave è il sospetto che i ritardi siano stati provocati anche da un latente razzismo (''se le vittime fossero state bianche i soccorsi sarebbero arrivati subito'', e' una osservazione ricorrente) e dall'ossessione della Casa Bianca per la guerra al terrorismo (''se gli argini fossero crollati per una bomba di Al Qaida l'inondazione sarebbe diventata un priorita' immediata'', è un'altra osservazione comune).

Bush ha più volte sottolineato che Katrina è il più grande disastro naturale ad avere mai colpito l'America e che ben 110 miliardi di dollari sono stati stanziati a favore delle vittime. Solo una percentuale parziale di questa somma, però, ha raggiunto le aree colpite. La maggior parte delle risorse e' rimasta sotto il controllo delle agenzie federali, facendo schiumare di rabbia le autorità locali, compreso il sindaco di New Orleans Ray Nagin, sottoposto a critiche crescenti per i ritardi nell'opera di ricostruzione della città .
Criticato da un giornalista di New York, Nagin ha replicato: ''Ma come fate a parlare voi che in cinque anni non siete riusciti a riempire una buca!''. Un'allusione non troppo sottile, questa, a Ground Zero e all'attacco contro le Torri Gemelle che ha suscitato reazioni sdegnate nella Grande Mela.

Decine di rapporti pubblicati in questi giorni, in occas
ione del primo anniversario di Katrina, hanno messo in evidenza un fatto ancora più inquietante: i lavori di riparazione effettuati agli argini frantumati da Katrina sono soltanto un rimedio temporaneo e forse insufficiente. Per risolvere il problema di base di New Orleans, una cittaà circondata da enormi masse d'acqua situate a livelli più alti e quindi in perenne minaccia di inondare la capitale del jazz, occorre procedere a opere ben più radicali. In sostanza un nuovo uragano Katrina potrebbe ripetere la strage.

Una eventualità che non incoraggia a tornare la metà della
popolazione di New Orleans non ancora rientrata dopo la grande evacuazione di un anno fa. All'appello mancano soprattutto i poveri e i neri: occupavano i quartieri più danneggiati dall'inondazione. Anche volendo, oggi, non saprebbero dove andare. Le loro case sono state completamente distrutte.

I responsabili locali della ricostruzione di New Orlean
s sembrano tentati dall'occasione: Katrina offre la possibilità di 'liberare' la città (che ha uno dei tassi di criminalità più alti in America) da masse sterminate di poveri, favorendo invece il ritorno della classe media e dei bianchi.  Lo stesso sindaco Nagin si è inserito nella polemica affermando di aver ricevuto un messaggio divino: New Orleans deve restare una città color cioccolato (un'altra frase che ha creato polemiche). Ma è innegabile che il fascino di New Orleans è sempre stato quello del suo inimitabile mix etnico e culturale, un crogiolo di razze e costumi che ha reso la città del carnevale e del jazz, della cucina creola e del cajun, dei cimiteri e della magia voodoo uno spettacolo unico al mondo.

E' importante che la ricostruzione non completi l'opera di distruzione di New Orleans iniziata da Katrina.

 
 
 

Quelle notizie che ti gelano il sangue...

Post n°243 pubblicato il 30 Agosto 2006 da NeverInMyName
 
Foto di NeverInMyName

ATTI SESSUALI SU BIMBA DI 4 ANNI,

ARRESTATO AUTISTA SCUOLABUS

L'autista di un pullmino scolastico, di cui sono state fornite solo le iniziali (P.D.), e' stato arrestato dalla polizia per atti sessuali aggravati nei confronti di una bambina di 4 anni. L'uomo e' stato rintracciato nella sua abitazione di Giugliano (Na). Le indagini hanno preso il via nel maggio del 2005, quando la madre della bimba, insospettita dagli strani comportamenti della figlia, si e' rivolta alla polizia. Gli investigatori hanno, cosi', accertato che il conducente dello scuolabus, quando veniva meno la presenza di persone adulte nel corso di viaggi di andata e ritorno dalla scuola, compiva atti sessuali nei confronti della bambina.

(Ansa, 11,30 / 30-08-2006)

No all'indifferenza, se sappiamo denunciamo!

La notizia è da poco in rete. Appena l'ho vista ho provato un brivido. Ma come si può... come è possibile che esista gente capace di approfittare di una bamina di 4 ANNI per soddisfare delle malate e oscene voglie sessuali? Sono disgustata, infuriata, avvillita... Se avessi tra le mani quel tizio non saprei trattenermi, nonostante non sopporti la violenza. Vorrei tanto che certe cose non accadessero, ma purtroppo il mondo in cui viviamo non è più sicuro, soprattutto per i bambini dei quali è più facile abusare. E' un mondo sbagliato e nessuno può cambiarlo...  Ma possiamo denunciare. Non sono d'accordo con chi chiede la pubblicazione dell'elenco di chi viene condannato per pedofilia, perché può accadere che siano danneggiati - se non addirittura linciati - degli omonimi. Ma, senza arrivare a produrre liste di proscrizione (molto pericolose per qualche «esaltato»), ritengo sia utile, quanto meno, rendere pubblica l'informazione relativa ai nomi di coloro che si sono macchiati di azioni particolarmente gravi e di coloro che hanno dimostrato una chiara «tendenza» (o già constatata in altre occasioni) a rivolgere attenzioni morbose e violente nei confronti dei bambini. Voi che ne pensate? Siete d'accordo? Credete che si debba agire diversamente? Di sicuro non si può rimanere inermi e indifferenti...

 
 
 

Lo spettacolo straordinario di una stella che esplode

Post n°242 pubblicato il 29 Agosto 2006 da NeverInMyName
 

Immagini dallo spazio: così 'muore' una stella

Guardate queste immagini... Non le trovate spettacolari? Beh, io ne sono affascinata. Si tratta dell'esplosione di una supernova, un evento che non si verifica spesso ma quando capita una parte dello spazio cambia. Questa spettacolare deflagrazione rappresenta una delle più grandi catastrofi dell'universo e, allo stesso tempo, uno degli spettacoli più affascinanti che il cielo possa offrire. Una supernova emette in un solo minuto tanta energia quanta ne emette il Sole in duecento anni. Essa ha uno splendore pari a quello di 100 miliardi di stelle!

Per qualche settimana, la sua luce offusca quella di tutte le altre stelle; poi, pian piano si affievolisce e scompare nel giro di qualche anno. Talvolta la supernova diventa così brillante da essere visibile anche in pieno giorno, come la supernova apparsa nel 1054 agli astronomi cinesi.
Ciò che rimane della stella è il gas che essa ha espulso: il cosiddetto "resto" della supernova. Esso forma una nube a forma di guscio, che si allontana dal luogo dell'esplosione con velocità sempre minore. Per capire quanto sia spettacolare tutto ciò non vi resta che dare un'occhiata a questo video e alle foto di Hubbie, il telescopio orbitante progetto della Nasa e dell'Esa, che è riuscito a fotografare per la prima volta i detriti prodotti dall'esplosione recente del corpo celeste Cassiopea A. Buona visione!

www.repubblica.it/2006/08/video/sezioni/scienza_e_tecnologia/supernova/supernova/supernova.html

 
 
 

I vip vogliono cambiare il volto di Notting Hill

Post n°241 pubblicato il 28 Agosto 2006 da NeverInMyName
 

Il carnevale caraibico più bello d'Europa rischia

di essere 'sfrattato' del quartiere bohémien di Londra 

Il carnevale caraibico di Notting Hill. la festa di strada più grande d´Europa rischia di chiudere i battenti. La festa di colori, costumi, suoni e profumi esotici che domenica scorsa, come succede ogni anno da oltre trenta, ha portato in strada trecentomila persone nel più bohémien dei quartieri londinesi, potrebbe essere 'sfrattata' . Se il tentativo di spostare il mercato non è riuscito, il festival potrebbe, invece, essere ricollocato in tutt'altra zona...

Insomma prepariamoci a dare l'addio al volto multietnico, anticonformista e vitale della vecchia Notting Hill. quella delle librerie più strane e varie del mondo e di Portobello Road e del suo coloratissimo mercato. Ormai sembra che la nuova Notting Hill, quella degli agenti della City e delle star, stia schiacciando quella che, una volta, era una delle zone più caratteristiche di Londra. Come il suo Carnevale che dal lontano 1965 trasforma Nothing Hill in una piccola Rio de Janeiro.

Questa straordinaria festa multicolore fu ideato dagli immigrati provenienti dai caraibi (in particolare dalla Giamaica) a Londra per poi diventare un vero carnevale in piena regola. Piatti e drink tradizionali sono preparati nelle centinaia di chioschi che costeggiano le vie, e ogni strada ha il suo 'sound system' che diffonde musica ad altissimo volume. Insomma, il Carnevale di Notting Hill non è solo un evento a cui assistere, ma una grande festa dove tutti sono invitati.

Gli inglesi non hanno mai amato particolarmente questo evento - come d'altronde il mercatino dell'usato di Portobello Road - e ora, grazie ai prezzi delle case sempre più alti e alle pressioni dei vip che vogliono a tutti i costi che il carnevale sia spostato altrove, hanno l'occasione di cancellarlo, o alla meglio ridimensionarlo, e di riappropriarsi di una zona che avevano malvolentieri 'ceduto' alla comunità multietnica che da sempre lo popola...

Io sono molto legata a quel luogo, come ad altri posti simili di Londra (ad esempio Camden Town) e l'idea che possano snaturarne l'essenza (in parte è già successo, purtroppo) mi fa ribollire il sangue. E sono convinta che in tanti provano la mia stessa rabbia. Non è così? Quanti di voi andando a Londra la prima volta si sono ritrovati col naso in su, incantati a guardare le centianaia di case colorate e stravaganti e ad odorare i mille profumi (... e non solo...) del mercato di Nothing Hill? Quanti di voi hanno ballato, cantato e, perché no, hanno fatto piccole pazzie al suono del carnevale di fine agosto o delle jam session di questa o quella festa organizzata in qualche angolo del quartiere? E ditemi, trovate giusto che tutto questo possa finire?!?

 
 
 

Happy birthday Alex!!!

Post n°240 pubblicato il 27 Agosto 2006 da NeverInMyName
 
Foto di NeverInMyName

Anche se in ritardo...

BUON COMPLEANNO al bimbo più bello d'America...

E tanti auguri anche alla mamma e al papà per il secondo 'cucciolo' in arrivo.

 
 
 

Post N° 239

Post n°239 pubblicato il 26 Agosto 2006 da NeverInMyName
 

Plutone 'espulso' dal sistema solare: non sarà più pianeta

La decisione dell'Unione astronomica internazionale di estromettere Plutone dal rango di pianeta ha suscitato un fiume di polemiche. Ed io sono d'accordo con chi la ritiene una decisione ingiusta e sbagliata. Mi sembra paradossale quello che è avvenuto, almeno per una come me che ama l'universo, lo spazio e tutto ciò che lo rende fantastico. Compreso Plutone, che tra l'altro è uno dei pianeti (per me resta tale...) che mi sta più simpatico!

I primi a criticare la scelta dell'Iau e a gettare sospetti sui nuovi criteri di classificazione dei corpi celesti sono stati i vertici della Nasa, ma sono convinta che non tarderanno a farsi sentire anche altri grandi nomi dell'astronomia.

L'agenzia spaziale americana dal suo canto ritiene che il voto che ha dato il via libera al declassamento di Plutone sia stato "pilotato" e non si rappresentativo dell'Assemblea. Su un totale di diecimila astronomi iscritti, a Praga, nell'ultimo giorno, hanno espresso la loro opionie soltanto 424 membri, circa il 4% degli aventi diritto. "E' una decisione terribile che fa riferimento a un approccio poco curato", ha dichiarato Alan Stern, responsabile della missione della Nasa su Plutone, New Horizons.

E non è tutto qui. Stando all'esperto, infatti, la nuova definizione di pianeta non passerebbe mai un'ulteriore revisione. Due i motivi principali. "Il primo è che è impossibile e forzato mettere una linea netta di confine tra pianeti e pianeti nani - ha precisato Stern - E' come se dicessimo che le persone non sono persone a causa di alcuni motivi arbitrari quali, ad esempio, l'abitudine a vivere in gruppi. In seconda istanza la nuova definizione di pianeta è ancora più difettosa della precedente e contraddittoria".

Posizione di comodo o analisi oggettiva della situazione? Dietro le dure parole del dirigente Nasa ci sono certamente anche gli interessi della missione New Horizons, che nel 2015 raggiungerà Plutone, ma gli stessi dubbi dello scienziato sono condivisi anche da altri astronomi non sitpendiati dall'agenzia spaziale statunitense. 

Il declassamento di Plutone farà, comunque, discutere ancora a lungo. Intanto, per la sottoscritta, il sistema solare ha perso un pezzo importante (almeno sulla carta...) della sua storia!

 
 
 

Costretta a scegliere tra il lavoro e la libertà di essere se stessa

Post n°238 pubblicato il 25 Agosto 2006 da NeverInMyName
 

Texas, gli alunni fanno la spia
Prof perde il posto per le foto osè

La giovane si è dimessa prima che la preside la convocasse

AUSTIN - Fino a ieri era una giovane professoressa di grafica in un liceo texano e, nel tempo libero, un'artista. Da ieri è una disoccupata: le foto on line che la ritraggono seminuda non sono piaciute alla preside della scuola di Austin dove insegnava: informata dagli alunni, ha infatti deciso di licenziarla. Ma la professoressa, appena ha capito che cosa stava rischiando, ha presentato le dimissioni. E ora la sua unica occupazione è fare l'artista.

L'unico errore della ventinovenne Tamara Hoover, biondina, minuta ma spigliata, è stato fidarsi dei suoi giovani alunni. La vicenda, infatti, ha inizio nel mese di maggio, quando gli studenti scoprono su MySpace, la community più vasta della Rete, le foto della giovane professoressa. E invece di divertirsi a sfogliare le immagini e sorridere del desiderio espresso da Tamara stessa di conoscere avvocati, professori fantasiosi, attori estrosi, ma anche Julie Andrews, Brian Fellows e, in generale gente carina e simpatica, le hanno giocato un brutto scherzo. E hanno fatto la spia, raccontando tutto a un altro professore, che, guarda caso, era in aperto e dichiarato conflitto con la Hoover.

Le voci sono corse per i corridoi della scuola fino ad arrivare all'orecchio della preside che ha deciso senza tentennamenti per il licenziamento.

Ma Tamara Hoover ha colto ancora una volta tutti di sorpresa e prima che la lettera di licenziamento fosse depositata nella sua cassetta in sala professori, ha fatto pervenire quella delle sue dimissioni nello studio della preside.

Non è la prima volta che negli Stati Uniti accade una cosa del genere. Pochi mesi fa Erica Chevillar, alias Lee, aveva posato con addosso un bikini per la USA National Bikini Team. La maggior parte dei genitori non aveva giustificato il comportamento, pretendendo l'immediato licenziamento dell'insegnante.

(Repubblica, 24 agosto 2006)

Ma vi sembra normale che nel Paese più moderno e democratico, a detta di molti ma non della sottoscritta, del mondo una giovane donna che per vivere fa l'insegnante venga costretta a dimettersi, prima di essere licenziata, perché cercava l'anima gemella?

Io la trovo un'assurdità, un'inciviltà e, soprattutto, un'ingiustizia!!! Voi che ne pensate?

Queste sono le immagini 'incriminate'...

www.wfaa.com/sharedcontent/VideoPlayer/videoPlayer.php?vidId=82356&catId=104

 
 
 

La faccia tosta di chi non ha avuto rispetto della vita...

Post n°237 pubblicato il 24 Agosto 2006 da NeverInMyName
 

G8, Placanica chiederà i danni ai Giuliani
la mamma di Carlo: "Basta bugie, chiediamo verità"

 
GENOVA - Mario Placanica, l'ex carabiniere accusato e poi prosciolto per la morte di Carlo Giuliani durante il G8 di Genova, intende chiedere un risarcimento alla famiglia del ragazzo ucciso a Piazza Alimonda: vuole i danni per il suo mancato reintegro nell'Arma e per non aver più trovato un impiego.
Ferma e immediata la replica di Heidi Giuliani, madre di Carlo: "Placanica dovrebbe smettere di dire bugie e decidersi finalmente a dire una parola di verità su quanto è accaduto in piazza Alimonda". E ribadisce: "Non continui a piangere miseria dopo le raccolte di denaro che ci sono state, perché se non glieli hanno mangiati tutti gli avvocati, di soldi dovrebbe averne molti".
Placanica, che durante gli scontri del 2001 a Genova era carabiniere di leva, è stato congedato la primavera scorsa dall'Arma perché considerato "permanentemente non idoneo al servizio militare in modo assoluto". In precedenza aveva inoltrato una richiesta di reintegro motivata con "l'infermità permanente residuata in conseguenza delle lesioni e dei traumi da lui riportati a causa della violentissima aggressione" del 20 luglio 2001. L'Arma dei carabinieri gli ha, però, presentato la notifica che metteva fine alla sua carriera. Ora, assistito dai suoi legali, ha deciso di chiedere i danni. E ha trovato il sostegno dell'onorevole Filippo Ascierto, responsabile della sicurezza di Alleanza Nazionale: "E' lui la parte lesa perché ha subito un grosso trauma ed ha perso il lavoro. Mi sembra che sia troppo chiedergli dei soldi".
Heidi Giuliani risponde, chiarendo che nessuno ha chiesto soldi all'ex carabiniere. La lettera raccomandata del giugno scorso, inoltrata a Placanica dal legale della famiglia Giuliani, l'avvocato Gilberto Pagani, era, infatti, inviata "a fini cautelativi per interrompere i termini di prescrizione". Il 20 luglio di quest'anno, a cinque anni dalla morte di Carlo Giuliani, la causa era a rischio di prescrizione. La stessa lettera era stata, allora, inviata anche a Filippo Cavataio, autista del Defender sul quale si trovava l'ex carabiniere, nonché al ministero della Difesa e alla Presidenza del Consiglio. "La speranza della famiglia Giuliani - aveva sottolineato allora il legale milanese - è che ci sia una riapertura delle indagini. Se ciò non avverrà valuteremo se promuovere l'azione civile".
L'interesse dei Giuliani e del movimento che chiede la verità su quanto accaduto al G8 di Genova, sottolinea Heidi Giuliani, è "un processo che attribuisca le corrette responsabilità e che risponda ai molti dubbi che nutriamo". E prosegue: "Ci interessa una commissione di inchiesta che attribuisca le responsabilità, non solo per quanto avvenuto in piazza Alimonda, ma in tutte le giornate del G8 e ci interessa avere la risposta del tribunale di Strasburgo che attendiamo fiduciosi".
Placanica, però, non vuole rinunciare al suo desiderio di tornare a lavorare nell'Arma. E commenta così la tragica giornata del 20 luglio 2001: "Sono stato coinvolto in quel fatto, ma quel giorno mi sono comportato da carabiniere e ho protetto i miei colleghi, il Defender e l'Arma. La conseguenza è che sono stato riformato". E non risparamia critiche al libro della madre del ragazzo ucciso, dichiarando di considerare "bugie" molte delle cose dette.

(Repubblica, 23 agosto 2006)

E' davvero sbalorditivo... Mi domando come si possa avere la faccia tosta di chiedere i danni ai genitori di un ragazzo uccisio a 21 anni. Un ragazzo che aveva sbagliato, certo, ma che non meritava per questo di essere ammazzato a sangue freddo mentre manifestava contro un sistema ritenuto sbagliato, in cui non si riconosceva.
So bene che aveva in mano un estintore, so bene che avrebbe potuto scagliarlo contro la camionetta dei carabinieri nella quale si trovava anche Placanica. Ma so anche che Carlo Giuliani è morto perché gli hanno sparato un colpo alla testa e che sarebbe bastato mirare a un braccio, a una gamba, per renderlo inoffensivo.
Quella sarebbe stata legittima difesa. Ma è andata diversamente. Carlo è stato ucciso. E' stato un omicidio. Eppure Placanica è stato assolto...

 
 
 

Come può una persona perdere ogni briciolo di umanità...

Post n°236 pubblicato il 23 Agosto 2006 da NeverInMyName
 

Il razzismo che uccide donne e bambini:

condannati a morte per le origini pachistane

Una madre e tre dei suoi quattro figli sono stati trovati morti nella loro casa. Erano stati massacrati. Colpiti alla testa da un corpo contundente molto pesante. Questo terribile episodio è avvenuto a Manchester e la polizia ritiene che possa trattarsi di un delitto di matrice razziale...

A questo punto mi chiedo. Ma dove è finita l'umanità? Come si può compiere un crimine talmente efferato spinti da una motivazione tanto abietta? Io proprio non riesco a concepire tanta malvagità... Non riesco a credere che esista gente per la quale la vita di un essere umano valga così poco!

L'altro ieri scrivevo delle mie paure nei confronti degli estremismi, dello sconcerto suscitato dalla notizia di un padre che uccide la figlia, colpevole solo di voler vivere la propria vita, senza vincoli e costrizioni. Ebbene l'odio razziale, la violenza nei confronti degli extracomunitari, il rifiuto di rispettare chi si integra nelle nostre comunità, mi spaventano ancora di più. E li condanno. Con tutta me stessa...

 
 
 

Il fascino inquietante di una pioggia di luce

Post n°235 pubblicato il 22 Agosto 2006 da NeverInMyName
 

Esplode una meteora in volo,

la gente la scambia per un aereo

Una vera e propria pioggia di meteore ha scatenato il panico nelle isole Ebridi, in Scozia, la notte scorsa. Numerose persone hanno infatti scambiato l'esplosione di un'enorme meteorite per un incidente aereo. Le guardie costiere nell'area di Stornoway hanno ricevuto più di 40 chiamate dai residenti della zona, riferendo che un bolide incandescente era precipitato dal cielo al largo della costa.

Immediatamente è stato dato l'allarme. Sono stati allertati gli equipaggi delle scialuppe di salvataggio, ma prima che uscissero in mare l'equivoco è stato chiarito. Non era un aereo in fiamme quello che hanno visto precipitare decine e decine di persone, ma una meteora chiamata Cygnid di Cappa, poco più di una innocua stella cadente che è esplosa in volo trasformandosi in una 'doccia' di luce.

Misteri e magie dello spazio...

 
 
 

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